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Consiglio comunale, le interrogazioni

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Presentate stamani

Dopo un minuto di raccoglimento chiesto da Luigi Scatizzi per Agostino Coradeschi e da Gianni Cantaloni per Mario d'Ascoli, il primo consigliere comunale e dirigente della Dc, il secondo caposervizio per 14 anni della cronaca aretina de La Nazione, entrambi recentemente scomparsi, la prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale.

 Roberto Barone, nuovo capogruppo di IdeArezzo: “il rapporto annuale di Sindaco e Giunta è stato ottenuto sempre con fatica negli anni passati. Tale rapporto deve essere presentato entro il 31 gennaio di ogni anno. Un atto che serve all'assemblea per instaurare un confronto vero con l'esecutivo. L'attuale pro-sindaco ha intenzione di ottemperare a questa cosa, visto che siamo già in ritardo?”.

Stefano Gasperini ha garantito di raccordarsi con il presidente Luciano Ralli per adempiere a questo obbligo statutario.

Ancora Roberto Barone ha ricordato la vicenda di una dipendente comunale assegnata all'ufficio del Consiglio Comunale. “Non si comprende perché solo ora si provvede a integrare un ufficio quando lo stesso è rimasto sguarnito per 3 anni e la consiliatura è finita. Quale potrà essere il maggior beneficio funzionale per l'ufficio visto che, e qui sta l'ulteriore paradosso, per il 100 per cento dell'orario di lavoro tale dipendente non ci sarà perché assegnato anche a incarico sindacale? Nel frattempo, la commissione lavori pubblici da me presieduta è sguarnita da mesi del ruolo di segretario visto che chi lo svolgeva è stato intanto assegnato all'ufficio del Sindaco”.

 

Roberto Ruzzi ha presentato alcune interrogazioni: “ho fatto una passeggiata nei parchi e per le strade rilevando alberi sradicati. Sarebbe bene che tali episodi non si verificassero più. Intanto abbiamo una cartellonistica e spazi pubblici da sistemare”.

“Abbiamo avuto danneggiamenti inferiori – ha sottolineato l'assessore Franco Dringoli – rispetto ad altre città toscane. Stiamo programmando il ripristino di alcune piantumazioni di dimensioni importanti. I danni più significativi sono stati per coperture di edifici, anche pubblici, tipo scuole. Posso dire che la situazione è risolta”.

Ancora Ruzzi: “Come mai non si riesce a provvedere al decoro delle bandiere di palazzo comunale? Specialmente quella italiana è sempre sfilacciata. Ma è possibile donarne alcune privatamente?”.

“Lo stato di igiene e sicurezza delle case popolari di via Darwin è una questione su cui torno dopo alcuni mesi per chiedere cosa è stato fatto a seguito delle mie precedenti segnalazioni”. “È già stato chiarito – ha sottolineato l'assessore Marcello Caremani – che da un appartamento di via Darwin un'assegnataria era andata via. Nell'appartamento ci vivevano il figlio e impropriamente altri soggetti. Ora l'appartamento è stato reso libero, con una nuova la serratura e verrà messo a disposizione della lista di famiglie che chiedono appartamenti di edilizia popolare. Siamo dunque sempre pronti a fare ogni necessaria verifica allorquando ci previene una segnalazione”.

 

Luigi Lucherini ha fatto presente la situazione della strada comunale di San Fabiano, “caratterizzata dalla presenza di un muro puntellato all'altezza dello svincolo per Villa Godiola. Tale puntellamento, oltre a dare i segni del tempo, soggetto a intemperie sempre più devastanti, occupa gran parte della sede stradale, già ridotta, rendendo difficile lo scambio di autovetture. Avete intenzione di intervenire?”.

 

Tre le interrogazioni di Gianfrancesco Chiericoni: “i bagni pubblici ad Arezzo esistono ma sono sempre chiusi. Diciamo che è Arezzo a essere diventata un bagno a cielo aperto. Ora, ci avviciniamo a una Fiera in corrispondenza della Pasqua. Benvenuti ad Arezzo è facile dirlo, meno facile sembra realizzarlo”.

“Piazza Saione presenta oramai da anni un'aiuola e uno spartitraffico rosso che paiono davvero soluzioni poco decorose. Almeno lo spazio dinanzi alla chiesa può essere messo in ordine?”.

“La pista ciclabile in via Petrarca è stata fatta molto in fretta. Direi che pare una soluzione molto pericolosa per la presenza, lungo il suo percorso, di 5 attraversamenti pedonali e la sua vicinanza a un traffico cittadino che in via Petrarca raggiunge picchi importanti. Avete intenzione di mantenerla?”.

Franco Dringoli: “la pista ciclabile è stata realizzata conformemente alle prescrizioni del codice della strada. Essa si inserisce in una logica di continuità tra le piste di via Crispi e quelle oltre via Petrarca. Insomma, è un anello di congiunzione. Chiaramente se viene occupata da auto in sosta, diventa di difficile fruizione. Intensificheremo in controlli per 'consegnarla' adeguatamente ai ciclisti”.

 

Roberto Bardelli ha ricordato l'ultimo atto di teppismo al Pionta, l'incendio dell'auto della cooperativa Il Cenacolo, “un soggetto benemerito che opera a vantaggio dei disabili grazie a una convenzione con la Asl. L'amministrazione può intervenire a favore della cooperativa?”.

“La legge regionale toscana sugli alloggi di edilizia popolare ha previsto una norma assurda: ovvero nel 2015 non ne potrà essere alienato alcuno”.

L'assessore Marcello Caremani ha sottolineato che “la scelta di questa legge coinvolge 30, 40 abitazioni nel Comune di Arezzo. C'è da dire che ci sono dei Comuni dove l'edilizia Erp è vuota e per essa non ci sono richieste. Dunque, è importante stabilire quali Comuni possano vendere rispetto ad altri dove la vendita può essere sospesa. Ecco dove la normativa regionale deve recuperare ratio. Infine un dato: l'anno scorso ad Arezzo sono stati 24 gli alloggi assegnati, pochi ma 24 non è zero”.

Ancora Bardelli: “La crisi della Cantarelli: ha ordini, mercato, eppure adesso è in ballo un concordato che cerca di mettere in sicurezza l'azienda, 284 dipendenti. Avete notizia di novità, positive o negative?”.

“L'azienda continua a operare – ha ricordato l'assessore Paola Magnanensi – e nel frattempo sta cercando un partner. La crisi viene da lontano ma la volontà della proprietà è quella di una soluzione stabile. Le persone che stanno seguendo la procedura concordataria hanno la giusta competenza”.

 

Rodolfo Rossi ha messo in luce la situazione di via Garbasso “che ha dato luogo a varie segnalazioni di residenti e automobilisti che hanno lamentato l'incongruità di alcuni ostacoli nella carreggiata e della disciplina della circolazione. Sono previste modifiche a quest'ultima, in particolare ai sensi di marcia? Quali motivi impediscono di intervenire?”.

Franco Dringoli: “aggiungo che c'è anche il fenomeno della sosta continua sui marciapiedi. L'idea di agire in merito è presente, dobbiamo anche tenere conto di opere di urbanizzazione da completare a carico dei soggetti privati”.

 

Marco Tulli: “Vicolo Capitano Ardelli da anni versa in condizione igienica insostenibile. La telecamera non è un deterrente. Non viene neanche più pulita l'intera sede stradale ma solo l'arco. Do un consiglio a proposito di pulizia: se pulite le scritte sui muri almeno usate colori vagamente riconducibili a quello dei palazzi”.

“Il primo ottobre alcune ditte hanno presentato al Comune un progetto per la coltivazione di inerti nella zona delle cave. Il servizio ambiente ha avviato il procedimento di impatto ambientale. L'area di escavazione è pari a 9 ettari ed è un comparto unitario. Il piano di risistemazione dovrebbe mantenere tale unitarietà, riguardare dunque nove ettari. Tuttavia l'escavazione pare interessarne solo cinque. E di tutto questo lotto, le ditte interessate non pare dispongano interamente della proprietà. Insomma, vorrei che mi venissero chiariti questi dubbi”.

 

Roberto Rossi: “il 30 gennaio l'Ait ha presentato la carta dei servizi e il piano per le articolazioni tariffarie di Nuove Acque. L'assemblea è stata presieduta dall'assessore Francesco Romizi. Il Comune di Arezzo in questa fase sta dunque svolgendo un ruolo fondamentale. A tale assemblea non è stato invitato il Comitato acqua pubblica. Il comitato ha comunque presentato una serie di osservazioni che vertono su utili impropri, su sito internet di Nuove Acque, sulle analisi senza data delle stesse, sulla quota fissa, sugli aumenti tariffari oltre l'inflazione. C'è la necessità di mettere gli utenti sotto tutela per garantire diritti inoppugnabili. Tutti questi solleciti saranno tenuti in considerazione?”.

“Sulla Valli Zabban è stato detto che i lavori, da parte dell'azienda, al 31 dicembre erano stati realizzati. Ma è davvero così, qual è la situazione?”.

“Sono sempre stato il sostenitore della posizione – ha sottolineato l'assessore Paolo Fulini – che non bastava dire 'lavori fatti' ma che occorrevano le prove documentali. Nell'ultima conferenza dei servizi, la ditta è stata esaustiva nel dimostrare che aveva ottemperato sia per captazione dei fumi sia per le acque meteoriche. Si tratta di opere che hanno comportato modifiche sostanziali degli impianti, i nuovi hanno bisogno di un avviamento controllato e tale controllo sarà seguito da Arpat. La posizione dell'azienda pare inoltre mutata: ha chiesto alla stessa amministrazione di aprire un tavolo dove discutere del trasferimento della produzione in luogo idoneo. Chiaramente, con queste opere vengono eliminate le nubi maleodoranti. Nel momento in cui circolano camion di bitume e catrame altro genere di odori non potranno scomparire. Ma l'apertura di un tavolo per spostare azienda mi fa ben sperare anche in questo senso”.

 

Gianni Cantaloni ha ricordato la recente aggressione in via Colombo ai danni di una signora. “L'emergenza crimine è sempre di attualità, il comitato per l'ordine pubblico quando si riunirà? Ne chiedo una seduta urgente affinché la Giunta possa relazionare al Consiglio Comunale per farci capire come possa essere affrontato il problema”.

Anche Roberto Ruzzi ha messo in risalto questo atto accanto a quello sul Pionta già ricordato da Bardelli.

L'assessore Barbara Bennati ha ricordato che sul Pionta sono avvenuti una serie di atti importanti: “la sua manutenzione, la realizzazione di una pista ciclabile, il potenziamento dell'illuminazione. Sul versante della partecipazione e animazione, abbiamo creato un canale privilegiato di ascolto fra Giunta e residenti di Campo di Marte, zona dove è stato  istituzionalizzato il mercato delle pulci. Sul piano della repressione, la stazione mobile della Pm, i suoi pattugliamenti, hanno portato alla stroncatura di un traffico di stupefacenti”.

 

Luca Stella ha sollevato una questione sorta tra “la mia elezione a presidente della commissione controllo e garanzia e la prima convocazione della commissione. Sono venuto a conoscenza che nel sito del Comune di Arezzo non si poteva accedere al verbale della seduta consiliare che prese atto della decadenza del sindaco: quella del 16 settembre 2014. Il 19 febbraio scorso, poco prima di questa prima riunione, mi sono recato agli uffici della segreteria generale dove mi è stato fatto notare che si poteva accedere all'atto in questione e che la circostanza della sua non visibilità, sollevata da un cittadino, era dovuta a problemi informatici. In realtà, tale atto è stato reso visibile al pubblico nel febbraio, la sua trasparenza si è concretizzata 5 mesi dopo il suo dibattimento. È legittimo supporre che ciò è avvenuto solo dopo che qualcuno ha evidenziato il problema. Invito con la massima urgenza ogni accertamento, se c'è stata intenzione di non pubblicare, sul perché le motivazioni del segretario generale a sostegno dell'atto non sono pubblicate, sul perché al sottoscritto e dunque alla commissione che presiedo sono state fornite informazioni quanto meno inesatte o incomplete”.

 

Arezzo, 9 marzo 2015

Domenica, 1 Marzo, 2015