Sulla vertenza riguardante l'amministrazione e il personale comunale è stato presentato un atto di indirizzo dai consiglieri comunali Gianni Pagliazzi, Roberto Ruzzi e Gianni Cantaloni. “A questo punto, il protrarsi di questa vicenda ha un rischio concreto: il blocco dell'apparato comunale. Chiediamo con forza la ripresa delle trattative con le parti sindacali, che sia evitata in futuro la scelta degli atti unilaterali e, per quanto riguarda la Pm, una particolare attenzione sui mezzi e i dispositivi di protezione individuale in dote agli agenti nello svolgimento del servizio e la soluzione condivisa sui festivi infrasettimanali entro l'udienza giudiziaria fissata il 15 ottobre 2015”. Da parte di Cantaloni è stato aggiunto che “con il sindaco Lucherini sono state chiuse 9 trattative sindacali e che la Pm aretina meriterebbe il riconoscimento di un comandante scelto all'interno del personale stesso. Negli incontri con i lavoratori abbiamo ascoltato tante ragioni, eravamo disponibili anche a sentire l'altra campana, quindi si è scelto di percorrere la strada di un atto di indirizzo per chiudere una querelle lunga tre anni e mezzo”.
“Questo atto di indirizzo - ha aggiunto Roberto Barone - non doveva neanche esistere. Mi stupisco che questa Giunta si sia permessa il lusso di trascurare le richieste del corpo della polizia municipale, che non sono economiche ma strumentali a onorare al meglio la divisa che indossa”.
Da parte del segretario generale Marcello Ralli, presidente della delegazione trattante di parte pubblica, è stata sottolineata la “totale disponibilità a incontro e ascolto. Rilevo che ci sono alcuni aspetti di questo atto di indirizzo che sconfinano nelle competenze della Giunta”.
Il presidente Luciano Ralli ha rilevato che “in ogni Consiglio Comunale ho lasciato ampia facoltà di discussione su qualsiasi atto di indirizzo”. L'atto è stato approvato con 21 voti a favore.
Gli atti di indirizzo di Tulli e Francini, per assenza dei relatori, sono stati rinviati.
Gianni Mori ha proposto una mozione per eliminare il pagamento del suolo pubblico per i tavoli di raccolta firme per petizioni, leggi di iniziativa popolare e referendum. “Tale esenzione è già valida per le campagne elettorali politiche, regionali, amministrative ed europee”. Un atto sottoscritto anche dal consigliere comunale Luigi Scatizzi. Diciannove voti favorevoli.
Luigi Scatizzi ha illustrato un atto di indirizzo per il risparmio energetico: “si possono conseguire considerevoli risparmi da destinare a sociale e sicurezza. Chiedo di attivare una fase di sperimentazione di lampade a Led in sostituzione delle presenti”. Diciannove voti favorevoli.
Roberto Rossi ha proposto una mozione per attivare “rimborsi automatici a favore degli utenti di Nuove Acque per servizi di depurazione non effettuati. I gestori del servizio idrico integrato dovrebbero ottemperare in cinque anni, anche ratealmente, e senza richiesta esplicita degli utenti stessi. Nuove Acque, nonostante le prese di posizione, non ha ancora fatto nulla in merito. Chiedo di intervenire presso l'autorità idrica toscana per tutelare i cittadini”.
Su tale atto è mancato il numero legale (11 presenti), per Gianni Cantaloni “una dimostrazione di insensibilità politica da parte del gruppo del Pd. A proposito di assenze, anche la Giunta, a eccezione dei soliti due o tre assessori presenti, è già impegnata in altro. D'altronde sulla nascita di Nuove Acque l'amministrazione Lucherini è sempre stata contraria e dovette sottostare ai Comuni di sinistra che erano maggioranza nell'Ato”.
Gianni Mori: “un atteggiamento che cozza peraltro con la volontà del presidente che ha sempre cercato di condurre democraticamente i lavori”.
“Una sola parola: irresponsabilità”, “una mancanza di rispetto per colleghi che stanno parlando e la dimostrazione della intoccabilità della questione Nuove Acque”, “non dobbiamo stupirsi se il partito di maggioranza, una volta portato a casa il compitino, va a casa, è così da tre anni”, “tra i banchi della maggioranza siede peraltro un candidato sindaco che dovrebbe essere interessato alle bollette di Nuove Acque, o ai costi di altri servizi come i rifiuti” hanno aggiunto rispettivamente Roberto Bardelli, Luigi Lucherini, Roberto Barone e Lucio Bianchi.
“Anche rinunciare alla pausa evidentemente non ha giovato, uno spunto di riflessione”, ha chiuso Luigi Scatizzi.
Il presidente Luciano Ralli: “qui in gioco non c'è la democrazia ma il rispetto reciproco. Quando si parlò della vicenda della Commissione speciale su Nuove Acque emerse la difficoltà nel Pd di una posizione chiara. Ne parlo tranquillamente, d'altra parte ci sono esempi nazionali analoghi dove emerge la mancanza di una cultura politica. Il problema è più ampio del Consiglio Comunale di Arezzo. Vale la regola: ciascuno risponde delle sue azioni”.
“Per parte mia - ha detto Stefano Gasperini - non sono certo sfuggito al dibattito su qualsiasi argomento. Questo atto di indirizzo, che non mi trova d'accordo in toto, nei mesi residui di amministrazione, lo interpreterò alla stregua di raccomandazione”.