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Consiglio comunale, le interrogazioni di oggi

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Il caso della donna tetraplegica, Icastica, le situazioni di degrado, i servizi per l'infanzia

 

La prima interrogazione nel corso della seduta del Consiglio comunale di questa mattina, è stata presentata da Marco Tulli sulla Ztl: “immaginiamo un residente nella fantomatica Ztl A, che torna a casa la sera, dopo le 20, quando la Ztl è aperta a tutti. Immaginiamo che prevalga la sosta selvaggia, ovviamente anche in quella quindicina di posti riservati in teoria ai residenti. Immaginiamo che al quinto giro del centro storico lasci la macchina dove può e si accorga, tornando a casa, che non c'è un vigile. Immaginiamo infine che la mattina dopo quel residente torni alla sua macchina e trovi la multa. Magari questo residente ha vissuto in altre città toscane e un'esperienza del genere non l'aveva vissuta perché là il centro storico è totalmente chiuso ai non residenti. Come si deve sentire?”.

L'assessore alla mobilità Franco Dringoli ha raccolto le sollecitazioni su due binari: “gli stalli di sosta per i residenti (sono già 250 quelli che da blu sono diventati riservati) e controlli più serrati sulle violazioni”.

 

Ancora Marco Tulli ha chiesto al Sindaco se è a conoscenza che nel Cda di Sei Toscana il Presidente, “figura che dovrebbe dare indirizzo anche sulla raccolta differenziata, è consigliere di Scarlino Energia che fa invece del combustibile dei rifiuti il suo business. Se è a conoscenza che pure il vicepresidente di Scarlino Energia è nello stesso Cda. Infine: perché il segretario generale del Comune di Arezzo siede nel Consiglio di Sei Toscana?”.

 

“È tornato alla ribalta – ha detto Luigi Scatizzi – il progetto di sostituire all'esistente impianto semaforico alla stazione una rotatoria ove collocare un monumento ai caduti del Risorgimento. Nella recente conferenza stampa sulla Ztl è emerso il tema della riqualificazione dell'area della stazione, porta di accesso alla città, per cui auspico che da questi intenti si passi ai fatti”.

 

Roberto Bardelli: “è apparsa dal nulla Gestione Ambientale srl, fantomatica società posseduta al 100% da Aisa. Vi siedono nel Cda gli stessi consiglieri di Aisa. Non era intenzione di questa amministrazione sfrondare e tagliare le partecipate? Quali sono le funzioni di questa società sorta per un colpo di bacchetta magica?”.

 

Marco Tulli: “torno sul tema di una mia precedente interrogazione alla quale non è stata data risposta: il progetto di variante al Piano Strutturale che dovrebbe portare, in una zona agricola piena di vincoli ai Cappuccini, una nuova chiesa con centri parrocchiali, strutture sportive, aule per il catechismo, uffici. Un'opera, dunque, di notevole impatto. Una parte di territorio tra le più belle e conservate sta per essere destinata a pesante consumo. A quale programma state facendo riferimento nel perorare questo progetto?”.

 

Gianni Cantaloni: “abbiamo appreso le posizione del Sindaco su Banca Etruria. È emerso che, a suo giudizio, il valore dell'offerta non è congrua, si corre il rischio di non mantenere né i livelli occupazionali né l'autonomia gestionale. La prospettiva che una nostra storica società sia inglobata da un altro soggetto esterno ci ricorda altre situazioni del passato che abbiamo subito. Pensiamo solo alla Lebole. Caduta l'offerta vicentina, esistono ad Arezzo prospettive di un'offerta autonoma e forte. Tutta la collettività cittadina è impegnata nella difesa dell'istituto”.

Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha ricordato la situazione: “il Cda non ha ritento confacente, come noto, la proposta che viene da Vicenza ma è l'unica che è sul tavolo e quindi su questa bisogna adesso ragionare. La praticabilità di una soluzione 'territoriale' è difficile in un momento come questo. Tuttavia siamo tutti consapevoli che le linee guida per ogni soluzione sono conservare l'occupazione e impedire che Banca Etruria sia assorbita”.

 

Daniele Farsetti: “sul decoro urbano c'è un regolamento comunale che vorrebbe disciplinare dalle tende alle insegne, dalle piante alle fioriere esterne. A fronte di questa volontà normativa, il Comune di Arezzo è in realtà inadempiente. Le situazioni di degrado sono ovunque. Erbacce fra i monumenti, edifici comunali fatiscenti, strati di escrementi di piccioni. Alcuni esempi: via Albergotti davanti agli uffici comunali. Il palazzo della ex pretura sempre in via Albergotti che l’Amministrazione tenta di vendere: è in condizioni non riportabili. La scalinata in Piazza Grande di palazzo di Fraternita, un cantiere presso la Pieve, la porta della biglietteria del teatro Bicchieraia con pannelli indicatori che mandano l'eventuale acquirente di biglietti in due direzioni esattamente opposte, transenne poggiate su palazzi storici in via Cesalpino, la saletta di San Sebastiano”.

Il consigliere Daniele Farsetti ha supportato la sua interrogazione con una proiezione video con immagini fotografiche. Per questa modalità, concordata con la conferenza dei capigruppo, Farsetti ha ringraziato i colleghi resisi disponibili a consentirla.

L'assessore Franco Dringoli e il sindaco Giuseppe Fanfani hanno evidenziato l'impegno diretto sia ad azioni concrete sia a sviluppare una cultura di civiltà. “Il problema esiste, il cammino da fare è tanto ma stiamo mettendo assieme tante attività, anche coinvolgendo i cittadini, che contiamo diano i giusti frutti”.

 

Francesco Francini ha presentato l’interrogazione sul caso di una donna di 42 anni, tetraplegica, che le cronache locali hanno posto all'attenzione: “vive da sola senza alcuna assistenza familiare; le è stata interrotta per un periodo la fornitura di metano, pur essendo in regola con il pagamento delle bollette; le sono stati dimezzati i contributi pubblici che le vengono riconosciuti da Regione Toscana e Comune; nonostante le sue richieste, sembra che non abbia diritto ad accedere alla graduatoria per ottenere una casa popolare. Infine per continuare ad avere diritto ad accedere ai benefici del progetto Vita Indipendente, ogni 3 mesi deve adempiere a obblighi burocratici che le sono di difficile adempimento a causa del suo stato di salute. Per ora nessuno ha smentito, nessuno ha dato spiegazioni, mi sono mosso io con lo strumento di cui disponiamo noi consiglieri”.

L'assessore alle politiche sociali Marcello Caremani ha illustrato il caso: “la signora in questione ha subito un incidente automobilistico che l'ha bloccata purtroppo nella condizione descritta di tetraplegia: è stata residente per anni a Sesto Fiorentino ed è stata presa in carico nel 2009 dal centro di Agazzi. Qui ha anche svolto un lavoro part time. Nel frattempo, essendo solo domiciliata ad Arezzo e mantenendo la residenza a Sesto, ha ricevuto un beneficio economico regionale di 1500 euro per un progetto specifico definito 'Vita Indipendente' e un contributo dal servizio sociale di Sesto per pagare l'affitto. A Sesto la sua richiesta di Erp è stata bocciata e dopo questo fatto, nel 2012, la signora ha deciso di prendere la residenza ad Arezzo dove è stata subito informata che non avrebbe ricevuto in automatico gli stessi benefici. Dopo di che, purtroppo, si sono susseguiti alcuni fatti: sia fisici sia relativi al lavoro e ai contributi stessi. Il lavoro ad Agazzi non c'è più e la signora da quel momento ha potuto beneficiare di una pensione di invalidità per 780 euro mensili. Il contributo regionale è sceso da 1500 a 1000 euro. Anche se informata della possibilità, non ha presentato domanda per i contributi per l'affitto nel 2013 e nel 2014. Considerato il nuovo quadro, l'assistente sociale si è attivato per arrivare a una rivalutazione del contributo regionale, che in questi giorni è stato portato da 1000 a 1800 euro mensili, e per reperire anche come servizio sociale altre risorse, soprattutto per alleggerire le spese di affitto che attualmente sono di 540 euro. Abbiamo stanziato per la signora 250 euro mensili come contributo proprio per queste spese. Vorrei infine ricordare come la fornitura di metano sia stata staccata solo per un giorno e per un disguido. L'erogazione è stata immediatamente riattivata”.

 

Raffica di interrogazioni sulle scuole comunali. Roberto Ruzzi: “si procrastina lo stato di agitazione a causa delle dichiarazioni della Giunta sulle esternalizzazioni delle scuole comunali. È già stato deciso tutto e quali vantaggi economici otterrà la cittadinanza dall'operazione?”.

Roberto Bardelli: “non accettare almeno la richiesta proveniente dai dipendenti di essere ascoltati mi pare ingeneroso. I dipendenti comunali vogliono portare un contributo fattivo. Chiedo un Consiglio Comunale aperto per un confronto sincero e approfondito sul tema”.

Roberto Barone: “torno sulla proposta di delibera di iniziativa popolare sostenuta da migliaia di firme. Questa proposta venne presentata secondo i dettami statutari. E sempre lo statuto prevede che tali proposte siano esaminate entro 60 giorni, il sindaco ne deve verificare l'ammissibilità. Il 12 aprile 2013, presentai un'interrogazione per avere notizie in merito. Sottolineo: aprile 2013. Dopo l'interrogazione veniva rassicurato che a maggio 2013 avremmo avuto, non solo io ma i cittadini del comitato proponente stesso, ogni risposta. Questa è stata fornita, al comitato, ad aprile 2014! Chiedo in questo iter quali uffici e quali responsabili di struttura sono stati coinvolti, quanto tempo ogni ufficio ha tenuto la pratica prima di inviarla eventualmente a un altro ufficio. Siamo dinanzi a ritardi senza giustificazione. Si qualificano ipotesi di omissione di atti di ufficio o addirittura di abuso d'ufficio?”.

L'assessore alle politiche educative Barbara Bennati: “è da novembre dello scorso anno che si susseguono incontri a 360 gradi per mantenere aperto ogni canale di dialogo. Alla luce delle criticità e del malcontento espresso da parte di genitori, insegnanti e Rsu ho proposto alla Giunta un'ipotesi alternativa a quella iniziale che era di affidare al privato 8 sezioni. L'alternativa è affidare la metà delle sezioni: quattro. Questo perché il prossimo anno ci saranno 11 pensionamenti e l'ente locale può assumere solo due unità. A fronte della possibile chiusura dei servizi per impossibilità di turn over abbiamo deciso di seguire la strada dell'affidamento attraverso una gara triennale per garantire continuità didattica, con la stessa tipologia di servizio in termini di orari e proposte educative. Si tratta di scelte responsabili che lasciano aperti canali di dialogo per il futuro. Se questo consentirà soluzioni alternative all'affidamento saremo pronti a coglierle”.

 

Anche su Icastica molte interrogazioni. Gianni Pagliazzi, “si è preso in considerazione di cambiare qualcosa, specialmente per la presenza di Hirst, quanto è costata Icastica nel 2013 e quanto costa nel 2014 e quanto è stata la spesa per la conferenza stampa a Milano?”.

Gianni Cantaloni: “le polemiche si susseguono di anno in anno, dall'assessore Macrì mai è stato preso in considerazione il Consiglio Comunale, mai siamo stati informati sui numeri del 2013. Con senso di responsabilità abbiamo trovato soluzioni logistiche per Arezzo Wave, mai visto Macrì alle riunioni, come non era presente quando si è parlato di Fiera e di Giostra. Ma questo assessore alla cultura e al turismo, con chi intende discutere i problemi? L'assessore ci faccia sapere tutto, a partire da quale voce di bilancio trae le risorse. Ma esiste poi un piano del turismo di ampio respiro che ci faccia sentire fieri di questa città senza per questo andare sempre a citare Cortona? Sindaco, obblighi Macrì a essere più presente”.

Roberto Ruzzi: “la trasferta milanese per lanciare l'evento quanto è costata e come è stata pagata?”.

Daniele Farsetti: “non mi interessa troppo il costo, è scritto nelle delibere di Giunta. Ma mi interessano gli obiettivi tangibili che l'amministrazione si è posta con Icastica. Per esempio, è la promozione turistica? Sì, ma quali ricadute prevedete di avere?”.

Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha ricordato che “portare l'arte in piazza fa discutere e questo è un bene perché la gente si riappropria del senso del bello e del brutto e del giudizio di critica. Sia chiaro, abbiamo speso pochissimo, vogliamo portare gente ad Arezzo che dia lustro alla città e ci consenta un'operazione di grande prestigio. I conti finali, lo dice la parola stessa, la faremo alla fine. Quanto agli animali, vogliamo ricordare quelli macellati? E l'arte non dovrebbe farci vedere queste cose? Vogliamo scandalizzarci per un'arte che si fa specchio del reale?”.

 

Roberto Ruzzi: “l'aspetto della sicurezza sul Teatro Tenda mi è molto a cuore. Le sedie antistanti al palco secondo me non sono ben fissate al suolo”.

L'assessore alle politiche giovanili Francesco Romizi ha annunciato che “da settembre 2014 a giugno 2015 avremo una stagione del Teatro Tenda. Sulle sedie ricordo che proprio per motivi di sicurezza ci è stato prescritto di tenerle mobili”.

 

Luigi Scatizzi ha sottoposto a Franco Dringoli il tema dell’inserimento della mensa Caritas per i bisognosi nella zona Giotto. “È un servizio che necessita di essere supportato da adeguate condizioni di contorno. Tipo un bagno pubblico gratuito. La tutela dell'igiene di tutti, specie dei bambini, mi pare necessario”.

 

Roberto Barone: “una mia proposta di delibera di iniziativa consiliare del 2012 sui centri di aggregazione sociale deve ancora arrivare in aula. La questione è simile alla precedente: quali uffici sono stati coinvolti nell'iter e quanto tempo ciascun ufficio ha tenuto la pratica? Abbiamo poi un'idea di quando la pratica approderà in Consiglio? È in gioco la democrazia e la questione non può finire qui ma dovrà coinvolgere altre sedi”.

“A oggi - ha replicato l'assessore alle politiche sociale Barbara Bennati - la pratica è presso la Segreteria Generale proprio perché nel frattempo sono seguite modifiche normative che vanno valutate. Personalmente la ritengo un'ottima base di partenza”.

 

Gianni Cantaloni: “in pochi giorni sono state raccolte 2500 firme su iniziativa degli studenti decisi a difendere il loro futuro e tre corsi universitari che contano tantissimi aretini e residenti in provincia. Sappiamo che l'accentramento a Siena porterà aggravi di costi e disagi. È possibile ascoltare in Consiglio parole chiarificatrici su questa vicenda senza che si legga solo dai media? Sarebbe opportuno che una delegazione di questi studenti fosse ricevuta in Consiglio, anche noi potremmo mettere una firma sulla loro raccolta. Sarebbe un gesto politico importante”.

Il Presidente del Consiglio Comunale Luciano Ralli ha ricordato che queste preoccupazioni sono state oggetto di una sua interrogazione alcuni mesi fa. “C'è stato modo di farle arrivare al capo dipartimento di questi tre corsi. Domani si svolgerà una riunione tra università e direzione generale della Asl dalla quale si spera escano nuove posizioni. La cosa nel frattempo è cresciuta, ha coinvolto gli studenti, anche quelli non direttamente interessati allo spostamento dei corsi. Fino ad arrivare al Presidente della Giunta Regionale, Rossi”.

 

Roberto Bardelli ha infine chiuso con un'interrogazione con la Tari: “è scandaloso che alla data di scadenza di un balzello non fossero giunti i bollettini, vorrei sapere come sia stato possibile”.

 

 

 

Domenica, 1 Giugno, 2014