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Il Consiglio comunale approva all'unanimità il Regolamento Edilizio

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Approvato dal Consiglio Comunale il nuovo Regolamento Edilizio. “Il testo – ha precisato il vicesindaco Stefano Gasperini – sostituirà integralmente quello finora in vigore, contenendo le regole da osservarsi nella costruzione dei manufatti, anche con riferimento agli aspetti del decoro urbano e delle norme igieniche. Inoltre il nuovo regolamento contiene le indicazioni relative alle tecniche costruttive e ai materiali da impiegare nel centro storico. È uno strumento concepito per essere applicato in modo coordinato al Regolamento Urbanistico, agevole e di pronta e facile consultazione. È il più breve di tutti i capoluoghi di provincia toscani, solo 22 pagine per 46 articoli, invito a fare una ricerca sugli omologhi testi. I punti qualificanti: semplificazione del testo attraverso una generale riformulazione letterale del corpo normativo, molti articoli del Regolamento d’Igiene che si sovrapponevano sono eliminati, incentivazione della qualità architettonica, energetico-ambientale e sismica e di edilizie coerenti con il contesto. Vani scala e sottotetti sono solo due esempi rispetto ai quali abbiamo fatto scelte concrete che vanno in direzione della suddetta filosofia qualitativa. Un testo ovviamente, più o meno corposo che sia, non riuscirà mai a coprire tutte le casistiche ma credo che il nostro sia il messaggio culturale da fare passare. Ora monitoreremo lo strumento, con un passaggio di Consiglio Comunale il regolamento si modifica, voglio dire che i tempi di intervento sul testo sono rapidi”.

 

Il dibattito e il voto

 Lucio Bianchi ha presentato un emendamento per eliminare la previsione che impone di tappare i buchi delle case del centro storico dove si rifugiano i piccioni, “materia igienico-sanitaria e non edilizia”.

Il Presidente della Commissione Assetto del Territorio, Alessandro Caneschi, ha ricordato come “abbiamo ottenuto un testo snello che in commissione ha ottenuto una votazione unanime. Analoga condivisione fra i commissari c'è stata sugli emendamenti che la commissione ha deciso di presentare. Sono 19 in totale e derivano da più fattori. Alcuni dalla volontà di recepire alcune indicazioni della Asl, altri sono veramente formali, altri ancora tendono a migliorare il testo. Gli emendamenti vanno dalla eliminazione della istruttoria preventiva sulle pratiche, che può essere oggetto di specifico provvedimento del dirigente del servizio e non di articolo di regolamento, alle superfici delle nuove autorimesse che dovranno essere di almeno di 15 metri quadrati fino a un massimo di un decimo del volume. Dalla dimensione dei nuovi posti auto ai cancelli automatici che devono essere arretrati rispetto alla carreggiata. Dalle tende parasole alla rimozione e smaltimento obbligatori dell'amianto per ogni nuovo intervento edilizio. Dal rispetto delle normative acustiche per il quale si rimanda alla legge 447 del 1995 ai barbecue da giardino, che vanno collocati alla maggiore distanza possibile dalle altre abitazioni, ai pannelli solari”.

Alessandro Ghinelli ha espresso sostanziale condivisione sul contenuto degli emendamenti illustrati da Caneschi. “Un rilievo semmai lo devo fare all'assessore. Per la qualità del costruito il prescrivere troppo poco può costituire un limite. Il controllo sulla qualità da qualche parte deve stare e credo che ripensare alla vecchia commissione edilizia non sarebbe male. I regolamenti dei Comune toscani di 150 pagine non sono proprio a caso”.

Luigi Scatizzi: “il mio emendamento è semplice, differenzia di un solo metro quadrato i vani scala delle singole unità immobiliari rispetto ai vani scala condominiali. Per il resto il regolamento va nelle giuste direzioni. La semplificazione dovrà proseguire in futuro, capisco che l'alleggerimento non fa parte della nostra cultura ma è l'indirizzo che l'Europa auspica per ogni atto e documento”. 

Franco Mazzi: “ho fatto il presidente di circoscrizione e nella mia esperienza niente mi creava problemi come le pratiche edilizie e urbanistiche. Non riuscivo intanto a leggere le pratiche e dovevo ricorrere ai tecnici che mi supportavano. Con questo regolamento ho visto cambiare il sistema, la prospettiva, io faccio parte della Cat, ho trovato la materia finalmente leggibile e ho potuto così dare il mio contributo”.

Luigi Lucherini: “il centro storico è un tutto unico nonostante ci siano edifici di fattezze diverse. Sono perciò d'accordo nel difendere la sua unicità. Perplessità possono sorgere sulle tipologie edilizie, sui bonus e la loro tempistica per alcuni interventi e su altri aspetti minori come quello dei barbecue ma avere completato il lavoro mi pare già un risultato importante”.

Marco Tulli: “sui pannelli solari in centro storico ci sono obiezioni plausibili ma potrebbe essere interessante permettere di metterli a tutti coloro che dispongono di spazi adatti. Analogo discorso andrebbe fatto per gli impianti esterni dell'aria condizionata”.

A eccezione dell'emendamento sui barbecue, che Alessandro Caneschi ha ritirato, tutti gli altri emendamenti sono entrati a fare parte del nuovo testo sia perché fatti propri dall'assessore sia perché approvati dall'assemblea.

Il Sindaco Fanfani ha ringraziato l''assessore Gasperini, la Commissione e tutti i consiglieri per il lavoro svolto. 

La pratica è stata quindi approvata all'unanimità con 27 voti.

 

 

Sintesi del Regolamento 

Il Regolamento Edilizio è suddiviso in quattro Capi: “Disciplina delle Trasformazioni”, “Decoro Urbano”, “Norme Igieniche” e “Disposizioni Finali. Due gli allegati, non meno importanti: Documentazione da allegare alle pratiche edilizie e ai piani attuativi e Disposizioni per gli interventi nel centro storico.

Al Capo I sono individuati gli elementi procedurali che integrano le disposizioni di legge, alcune definizioni (ambito urbano ed extraurbano, autorimessa pertinenziale, balcone, loggia, pensilina, porticato, tettoia), i parametri edilizi (superficie permeabile, volume geometrico, volume tecnico) alcuni elementi quali parcheggi privati, scale, cortili e chiostrine, le norme che trattano della qualità architettonica, energetico-ambientale e sismica.

Al Capo II sono affrontati i principi per la valorizzazione e la tutela del decoro urbano e degli edifici con particolare riferimento agli elementi esterni quali aggetti e sporgenze, coperture, pannelli solari e fotovoltaici, insegne, targhe, tende parasole. Ulteriori specifiche riguardano le aree meritevoli di maggior tutela come centro storico, nuclei storici ed edifici rurali di pregio.

Al Capo III sono dettate disposizioni che favoriscono l’aerazione e l’illuminazione degli alloggi, sui terrapieni, sui piani interrati/seminterrati e terreni e sulle canne fumarie.

Al Capo IV è infine inserita una norma transitoria per precisare che alle pratiche edilizie presentate prima dell'entrata in vigore del nuovo regolamento si applicano, su istanza dell'interessato, le prescrizioni regolamentari vigenti al momento della presentazione.

L’Allegato 2 sul centro storico introduce norme di tutela e valorizzazione dell’aspetto esterno riguardanti tutti gli edifici e norme più specifiche che si applicano a quelli a cui viene riconosciuto un pregio ossia gli immobili assoggettati a restauro e a ristrutturazione edilizia.

Venerdì, 1 Novembre, 2013