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Consiglio Comunale 6 novembre 2013

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Le interrogazioni

- La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere Daniele Farsetti che ha sottolineato come i risultati sulla qualità ambientale emersi dalla classifica del Sole 24 Ore non mettano Arezzo in grande luce. “La nostra città si piazza trentesima su 44 città censite. È la seconda peggiore città toscana. Ogni parametro ci vede declassati: aria, acqua, energia, trasporti, mobilità alternativa, verde pubblico. Arezzo è sedicesima e dodicesima rispettivamente per emissioni pericolose e polveri sottili. Non sarà che l'inceneritore incide negativamente? Ma aggiungo che anche una politica sulla mobilità impostata solo sui parcheggi è un incentivo alla motorizzazione. D'altronde ci sono 65 auto ogni 100 abitanti. Nonostante le tariffe più care d'Italia sull'acqua, gli investimenti sulla rete idrica sono insufficienti e scadenti. Arezzo è trentacinquesima sulla raccolta differenziata. Quando le tematiche ambientali diventeranno fulcro dell'azione amministrativa?”.

 

Anche Roberto Bardelli ha sottolineato che “la classifica sull'ecosistema urbano, relativa al 2012, ha messo in luce dati veramente preoccupanti. Solo Grosseto in Toscana fa peggio di noi. Il tasso di mortalità sugli incidenti stradali è molto elevato e in crescita. La raccolta differenziata, lo ha sottolineato Farsetti, è appena sopra il 35% quando ogni normativa ci imporrebbe il 65%”.

 

Il Sindaco   ha replicato: “vorrei capire come nascono e si sviluppano certe indagini, anche se pubblicate da organi di stampa autorevoli. Valutiamo complessivamente cosa stiamo facendo sulla qualità della vita, vorrei confrontare quella di altri capoluoghi di provincia con la nostra. Non abbiamo discariche abusive, non abbiamo veleni sotterrati, non abbiamo problemi sulla qualità dell'acqua”.

 

Marco Tulli è tornato sul problema della copertura dell'ex cinema Corso: “nel centro di Arezzo c'è un capannone con un tetto in eternit da oltre 30 anni. Il 18 maggio 2012 ne avevo rilevato l'esistenza. Il 15 novembre 2012 mi era stato detto che Asl e Arpat auspicavano specifica ordinanza per la messa in sicurezza. Nella stessa risposta alla mia interrogazione venivano chiarite alcune caratteristiche: il tetto è di 400 metri quadrati, posto a un'altezza di 12 metri, l'abitazione più vicina è a 6 metri. L'ordinanza è stata emessa il 30 ottobre 2012 e notificata il 6 novembre. Dava un anno di tempo per la rimozione del tetto. Oggi è passato l'esatto termine entro il quale doveva essere ottemperata, nulla ovviamente è stato fatto. Quali provvedimenti saranno presi adesso?”.

 

Il Sindaco Fanfani ha precisato: “fino a oggi gli uffici comunali nulla potevano perché c'era tempo per ottemperare. Se domani non ci saranno novità interesserò direttamente gli uffici comunali affinché adottino i provvedimenti consequenziali”.

 

- Gianni Cantaloni ha messo in risalto che “dopo la riunione della commissione lavori pubblici riunita per esaminare i danni causati dalla pioggia, abbiamo effettuato un sopralluogo in via Romana. Gli abitanti ci hanno mostrato il punto critico, in via Salvadori, dove il restringimento di un fosso è pericolosissimo perché convoglia troppa acqua che non può essere trattenuta. Al di là delle casse di espansione chiedo se pensate di intervenire con urgenza su questo fosso nevralgico per una zona ampia e importante della città. Prima magari che si ripresentino precipitazioni autunnali. Altrimenti faremo una segnalazione al prefetto affinché si adoperi per imporre puntuali provvedimenti amministrativi a chi è competente”.

 

Roberto Bardelli: “nel febbraio feci un'interrogazione sul Bagnoro vestendo i panni, a questo punto, del facile profeta visto il reticolo di torrenti esistente. Tante abitazioni sono state invase dall'acqua fino a 30 centimetri. Il Vingone ha raggiunto margini come mai era capitato e il reflusso delle acque ha causato allagamenti degli interrati. Se le piogge proseguivano ancora per un po' il Vingone sarebbe addirittura esondato. Nel 2012 il consorzio di bonifica ha effettuato interventi sui corsi d'acqua più a monte che non credo siano serviti a molto. A che punto è allora il progetto delle casse di espansione? Ed è l'unica soluzione?”.

 

Alessandro Caneschi: “i numerosi allagamenti in via Capponi e via Tripoli, ma in generale in tutta la zona di via Romana, hanno determinato una serie di problematiche a vari cittadini che sono note a tutti: è stata fatto un'analisi puntuale delle cause, sono state individuate soluzioni, quali azioni sono in programma a breve e lungo termine,anche in accordo ad altre istituzioni? Chiedo inoltre di fare presente ai parlamentari locali che gli interventi sulla tutela del territorio e la sua messa in sicurezza siano esclusi dal patto di stabilità”.

 

L'assessore Franco Dringoli: “offro un dato: sono 170.000 milioni gli euro calcolati per i danni in Toscana a seguito delle piogge del 21 ottobre, 12 solo per Lucca. Parliamo di soldi da spendere per le cosiddette 'somme urgenze'. La provincia di Arezzo risulta la meno colpita. Il bacino più pericoloso da noi è quello del Valtina e del Sellina e questa è la fotografia di quanto accaduto: la causa dell'acqua nella strada e nei fondi è riconducibile, oltre alle piogge ovviamente, alla rottura dell'argine del Valtina nella mattinata del 21 e al fatto che nella stessa mattinata il Sellina è andato oltre l'argine in due punti. Tutta quest'acqua si è incanalata verso la città fino al canale lungo la ferrovia che ha tracimato sulle strade. Quali interventi: abbiamo dei progetti di intervento strutturale, tutte le casse di espansione. Va in appalto fra pochi giorni quella sul Castro, a breve quella sul Bicchieraia, se esondano questi due bacini i danni sarebbero enormi, devono essere finanziate quelle su Valtina e Sellina, per entrambe l'investimento è di 4.700.000 euro. Il principio di fondo della bontà di questi progetti è che le casse trattengono le acque a monte. Chiaramente i tempi non saranno immediati ed ecco la necessità di opere a breve termine. I punti critici in via Romana sono stati individuati, pensiamo alla deviazione di alcuni fossi intubati a causa delle urbanizzazioni per alleggerire le fognature. Altro intervento significativo è sul canale lungo la ferrovia. Il problema è che quel canale non ha le giuste pendenza, va allargato non solo ripulito. Presenteremo un progetto alle ferrovie”.

 

- Gianfrancesco Chiericoni ha chiesto che sia risolta la situazione di disagio nel tratto di strada che dall'incrocio di Gaville porta a San Marco - Villalba. La carreggiata è stretta e sarebbe meglio fosse disciplinata a senso unico. Esiste la viabilità alternativa per chi intende andare in opposta direzione. I veicoli pesanti dovrebbero essere interdetti. Perché poi non intitolare questa strada allo storico parroco di Santa Firmina che per 50 anni è stato così attento alle esigenze della frazione?”.

  

- Gianni Pagliazzi ha presentato alcune interrogazioni su decoro e sicurezza: “nei vari parcheggi molte persone al momento del pagamento del ticket chiedono la questua. Andando verso l'inverno e il buio, i cittadini sentono questo problema come un aspetto legato alla loro sicurezza.

In via Ricasoli esistono divieto di sosta e di fermata ma è sempre piena di auto. Servono più controlli sennò inutile parlare di centro storico chiuso”.

L'assessore Barbara Bennati ha precisato che in quella zona nel 2013 sono state emesse 112 sanzioni per violazioni della zona pedonale. “Certo, stiamo pensando di ritagliare lo spazio per alcuni stalli perché chi si reca negli uffici comunali o provinciali va tutelato nelle sue esigenze”.

Ancora Pagliazzi. “al parco Tortaia c'è un laghetto ormai prosciugato e coperto con un telone. Quando piove diventa uno stagno e i problemi di igiene per i cittadini sono tanti. Meglio interrarlo definitivamente”.

In via Eritrea c'è una situazione delicata per la sicurezza. Almeno l'illuminazione andrebbe migliorata”.

  

- Gianni Cantaloni: “si sono succeduti vari furti a centri commerciali, uffici asl e civili abitazioni nella zona di Policiano. Parlai in una precedente interrogazione di un protocollo Anci-Ministero dell'Interno-società di vigilanza. Gli amministratori che lo hanno applicato parlano di risultati soddisfacenti. Si mettono insieme le forze di tutti. Ho parlato con il prefetto e gli ho confermato che tali protocolli vengono firmati esclusivamente su sollecitazione dei sindaci e sono gestiti in prima persona dal prefetto stesso. Ripropongo il problema e questo tipo di soluzione”.

 

- Roberto Bardelli: “è pervenuta una lettera agli alunni del Convitto contenente un bollettino per pagare la retta scolastica. Una lettera indirizzata ai bambini e non alle famiglie proveniente dal Monte dei Paschi. La ritengo una sgradevole e inconsueta situazione. La banca scrive a dei minori e stampa un bollettino a loro nome. I nomi dei bambini evidentemente sono in qualche terminale, potrebbero essere usati non correttamente e la privacy dei bambini è sacra. Si faccia immediata chiarezza. Nel cda del Convitto c'è peraltro un rappresentante del Comune, è al corrente di questa cosa? Sennò che ci sta a fare?”.

Barbara Bennati ha garantito “impegno per capire le ragioni di questo fatto”.

 

- Roberto Bardelli: “dai verbali di un collaboratore di giustizia emergono infiltrazioni criminali nel nostro territorio. La situazione economica sfilacciata è un ottimo pretesto per queste. Inoltre si paventa un fumoso collegamento fra organizzazioni mafiose e camorristiche e fantomatici circoli cittadini. È un pericolo reale perciò chiedo di indire un Consiglio Comunale aperto per affrontare il problema a viso aperto”.

 

Daniele Farsetti: “nel 1997 fu interrogato un collaboratore di giustizia da una commissione parlamentare antimafia sui rifiuti tossici, mercato in mano ai Casalesi, sotterrati in Campania in maniera abusiva e indiscriminata. Su queste dichiarazioni venne posto il segreto di stato e oggi è solo grazie al Movimento 5 stelle se sono state de-segretate. Dalle dichiarazioni di tale Schiavone emergeva una discesa agli inferi della criminalità umana e veniva fatto il nome di Arezzo. Il clan offriva ogni servizio per questo genere di attività che ha oramai contaminato le falde acquifere. L'industria aretina è tirata in ballo. Leggendo le pagine del verbale emergono cifre impressionanti, milioni di tonnellate, in tutti i 106 comuni della provincia di Caserta i sindaci erano solo persone gradite ai camorristi. Compare Licio Gelli. Chiedo al Sindaco se intende a nome dell'intera comunità sottoporre alla polizia giudiziaria i fatti esposti e accertare la verità quantomeno storica”.

 

Il Sindaco Giuseppe Fanfani: “qualsiasi pubblico ufficiale ha il dovere di fare denuncia. Farsetti compreso. Non ci si può limitare a dire: ho acquisito atti, sono venuto a conoscenza. In ogni caso mi farò carico. Il problema vero è che sono anni che lo smaltimento dei rifiuti tossici è diventato un affare enorme dinanzi a una produzione legislativa che affronta non adeguatamente i reati ambientali”.

 

- Gianni Cantaloni: “cosa si vuole realmente fare per il rilancio della Fiera Antiquaria? Meglio agganciarsi a realtà e istituzioni, magari Arezzo Fiere per un piano di collaborazione a 360 gradi di cui benefici anche il turismo congressuale e la struttura convegnistica per eccellenza della città”.

L'assessore Paola Magnanensi ha annunciato che la Camera di Commercio di disponibile ad assumere un ruolo accanto al Comune. Esiste già un canovaccio di lavoro ben definito, in questo mese presenteremo il calendario delle manifestazioni che si affiancheranno alla Fiera per una sua maggiore visibilità mentre con la Regione vogliamo arrivare a un riconoscimento diverso di questa manifestazione. Arezzo Fiere è individuato come ente per la promozione ma non in maniera specifica, il progetto per pubblicizzare la Fiera è sempre del Comune e lo valuteremo assieme a un comitato ad hoc che verrà creato nei prossimi giorni”.

  

- Gianni Mori: “continuiamo a essere preoccupati per la esternalizzazione di alcuni lavoratori Aisa verso un'altra società. Ma adesso si è aggiunto un altro aspetto: i vertici di Sei Toscana risultano composti anche da Marcello Ralli, segretario generale del Comune. Vista la qualità di socio di Sei Toscana, attraverso Aisa, del Comune di Arezzo, è opportuno che Marcello Ralli ricopra un simile ruolo nel Comune e sia tra i componente del cda? Ci possono essere atti formali, documentali, regolamentari, di rogito dove il Comune è coinvolto”.

Il sindaco Giuseppe Fanfani ha voluto rimarcare che “Marcello Ralli è un tecnico del settore, un esperto di legge, non costa alla collettività e figura di garanzia in una fase di transizione”.

  

- Gianni Cantaloni: “il gruppo edilizio Mbf è in difficoltà. Fortezza, Teatro Petrarca e Logge del Grano sono le opere pubbliche affidate a questa società. Quali sono le conseguenze alle quali può andare incontro l'amministrazione se permane o peggiore questo stato di crisi economica. Vorrei certezze anche in merito ai finanziamenti del Piuss se i lavori non rispettano il crono-programma”.

 

Anche Daniele Farsetti ha rilevato analogo problema: “sono i tempi di queste opere che mi preoccupano. Nei bandi di gara afferenti al Piuss la Mbf sbaragliò la concorrenza grazie a un ribasso d'asta che per il Petrarca raggiunse oltre il 31% e per la Fortezza il 34%. Per ogni capitolo di appalto era obbligatorio presentare un piano temporale. Le aziende del gruppo Mancini non versavano già in stato esaltante al tempo di questi bandi, nel 2010. L'Arezzo ad esempio non fu iscritto al campionato di Lega Pro. Tutto ciò era certamente noto a Fanfani che spesso ha assistito legalmente Mancini. Quanto è già stato pagato quanto anticipato, quali clausole di salvaguardia ci sono, quali garanzie fideiussorie, che genere di penali?”.

Giuseppe Fanfani ha ricordato di avere difeso Mancini in vari procedimenti penali ma mai ho messo le mani civilisticamente sulle sue aziende e concordati”. 

L'assessore Franco Dringoli: “associare Mbf e Arezzo Calcio mi pare arbitrario. Mbf ancora oggi per composizione societaria e caratteristiche può partecipare a una gara per lavori pubblici. Il primo ottobre ha presentato una domanda di concordato in continuità, procedura specifica che consente sia quanto adesso accennato sia di proseguire i lavori in essere. Questa normativa particolare, se verrà accettata dal giudice, potrà darci qualche garanzia. Anche la ditta che fa il campo scuola è in concordato in continuità. La situazione Mbf non è imputabile all'amministrazione che è in regola con i pagamenti, fatti non certo in anticipo ma per stati di avanzamento. Facciamo riunioni continue con azienda e direzione dei lavori per il rispetto del crono-programma. Anche perché il Piuss ha una scadenza e dei 26 interventi previsti restano proprio questi tre citati, i più rilevanti e per questo li monitoriamo adeguatamente. Esistono inoltre garanzie e penali”.

 

- Gianni Cantaloni e Francesco Francini hanno riportato all'attenzione del Consiglio Comunale Icastica e i suoi numeri: “non sono mancate polemiche anche da parte di artiste protagoniste della biennale d'arte, ad esempio di Federica Marangoni. Ma noi siamo qui anche per rivendicare aspetti amministrativi importanti, tipo quanti biglietti sono stati staccati? In fondo al salmo, fra entrate e uscite, la bilancia è a favore delle prime o quantomeno in pareggio? Dove sono ora le opere? Chiediamo una riunione della commissione cultura per acquisire tutti i dati e avere chiarimento su questi aspetti. Anche sui 15.000 euro spesi per opere come la cascata e la palla di libri ridotte in condizioni a dire poco precarie”.

L'assessore Pasquale Macrì ha detto che la Marangoni mette in risalto aspetti con “gusto polemico: non ha vinto perché non ha ottenuto più voti di altri. Dice che non è stata considerata dai critici? I critici vanno dove vogliono. Non le è piaciuta la presentazione del curatore? Altre artiste mi scrivono il contrario sottolineando di sentirsi onorate della loro partecipazione a Icastica. Abbiamo comunque risposto da subito ai rilievi della Marangoni spiegandole come sono state votate le opere e l'aspetto, fondamentale, che non era un voto all'opera ma all'artista. Le opere, quelle donateci, sono esposte alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea. Semmai mi pongo il problema di dove porle dopo la mostra ad hoc che abbiamo organizzato per esse. La palla dei libri di Alicia Martin era nata proprio per finire così. Stiamo conservando lo scheletro nella speranza che qualcuno lo utilizzi”.

  

- Roberto Bardelli ha lamentato la scarsa manutenzione dell'acquedotto vasariano “che sta cadendo a pezzi. Quando si ripristina questa opera di ingegneria idraulica?”.

 

Luigi Scatizzi: “Piazza San Donato non è illuminata anche nel periodo estivo. Rilevo che vi insiste anche un giardino con area attrezzata con giochi per i più piccoli. La pavimentazione è scivolosa, la viabilità presenta problemi di segnaletica verticale e orizzontale, via Battisti specialmente registra spesso intasamenti alla rete idrica. Bastano piccoli accorgimenti e una ordinaria manutenzione”.

 

Franco Dringoli: “l'acquedotto vasariano alimenta Villa Severi e la fontana di Piazza Grande, ci sono perdite e si rende necessario tamponarle. C'è un progetto di restauro complessivo da 350.000 euro, proprietaria è la Fraternita e il Comune gode di un contratto di enfiteusi che stiamo cercando di chiudere. Noi puntiamo a eseguire l'intervento d'urgenza per sanare le crepe che determinano le perdita d'acqua. Pericolose ancora di più quando entreremo nella stagione che comporta formazioni di ghiaccio”.

  

- Roberto Bardelli: “si è oramai aperto un vivace dibattito sulla Ztl, Dringoli sta spendendosi molto per essa, i commercianti temono la mazzata finale. Quello che rilevo è che sulla mobilità ci si muove a spizzichi e bocconi. Sospendete almeno questo progetto e portateci a conoscenza di un progetto urbano complessivo”.

 

Franco Dringoli ha rilevato che “allentare la pressione automobilistica nel centro cittadino è la nostra ottica privilegiata e non è vero che non c'è un quadro complessivo di interventi per valorizzare la fruizione della città da un punto di vista pedonale. Ad esempio molti posti sono passati dalla sosta a rotazione alla sosta per residenti. La proposta che la Giunta ha approvato ha una sua calendarizzazione, ci riuniremo con la commissione consiliare per illustrarla”.

  

A questa parte dei lavori consiliari hanno partecipato le classi V° A e V° B della scuola Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II. Gli alunni, molto attenti pur in un' “aula” diversa dalla solita, erano accompagnati dalle insegnanti Roberta Fermani, Brunetta Neri e Silvana Baratta.

 

Venerdì, 1 Novembre, 2013