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Consiglio Comunale 31 gennaio 2012

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Le interrogazioni

Dopo il minuto di silenzio proposto da Matteo Bracciali per l'ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro scomparso domenica, spazio alle interrogazioni urgenti.

 

Gianni Pagliazzi del Pdl ha aperto la discussione lamentando innanzitutto gli aumenti delle tariffe dei parcheggi. “Nonostante questa misura, il Baldaccio e altri sono sempre deserti per cui chiedo quando ci sarà un serio Piano urbano della mobilità e perché l'amministrazione ha deciso di imporre un ulteriore obolo ai cittadini quando paventa la pedonalizzazione del centro storico”.

Sulla sicurezza, il consigliere del Pdl ha ricordato che “ci sono situazioni di forte criticità ad Arezzo, in centro come in periferia, con episodi incresciosi a danno di cittadini. Perché non viene predisposta una mappa dettagliata delle zone a rischio della nostra città?”.

Quindi ha chiesto all’assessore Dringoli, “quando intende mettere in sicurezza l'entrata in via Roma per le auto dopo la chiusura di via Madonna del Prato, auto che per immettersi sono costrette ad affrontare un pericoloso scalino”.

 

Luigi Scatizzi del Nuovo polo per Arezzo: “oggi fioriscono molte sale giochi ma non sono certo quelle della nostra gioventù. In quelle odierne vige la prassi del gioco d'azzardo, senza considerare i video poker diffusi oramai ovunque. Questa situazione sta diventando un problema sia per le frequentazioni sia per la dipendenza che questi giochi provocano. Non sono infrequenti notizie di stampa che riportano episodi di cronaca nera legati al gioco d'azzardo per il quale una famiglia all'anno spende 245 euro pro capite, compromettendo la propria condizione sociale, economica e psicologica. Eppure, tali sale si moltiplicano. Chiedo dunque che sia predisposto un piano comunale che disciplini e regoli la concessione per questi mini-casinò cittadini e che sia monitorata la provenienza degli investimenti che stanno a monte dell'apertura delle sale, anche in collaborazione con la Guardia di Finanza”.

Il Sindaco Giuseppe Fanfani: “volete sapere chi è il socio di maggioranza di queste sale giochi? È il ministero delle Finanze. Una cosa indecorosa per uno Stato civile. La legge di fatto legittima tutto il gioco d'azzardo elettronico, le macchinette sparse in ogni bar, mentre la maggioranza delle vincite va all'erario. Come si può consentire a chiunque, maggiorenni e non, di buttare via i soldi così? Un segnale grave del degrado del costume del nostro paese. Se il Consiglio predispone una mozione da inviare al ministero delle Finanze su questo tema, sarei il suo primo firmatario”.

La seconda interrogazione di Scatizzi ha riguardato la situazione del reparto di chirurgia all'ospedale San Donato. “Dopo la scomparsa di Caloni il successore Sbrana dava le migliori garanzie visto che era riuscito ha dotare l'ospedale di una tecnologia robotica all'avanguardia. Su stimolo di Sbrana è stato peraltro acquistato un robot a doppia consolle grazie al quale permettere ai suoi collaboratori di fare pratica e crescere professionalmente. Adesso sembra che l'attuale primario sia destinato ad altre strutture. Come sarà possibile salvaguardare la qualità e le prestazioni del reparto in questione? E se anche Sbrana se ne dovesse andare chiedo di fare di tutto per farlo restare fino a che la preparazione degli attuali collaboratori non sia stata completata”.

 

Gianni Cantaloni del Pdl: “il 25 gennaio è stata presentata la stagione di prosa al nuovo teatro Mecenate. La domanda sorge spontanea: perché invece il teatro Tenda non è agibile? Quando lo sarà e quanto è stato speso per adattare la struttura ex scolastica nell'attuale teatro”.

Il Sindaco Fanfani ha ricordato che gli euro per il Mecenate “sono stati 120.000 circa, una spesa contenuta per una struttura bella che ha fatto registrare il primo grande successo di pubblico e overbooking per i prossimi spettacoli. Alla fine del 2013, tornerà intanto agibile anche il teatro Petrarca mentre per il teatro Tenda abbiamo preferito destinare al momento i soldi per il suo completamento al sociale. In una situazione come questa credo sia stata la scelta giusta”.

Con la seconda interrogazione, Gianni Cantaloni ha chiesto “quando la giunta sarà in grado di dare all'Atletico Arezzo il contributo pattuito e se si prodigherà per i campetti di allenamento e per coinvolgere qualche imprenditore aretino”.

L'assessore Marco Donati: “l'amministrazione ha sottoscritto circa un anno fa una convenzione che prevedeva la possibilità di erogare contributi per iniziative dell'Atletico Arezzo che ruotassero attorno all'attività della società. C'è dunque la possibilità, non è un contributo diretto ed è soggetto ad adeguata rendicontazione. Una delle iniziative, ricordo, molto lodevole, è il trasporto dei disabili allo stadio. Sui campini di allenamento, il rapporto si è interrotto fra Atletico Arezzo e privati. Ancora non c'è accordo economico ma fra soggetti privati l'amministrazione non ha ovviamente competenza. Ci siamo tuttavia adoperati per trovare soluzioni alternative e oggi l'Atletico Arezzo ha a disposizione i campi di Pescaiola. Interventi imprenditoriali, e vengo all'ultimo punto, costituiscono una speranza perché la situazione è difficile e non consente certo spese folli per categorie calcistiche come l'attuale”.

 

Alessio Mattesini del Pdl: “nella riorganizzazione del personale e nel nuovo organigramma appare il direttore operativo, praticamente un direttore generale mascherato. Per quale ragione non è stata portata una bozza dei criteri di riorganizzazione in Consiglio Comunale, è legittima la figura del direttore operativo, quanto costerà e sono così necessari cinque nuovi dirigenti?”.

La seconda interrogazione: “del tavolo congiunto con la Camera di Commercio per la salvezza del Polo universitario aretino non c'è ancora traccia dopo la sua sbandierata istituzione”.

L'assessore alla cultura Pasquale Macrì ha ricordato che il problema “non è semplice. L'opera del Comune di Arezzo, a ogni tavolo, è stata sempre di guardare al bene comune e il bene comune è che ad Arezzo resti un centro per studi universitari, non un percorso universitario. Non siamo ipocriti: l'università tradizionale ad Arezzo ha poco senso ed è una struttura che sta entrando in crisi anche dove vanta lunga tradizione. Penso invece a nuove forme di apprendimento, a master, a corsi di alta formazione e di perfezionamento. Questi ultimi sono alla ricerca di sedi.

Non eludo poi il punto dei rapporti con Siena: un distacco dall'università di Siena sarebbe negativo e da scongiurare. Non esisterebbero università disposte a investire ad Arezzo e non abbiamo peraltro certezza della risposta di Arezzo a questi investimenti. Trovata la sede adatta, se si presentassero due università per chiederci di ospitare i loro corsi e se fra queste ci fosse Siena, noi, pur superando l'idea di una sua esclusività, riconosceremmo il legame naturale, storico e territoriale con questo ateneo, preferendolo”.

 

Roberto Bardelli del Pdl: “è giunta all'orecchio la voce delle dimissioni del segretario generale Pezzini. È vera la notizia e da quando saranno operative queste dimissioni? La scelta della dottoressa Pezzini è stata personale o è sopravvenuta per questioni inerenti a conflitti istituzionali? Entro quando avremo un nuovo segretario generale?”.

Il Sindaco Fanfani ha ribadito “l'insussistenza di alcuna conflittualità. La dottoressa Pezzini ha scelto di chiudere l'incarico ad Arezzo per accettarne un altro presso la Provincia di Pavia. Cesserà l'incarico domani, la selezione per individuare il nuovo segretario è già stata avviata”.

Nella seconda interrogazione, Bardelli ha ricordato “i rapporti problematici fra giunta e personale comunale. Perché dinanzi a questa situazione, vi siete ostinati a portare avanti la selezione dei cinque dirigenti, perché poi questi dirigenti non risultano ancora essere nominati, che qualifica ricoprono ora, che fine hanno fatto in termini di qualifica tra la fine del primo mandato Fanfani e il loro 'declassamento', perché dalle selezioni sono stati esclusi i dipendenti di categoria D privi di laurea, perché sulle posizioni organizzative si procede con la stessa arbitrarietà?”.

 

Roberto Ruzzi della Lega nord: “chiedo precise indicazioni sulla convenzione tra Comune di Arezzo e Ordine degli avvocati relativa alla cosiddetta lotta alla evasione fiscale”.

Giuseppe Fanfani è partito dagli “espedienti usati dai cittadini per accedere ai servizi scolastici senza averne diritto o per accedervi pagando meno. Si tratta di un illecito pesante e penalmente si configura un falso ai fini di truffa aggravata. Abbiamo oggi una possibilità in più grazie a nuove tecnologie che hanno messo il Comune in contatto con le banche dati di: agenzia delle entrate, camera di commercio, catasto, anagrafe e pubblico registro automobilistico. Messi insieme questi dati contiamo di fare emergere almeno i casi più eclatanti. Negli anni passati ci sono stati 70 accertamenti di illeciti trasmessi alla procura. Il Comune non ha la possibilità di seguirli tutti così grazie alla convenzione con l'Ordine degli avvocati abbiamo potuto mettere insieme questo meccanismo: noi chiediamo a giovani avvocati di seguire l'incarico, gratuitamente, e se questi riescono a recuperare qualcosa avranno un compenso. Perché i giovani avvocati? Sono quelli con più tempo e possibilità, disponibili a prendere confidenza con i meccanismi della professione. Il consiglio dell'ordine ne selezionerà una quarantina. Concludo dicendo che quest'anno vaglieremo tutte le 420 domande per la scuola, gli strumenti lo consentono, seguendo questa strada agiremo in direzione della necessaria moralizzazione”.

 

Daniele Farstetti del Movimento 5 stelle: “sempre e solo a mezzo stampa apprendiamo che sul trasporto pubblico locale si abbatterà una scure pesante che penalizzerà gli abitanti soprattutto delle frazioni. Ne sarebbero causa i minori trasferimenti regionali. Visto però che abbiamo delegato alla Regione questo servizio prettamente locale, abituiamoci a queste mannaie. Il processo poi di ampliamento della Ztl deve avvenire con il coinvolgimento dei cittadini, residenti e commercianti. Fondamentale sarebbe ad esempio la distribuzione ecologica delle merci in centro storico per non imporre agli abitanti di muoversi per andare ai grandi supermercati e per rendere vitale la parte alta della città. Il famoso Pum, la cui redazione venne affidata a una società del gruppo Fiat e costò 80.000 euro, è morto. Per cui chiedo: volete agire solo con interventi spot o avete in mente qualcosa di organico che vada incontro alle esigenze della città?”.

 

Elisa Bertoli del Pd ha chiesto “perché a Ruscello, Le Poggiola e Battifolle il segnale Rai ancora non arrivi dopo il passaggio al digitale terrestre”.

L'assessore Michele Colangelo ha ricordato che il Comune ha “sempre fatto tutte le segnalazioni del caso e si fa ancora carico di raccogliere le segnalazioni degli utenti per inviarle agli enti preposti”.

 

Lucio Bianchi del Movimento 5 stelle ha infine chiesto di “aprire un tavolo di lavoro per studiare l'eventualità di un ritorno di Arezzo Wave vista la disponibilità dimostrata da Mauro Valenti e dalla Fondazione Arezzo Wave Italia”.

L'assessore Marco Donati ha ribadito che “il momento in cui si dovrà palare di programmazione dei festival estivi è fra poche settimane. A oggi a non sono pervenute richieste ufficiali. Quando arriveranno, saranno valutate con grande attenzione”.

 

Domenica, 1 Gennaio, 2012