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Consiglio Comunale sulla crisi dell'edilizia

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La replica del vicesindaco Stefano Gasperini al termine del dibattito

“Sono anni che raccolgo la rassegna stampa sul tema e da essa traggo alcune citazioni e indicazioni: già 4 anni fa si parlava di crisi eccezionale per il settore delle costruzioni, di crisi del clima di fiducia di cittadini e investitori, di crisi del credito, di invenduto, di  discesa dei prezzi e delle opere pubbliche come di 'grande malato'. Venendo ai giorni nostri, altre indagini ci dicono del crollo del 21% degli investimenti e di dimezzamento del 47,5% delle concessioni rilasciate per nuove abitazioni.
Le riflessioni di stamani non potevano che partire da dati come questi. Aggiungo tuttavia che esse trovano sponda nell'amministrazione comunale: si è parlato di semplificazione, abbiamo dato un contributo, che entra nel dettaglio, affinché la legge regionale che disciplina la materia venga modificata.
Sugli strumenti urbanistico comunali aggiungo altre considerazioni partendo da uno studio Irpet pubblicato a marzo dove si poteva leggere che il tempo di formazione degli strumenti urbanistici in Toscana si aggira sui 6-7 anni. È chiaro che ciò che abbiamo pianificato 7 anni fa non è più valido oggi. Le procedure sono tante e complesse, i Comuni sono praticamente costretti a una pianificazione continua. Credo allora che le regole ci debbano essere ma nella giusta misura e il loro livello appropriato deve ancora essere trovato. Questo è un passaggio fondamentale, culturale prima che amministrativo. L'approvazione del Regolamento Urbanistico dello scorso anno ha dunque concluso un ciclo, con buon senso abbiamo agito per restituire un quadro di certezze e ancora con buon senso ci siamo messi a monitorarlo.
La nuova bozza, frutto degli incontri con gli ordini professionali, categorie economiche e sindacati è concepita nell’ottica della trasparenza e con lo scopo di contribuire a un dibattito quanto più aperto e diffuso Il Regolamento Urbanistico sarà più 'leggero', 40 gli articoli in meno, per un totale di 90, e incentiverà il recupero del patrimonio edilizio esistente, in linea con le ragioni ambientali che ci hanno sempre guidato, e le ragioni del sistema produttivo. Al di là di questa forte riduzione numerica, ogni singola norma è stata riletta attentamente anche per una sua migliore applicazione da parte degli uffici e dei professionisti. Passiamo a uno strumento che introduce una maggiore flessibilità nella modifica delle destinazioni d'uso degli edifici già costruiti, anche in centro storico. Dunque ci ricolleghiamo al piano delle facciate di cui è stato discusso. Per il centro storico non trascureremo di intervenire sugli oneri concessori ma pensiamo anche di agire sulla leva della Tosap relativa ai cantieri in questa parte di città. Ciò che mi sento di assicurare, concludendo, è che l'amministrazione comunale non parte da zero e che continuerà ad ascoltare gli attori interessati”.

Sabato, 1 Dicembre, 2012