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“Cultura e turismo, la Verna e Camaldoli siti Unesco e Arezzo sia capitale della musica sulla scia di Guido Monaco”

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Dichiarazione di Francesco Francini Capogruppo PDL Comune di Arezzo e di Lucia Tanti Capogruppo PDL Provincia di Arezzo

“Puntare sulla cultura e sulle risorse ambientali è un modo intelligente per gli Enti Locali per creare sviluppo e ricchezza: per questa ragione chiediamo che la Provincia di Arezzo si faccia capofila insieme ai Comuni interessati e anche al Comune capoluogo per includere Camaldoli e La Verna tra i Siti Patrimonio dell’Unesco e per predisporre un progetto di valorizzazione della figura di Guido Monaco che faccia di Arezzo la capitale della musica e della cultura musicale. Due idee che, se ben realizzate, rappresenterebbero occasioni grandi di crescita e di sviluppo economico”.

Esordiscono così Francesco Francini e Lucia Tanti anticipando le proposte che faranno al Presidente Vasai e al Sindaco Fanfani. “Non sorprenda il coinvolgimento oltre che della Provincia anche del Comune di Arezzo nel progetto di Camaldoli e La Verna come siti Unesco perché noi, da sempre, pensiamo che lo scambio culturale ed economico tra le vallate e il capoluogo vada ottimizzato e messo a sistema perché solo così possiamo essere vincenti. Il punto di partenza della nostra proposta è semplice: La Verna e Camaldoli hanno le caratteristiche per poter accedere al riconoscimento di siti Unesco e per di più siamo convinti che su questa questione ci sia già una sensibilità diffusa.

In particolare la foresta di Camaldoli è stato il contesto culturale e ambientale dove sono stati codificati i saperi della ‘selvicoltura camaldolese’ un esempio eccezionale in cui si è saputo coniugare l’uso delle risorse naturali da parte dell’uomo con la loro conservazione e promozione.  Il riconoscimento dell’Unesco rappresenterebbe una sorta di marchio di qualità e di unicità che darebbe luogo a una serie di vantaggi: dalla maggiore visibilità del territorio e dei suoi elementi caratterizzanti fino all’accesso ai fondi nazionali, comunitari, internazionali e privati per un promozione completa.

Del resto, da sempre, i siti iscritti nella lista dell’Unesco hanno riportato, salvo poche e rarissime eccezioni, un notevole incremento del flusso turistico e del prodotto interno lordo delle comunità locali. Non solo, ciò consentirebbe di superare la fase di stallo determinata dall’istituzione del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi che non ha saputo implementare il turismo ma semmai si è reso, grazie a regole assurde, estraneo se non insopportabile ai cittadini e al territorio.

Per quando riguarda Guido Monaco: siamo certi che intorno a questa straordinaria figura si possa costruire un grande progetto che faccia di Arezzo la capitale della cultura musicale di altissima qualità e popolare al tempo stesso. Comune e Provincia si guardino intorno: qui ci sono stimoli eccezionali che, se messi a frutto e ottimizzati, potranno fare del nostro territorio un luogo d’eccellenza unico a livello nazionale e internazionale”.

Sabato, 1 Giugno, 2013