Francesco Francini ha illustrato l'atto di indirizzo del gruppo Fi-Pdl sulla sanità e il progetto di riforma regionale che dovrebbe coinvolgere il comparto: “non ci dichiariamo contrari a una razionalizzazione del sistema ma temiamo che portare a poche settimane dalle elezioni una riforma come quella sanitaria in Consiglio Regionale sia solo rischioso per le realtà locali, in primis Arezzo. Le voci già si rincorrono con ipotesi preoccupanti. E il Consiglio Regionale affronterà subito, domani l'altro al massimo, il tema delle direzioni generali, rimandando la questione dei servizi al post-elezioni. Un’ impostazione che lascia spazio a molte critiche e dubbi. Chiediamo che il Consiglio Comunale, spero unanimemente, spinga il Sindaco e la Giunta, che con alcuni componenti ha già espresso perplessità sulla riforma regionale, a chiedere alla Regione di soprassedere e di rimandare tutta la questione alla futura legislatura, prima sentendo i territori. Sul nostro atto cerchiamo la più ampia convergenza: sarebbe un segnale a Firenze che c'è una classe dirigente locale che ha a cuore un territorio a dispetto delle divisioni politiche”.
Elisa Bertoli: “noi dobbiamo preservare il servizio sanitario che la Toscana fornisce, e in questo Arezzo ha acquisito una posizione, fatta di professionalità e formazione, che è un fiore all'occhiello. Anche il Pd è presentatore di un atto di indirizzo con il quale impegnare il Sindaco a partecipare al processo di riforma, garantendo, oltre alla sua sostenibilità economica, questo patrimonio che la Asl di Arezzo ha conquistato sul campo. Con la risposta alle necessità e alle patologie, il mantenimento delle eccellenze come la riduzione del tasso di ospedalizzazione, la valorizzazione del mondo dell'associazionismo, del volontariato e del terzo settore. Insomma, chiediamo che la seconda azienda toscana, sia comunque sede di un'azienda di area vasta”.
Marcello Caremani: “la mia posizione è nota: la politica deve riprendere in pugno la programmazione in ambito sanitario. Io ricordo intanto che il progetto regionale ha in serbo solo tre Asl, sostanzialmente in corrispondenza con le tre aziende universitarie: Firenze, Siena e Pisa. Se su questo la vedo più difficile, devo dire che dobbiamo porci obiettivi come chiedere che il personale non venga ridotto. Tendendo presente che, perché succeda, bisogna avere in testa una programmazione dello stesso. Lo chiediamo con forza: niente esuberi. Inoltre, se tutti dicono che il 50% di terapie ed esami non sono utili, è a questo livello che bisogna intervenire. Se poi il privato riempirà tutti i buchi sanitari che si formeranno non possiamo dimenticare la questione degli investimenti: non si fa sanità moderna se non si investe in cervelli e strumenti”.
Stefania Magi: “alcune modifiche al progetto regionale sono già state introdotte, grazie alle sollecitazioni che abbiamo fatto pervenire. Sarà la prossima legislatura ad affrontare la questione nella sua interezza e specificità. Le eccellenze del nostro territorio non le vogliamo perdere, cito solo la robotica. In tutti i passaggi di rifinitura della legge saremo presenti”.
“Quindi – ha replicato Francesco Francini – notiamo che ogni volta che il signor Rossi fa una proposta e mette mano a qualcosa che tocca Arezzo, la nostra città esce male, comunque non ne trae beneficio. In secondo luogo, vedo che andare contro Rossi, per il Pd locale è impossibile. L'atto di indirizzo del Pd e la posizione della Giunta e delle maggioranza non sono che chiacchiere, un arrampicarsi sugli specchi. Il problema è che domani l'altro in Consiglio Regionale, Arezzo verrà penalizzata. Anche chiedere Arezzo come sede dell'area vasta è l'ultimo dei problemi”.
Il Presidente del Consiglio Luciano Ralli ha ricordato che il Consiglio comunale ha sempre fatto la sua parte sulle grandi questioni del territorio. Ed ha ricordato la vicenda della Provincia. Per quanto riguarda le Asl, sarà necessaria una legge quadro con tempi e procedure non brevi. “Oggi non si parla più di 3 Asl ma di 7 considerando anche quelle universitarie e il Meyer. Noi non possiamo essere contro le riorganizzazioni di enti ed aziende pubbliche”
Rodolfo Rossi ha ricordato i risultati raggiunti dalla sanità toscana e Roberto Bardelli ha replicato ricordando il “buco” del bilancio Asl di Massa e aggiunto “perchè il Pd accetta sempre imposizioni da Firenze? Siamo di fronte ad un suicidio politico”.
Alessio Mattesini ha sottolineato che “siamo di fronte ad una programmazione sbagliata e, per di più, in campagna elettorale. Al Governatore Rossi va chiesto di fermarsi”.
Matteo Bracciali: “i temi della salute, della prevenzione, delle attività territoriali sono centrali. Dialogo con la schiena dritta con il Presidente della Giunta Regionale: accettiamo la sfida sul futuro dell'organizzazione sanitaria. Dobbiamo trovare nuove forme di governance che diano efficacia all'azione dei Sindaci. La Conferenza di area vasta dei sindaci non appare lo strumento migliore”.
Roberto Barone: “la proposta del Pd ha un'incisività pari a zero. Il partito di maggioranza vuol solo salvare la faccia”.
L'atto d'indirizzo di Francini è stato respinto con 15 voti contrari, 5 favorevoli e 1 astenuto. L'atto d'indirizzo Bertoli è stato approvato con 16 favore e 1 contrario