Roberto Bardelli (Pdl): “la recente delibera consiliare che ha chiuso l'operazione di scissione di Aisa in due società è stata solo lo strumento per creare un nuovo poltronificio. Arezzo sarà depredata di una struttura importante solo per bilanciare gli equilibri interni al partito di maggioranza le cui correnti devono piazzare amici e amici degli amici. Come faremo a mantenere un ruolo strategico in tema di rifiuti? Dove saranno prese le decisioni operative? Per Aisa o Aisa impianti, che dir si voglia, 'sento puzza' di Estra e Tiemme. Povera Arezzo!”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha replicato che “se dovessimo ragionare di questi problemi con un'area vasta all'orizzonte, allora sì che sarebbero reali. Ma tutti assieme abbiamo salvato la provincia di Arezzo e allora potremo contrattare con forza le politiche regionali. La battaglia per Aisa non è stata fatta per redistribuire poltrone ma per evitare di vedere scomparire nel 2017 il nostro inceneritore. Invece lo manterremo e sarà un impianto a servizio dell'Ato, che si farà pagare per questo e che resterà un patrimonio comunale”.
- Ancora Bardelli: “giorni fa ho avuto un sussulto di gioia per la chiarezza del sindaco sulla nomina del presidente di Nuove Acque. Purtroppo per lui, ancora una volta dopo il caso-provincia, il sindaco è rimasto solo dentro al Pd e i burocrati del partito hanno scelto un altro. Peraltro, come consigliere del cda in quota Comune di Arezzo è stato scelto Marcello Ralli, segretario generale, persona che stimo ma che solleva due problemi. Il primo è il suo essere a termine. Per cui assisteremo presto a un nuovo balletto di nomi. Il secondo: non c'è comunque un conflitto di interessi fra Ralli segretario comunale e Ralli consigliere di Nuove Acque?”.
Giuseppe Fanfani: “come si siano svolti i fatti in assemblea non glielo so dire perché né io né il vicesindaco vi abbiamo partecipato. Su Ralli posso dire che un recente decreto ha permesso la nomina, in alcuni casi, di dipendenti comunali, che per questi incarichi non riscuotono nulla. La nomina del segretario generale la ritengo dunque di prestigio per la sua grande conoscenza della macchina pubblica. È la nomina temporanea più seria che potessi fare in attesa di individuare un altro candidato ugualmente qualificato”.
Anche Roberto Barone (Idv) ha insistito sulle nomine: “il Consiglio Comunale aveva dato precisi criteri per la composizione di un elenco di nominabili e aveva richiesto che il sindaco desse motivazioni chiare ogniqualvolta si discostava dai nomi ivi compresi. Noto con favore che il sindaco adesso vara un nuovo corso sulle nomine con posizioni opposte rispetto al passato dichiarando di tenere moltissimo a un radicale rinnovamento della politica. Chiedo allora se intende accettare di provvedere alla revoca dei rappresentanti già nominati in passato o di rivolgere loro almeno un cortese invito a dimettersi”.
- Barone è tornato su un argomento già affrontato: “si è svolta l'assemblea a Quarata per la chiusura del centro socio-sanitario che serviva tutta una serie di frazioni. La popolazione ha dovuto prendere atto di una scelta della Asl, una soluzione ragionieristica insoddisfacente che non tiene conto di patologie che richiedono controlli settimanali”.
Lucia De Robertis “non c'è chiusura ma diminuzione della cadenza delle aperture del centro in relazione alla domanda locale che è giudicata dalla Asl molto contenuta. L'esperienza di Quarata è nata dall'impegno della Asl sui centri socio-sanitari territoriali e la politica adottata adesso per Quarata non configura un cambiamento di strategia. Laddove ci fossero situazioni gravi, sempre la Asl ha detto di voler garantire assistenza a domicilio. L'offerta di servizi così rimodulata sembra in grado, a giudizio dell'azienda sanitaria, di soddisfare le richieste dei cittadini. Terremo comunque gli occhi aperti e resteremo in contatto con il responsabile Asl di questo servizio”.
- Roberto Barone ha poi lamentato che il 12 ottobre si è aperta la pedana di un mezzo della linea 11 mentre era in marcia. Una situazione molto pericolosa a cui ha fatto fronte il conducente. Occorre sollecitare maggiore attenzione sulla manutenzione dei mezzi per evitare danni a cose o persone”.
Gianni Cantaloni (Pdl): “è vero che si vuole annullare la reperibilità degli addetti alla manutenzione? Si rischia di mettere in crisi un servizio che nel tempo era diventato fiore all'occhiello dell'amministrazione”.
L'assessore Franco Drignoli ha lamentato il “ridimensionamento oggettivo della struttura comunale. Il personale si riduce e questa è la motivazione per cui anche per gli interventi di manutenzione si ricorre di più alle ditte esterne. Cerchiamo comunque di mantenere la reperibilità di sabato e domenica del personale comunale seppur con una squadra di pronto intervento ridotta rispetto al passato”.
- Ancora Gianni Cantaloni: “nella zona dell'ospedale, il nuovo parcheggio è nel pieno delle sue funzioni ma le strade della zona non sono state interessate da alcuni necessari interventi. È difficoltoso l'ingresso per chi proviene da via Laschi mentre la pista ciclabile è spesso occupata dalle auto”.
- Infine Cantaloni ha rilevato come la situazione dell'Atletico Arezzo stia arrivando alla disperazione per “problemi tecnici e gestionali. Chiedo al sindaco di informarsi su queste presunte cordate, su eventuali gruppi aretini disposti a rilevare la società. Arezzo non ha neanche il settore giovanile”.
Giuseppe Fanfani: “in passato mi sono trovato a interloquire con soggetti più o meno interessati e ho fatto di tutto per creare le condizioni migliori affinché il loro intervento fosse proficuo. Continuerò a operare così ma la situazione economica è tale che Arezzo non potrà schierare in tempi rapidi una squadra a livello agonistico prestigioso”.
Simonetta Ghezzi (Pd) ha lamentato la presenza di acqua dentro la scuola di Rigutino. “Il problema ha una sua entità ogni volta che le precipitazioni assumono carattere intenso. Non mancano i disagi e i rischi per chi frequenta la struttura”.
Alessio Mattesini (Pdl): “il presidente di Siena Ambiente ha dichiarato che ad Arezzo verrà costruito un biodigestore anaerobico, stretto parente di una centrale a biomasse sempre esclusa dal sindaco. Siete a conoscenza di questo progetto? È previsto dal piano industriale di Progetto 6? Vi è la necessità di questo impianto? Quante tonnellate smaltirà?”
L'assessore Franco Dringoli ha precisato che la struttura sorgerà in Valdarno e non ad Arezzo o nel territorio del suo Comune.
- Ancora Alessio Mattesini si è chiesto cosa stia facendo “il Comune con Arezzo Fiere e Congressi. Sarà versato il milione e mezzo di competenza e sulla base di quale vincolo, qualcosa di scritto o un accordo verbale? La domanda di fondo è: per il Comune, Arezzo Fiere e Congressi è una partecipata strategica?”.
Luigi Scatizzi (Nuovo polo per Arezzo): “i 10 chilometri interessanti il Comune di Arezzo della Strada Regionale 71 sono tra i più pericolosi della Toscana. Le frazioni che vi insistono sono sottoposte a un traffico intenso, di mezzi pesanti, è pericoloso il semplice attraversamento della strada. I sinistri e gli investimenti negli ultimi mesi hanno assunto numeri allarmanti. Si sta facendo di tutto per limitare i problemi?”.
- Scatizzi ha poi chiesto il perché della riduzione degli scuolabus diretti a fattorie, aziende agricole, allevamenti e centri equestri. “Risorse paesaggistiche e culturali vengono così sottratte ai loro scopi didattici. Preferisco che un bambino usufruisca di questa possibilità piuttosto che una lucina in più in città”.
L'assessore alle politiche sociali Lucia De Robertis ha precisato innanzitutto che l'amministrazione spende per il trasporto scolastico 600.000 euro all'anno, “una cifra che dà il senso del nostro impegno e dell'attenzione destinata alle famiglie e ai ragazzi. Cosa è successo: abbiamo pensato di sospendere temporaneamente il servizio di cui parlava Scatizzi per riorganizzarlo. La manutenzione ha fatto notare che l'aumento del costo dei carburanti richiedeva la revisione del relativo capitolo di bilancio così ci siamo detti: fermiamoci un attimo, in attesa della variazione di bilancio di novembre per tornare nelle fattorie a gennaio. Preme anche a noi continuare a garantire le fattorie didattiche, i percorsi extra-scolastici che sono diventati un fiore all'occhiello. È chiaro che a gennaio non si potrà vedere la raccolta delle olive ma non mancheranno per i ragazzi occasioni per fare altre esperienze”.