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Consiglio Comunale 28 settembre 2012: le pratiche economico-finanziarie

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Assestamento di bilancio, aliquote IMU, proposta Tulli di variazione di bilancio

ASSETAMENTO DEL BILANCIO

L'assessore Marco Donati è stato l'autentico protagonista di questa fase dei lavori consiliari: “in sede di bilancio previsionale era stata illustrata la necessità di monitorare continuamente il bilancio e io mi ero preso l'impegno di rispondere a questa sollecitazione del Consiglio Comunale. Nell'arco di questi mesi, da maggio a ora, abbiamo intanto operato numerose riduzioni della spesa per risparmiare nei materiali e nel funzionamento della macchina comunale. Siamo arrivati al 30 settembre, quando la legge ci impone di approvare la delibera di assestamento del bilancio. Mentre eravamo impegnati nel monitoraggio di cui sopra a luglio abbiamo avuto una riduzione importante di entrate derivanti dalle violazioni al codice della strada e a settembre ulteriori riduzioni dovute al decreto sulla spending review, meno 500.000 euro, e al cosiddetto fondo di riequilibrio, meno 2 milioni. Per recuperare questi ammanchi, abbiamo 'rafforzato' alcune entrate e ridotto ulteriormente molte voci, ad esempio il fondo di riserva portato da 380.000 euro a 195.000 euro. Ci siamo proposti di ridurre le utenze, di prestare  ancora maggiore attenzione ai risparmi, non dimentichiamo che la Giunta si è ridotta numericamente e abbiamo recuperato anche da qui. Ricordo che molti Comuni devono ancora approvare i bilanci previsionali, siamo uno dei pochi capoluoghi che lo ha fatto in tempi decenti”.
Roberto Ruzzi (Lega nord) si è chiesto come sia possibile incassare meno dalle multe, “esistono centinaia di violazioni potenziali: allora o non vengono comminate o vengono comminate ma non riscosse. Penso alle prostitute”.
“Pur esprimendo preoccupazione per la riduzione del fondo di riserva, do un giudizio favorevole a questo provvedimento di assestamento. C'è uno sforzo che va nella giusta direzione” - è stata la posizione espressa da Daniele Farsetti del Movimento 5 Stelle.
Luigi Lucherini (Progetto per Arezzo): “non capisco come possa nascere la diatriba tra quanto accertato dal Comune per l'IMU e quanto accertato dal ministero: anche in questo caso il ministero applica la spaventosa misura degli studi di settore? Come fa lo Stato a saperne più di noi? Anch'io mi preoccupo della riduzione del fondo di riserva che dinanzi a una calamità forte potrebbe essere insufficiente. In termini generali, credo che una prudenza maggiore nella redazione dei bilanci, nei capitoli di entrata, sarebbe opportuna per non giocare continuamente di rincorsa”.
Roberto Barone: “continuiamo a lavorare facendo gli inseguitori. È vero che il Governo impone di adeguarci ai suoi provvedimenti ma la soluzione proposta sa di 'fretta e furia', la Giunta preferisce ad esempio agire sull'IMU ma non sull'addizionale IRPEF. Ci sono scelte di fondo  che hanno privilegiato un tipo di entrate rispetto ad altre”.
Francesco Francini (Pdl): “le scelte politiche che portano ad aggiustare continuamente il bilancio sono le vostre: vogliamo parlare delle spese 'riuscite'? Il parcheggio Mecenate deserto da 4.500.000 euro, la pista ciclabile di via Calamandrei... e mi venite a parlare del risparmino dovuto alla riduzione del gettone del presidente della Afm? Serve un progetto e non scelte 'volta per volta' che sono solo spese raddoppiate. Vogliamo poi parlare della gara per il servizio di tesoreria che un giudice ha imposto di rifare? Immagino che anche questo determini uscite supplementari”.
La delibera è stata approvata con 19 voti favorevoli, 10 contrari e 2 astenuti.


IMU

Marco Donati ha proposto alcune modifiche delle aliquote IMU precedentemente approvate con la delibera n. 69 del 2012: dallo 0,99 allo 0,87 % per le pensioni e gli alberghi; dallo 0,40 allo 0,50 per le abitazioni signorili, le ville e i castelli adibiti ad abitazione principale; dallo 0,99 al 1,06 per tutti gli altri fabbricati sempre dei suddetti tipi.
“La volontà della Giunta era quella di ridurre complessivamente l'IMU, l'operazione ha subito uno stop per le minori entrate dovute ai provvedimenti statali ma operiamo questa variazione di aliquote che permette agli operatori di risparmiare qualche decina di migliaia di euro. Un messaggio al mondo dell'impresa. Ci è stato detto che rivalutazioni catastali e IMU colpivano particolarmente gli alberghi e gli stessi sindacati hanno paventato il rischio di perdita di posti di lavoro in questo settore: ecco perché l'amministrazione si è mossa. Né a caso né a seguito di giornalate. Peraltro la legge imponeva come data il 30 settembre per la revisione delle aliquote IMU e questo lo sapevamo tutti. Se un consigliere comunale proponeva e mi dimostrava che lo 0,2 % sulla prima casa, che comporterebbe un ammanco di 2.000.000 di euro per il Comune, era coperto e il gettito restava invariato, era il benvenuto. Nessuno lo ha fatto. Perché alberghi sì e agriturismi no? Perché appartengono a categorie catastali diverse”.
Francesco Francini (Pdl): “c'è un abbattimento per una categoria, rispettabilissima ma una categoria e non per le categorie. Noi a febbraio avevamo chiesto una manovra complessiva che si incentrasse su un particolare favore accordato alla casa. La prima casa doveva essere toccata il meno possibile, dunque lo 0,2 %. Ora viene proposta una riduzione per la categoria che si è fatta più sentire, un ragionamento che a noi pare corporativo. Apprezzo il tentativo di alleggerire l'imposizione fiscale ma poi si arriva a toccare ulteriormente immobili di lusso che non è detto siano di proprietà di persone ricche. È il solito modo di mettere una pezza dinanzi a chi grida di più forte. E si tratta di persone che a un certo momento hanno detto no all'outlet o a opere infrastrutturali, quindi no allo sviluppo della città. Oggi prenderete l'applauso di qualcuno che se domani non arrivano i turisti chiuderà lo stesso, IMU o non IMU. Con un emendamento chiediamo l'eliminazione dell'abbattimento per le case date in affitto, case che già producono reddito. Sgravare chi affitta è una contraddizione. Anche perché chi non lo fa non è detto che non lo desideri e non è detto che ci riesca”.
Roberto Barone (Idv): “avere pensato solo alla categoria degli albergatori è una discriminazione di per sé. Per essere equi il provvedimento andava esteso per lo meno a tutte le strutture ricettive, gli agriturismi per fare un esempio. La sensazione grossa è che questo provvedimento nasca da una sollecitazione forte dinanzi alla quale l'amministrazione non è rimasta insensibile. Ribadisco poi che dobbiamo smettere di pensare all'IMU come perno di ogni operazione e trascurare le imposte sul reddito. Con un emendamento chiedo che lo 0,40 % sia previsto per unità immobiliari di soggetto passivo che a seguito di separazione o divorzio non sia assegnatario dell'immobile stesso per sentenza del giudice e per le unità immobiliari concesse a uso gratuito a parenti di primo grado a patto che tali parenti abitino nell'immobile concesso e non siano proprietari di altre abitazioni. Sugli alberghi e le pensioni: se riduciamo l'IMU per loro chiedo di farlo anche per altri. La mia è anche una difesa dalle prerogative dei consiglieri comunali, non mi si può chiedere di trovare il pareggio a seguito di una mia proposta sennò è inutile farne. È impossibile per me fare questi calcoli. E se anche i miei emendamenti non avessero parere di regolarità tecnica chiedo al Presidente di porli comunque in votazione”.
Marco Tulli (Sel): “perché questa decisione? Ci sono i bed and breakfast, gli affittacamere, vuol dire che questi sono organizzati peggio? Ho letto che siamo contro gli albergatori, ma scherziamo? Siamo per un principio di equità che estenda benefici a tutti coloro che ospitano turisti. Ne va anche di un certo modo di costruire insieme un'idea di comunità”.
Roberto Bardelli (Pdl): “se l'assessore Donati ricorda, fui presentatore di un'interrogazione che andava in questa direzione. Ma io parlavo di tutte le categorie economiche. Poi vogliamo dire che l'entità di questa manovra è veramente modesta? Perché non pensate di ritirare la delibera?”.
Luigi Lucherini (Progetto per Arezzo): “la nostra è una società che subisce quotidianamente l'aumento dell'imposizione fiscale. Dinanzi al fisco non abbiamo scampo. Perché questa premessa? Compito nostro, dinanzi a una situazione insostenibile, sarebbe quello di analizzare tutte le situazioni per capire cosa si può fare per alleggerire la situazione dei nostri cittadini. Paragonare un albergo a 4 stelle a un agriturismo è fuori della logica. Ecco allora la necessità di valutare con attenzione e intelligenza. Un'attività produttiva può essere riconducibile genericamente a un'altra ma poi si scopre che non può essere così. L'affittacamere, lo dice il nome, affitta le camere, lo vogliamo mettere sullo stesso piano di un albergo con una sala conferenze da 400 posti?”.
Daniele Farsetti (Movimento 5 Stelle): “poteva essere logico ridurre il carico fiscale per una categoria se si accompagnava l'operazione con un'attività di promozione turistica in una logica complessiva. Propongo perciò con un emendamento di non ridurre l'aliquota per gli alberghi e le pensioni e destinare la plusvalenza alla promozione turistica”.
Alessio Mattesini (Pdl): “facciamo opposizione a questa maggioranza, per cui non vedo perché meravigliarsi se votiamo contro a una vostra proposta. Un abbassamento dell'aliquota non ci vede ovviamente contrari ma qui si ragione di abbassarla da una parte e intanto si alza da un'altra. Ma chi ha un piccolo fondo dove svolge attività commerciale, non è in una situazione tale ma meritare uno sgravio, non la sente la crisi? È per queste ragioni che ci asterremo su questa pratica”.
Roberto Ruzzi (Lega nord): “si parla di responsabilità e del domani del Paese. Penso a mio nipote che è nato americano e voglio che torni in Italia. Ma come farà se Arezzo è rimasta dietro a Grosseto, Livorno... Questa tassa è come il bollo della macchina. Mi asterrò sulla pratica ma questa città ha bisogno di uno sprint diverso, di qualità”.
Matteo Bracciali (Pd): “abbiamo votato stamani un assestamento di bilancio da cui risulta che abbiamo reperito 1.700.000 euro. Ce ne rendiamo conto? È bene partire da questo dato. Quando l'assessore ha proposto queste aliquote al Consiglio Comunale sono convinto che se poteva fare un ulteriore sforzo lo avrebbe fatto. L'amministrazione avrebbe fatto il possibile per andare incontro alle esigenze anche dei casi più delicati come il divorziato di cui parlava Barone. Lo sforzo che abbiamo fatto, e lo dimostra quel 1.700.000 euro risparmiato sulla macchina, sono il segno di impegno serio. Purtroppo sulle proposte di emendamento non vedo adesso le coperture, presupposto indispensabile. Non ci arrendiamo di certo alla obbligatorietà della norma e dell'imposta, anzi abbiamo aperto un ragionamento con le categorie economiche che spostano intanto 70-80.000 euro dai palazzi di lusso agli alberghi”.
Anche per Luigi Scatizzi (Nuovo polo per Arezzo) occorrerebbe fare “una riflessione più approfondita perché magari ci sfuggono esigenze di altre categorie. Rischiamo di incorrere in un provvedimento spot e poi di trovarsi a rivalutare fra qualche mese il quadro complessivo e tamponare altre richieste”.
Gli emendamenti sono stati dichiarati tutti inammissibili. La pratica è stata approvata con 16 voti favorevoli.
Restano invariate l’aliquota base dello 0,99, quella dello 0,40 % per l’abitazione principale e per l’abitazione di proprietà di anziani e disabili che risiedono in istituti di ricovero o sanitari e dello 0,89 % per gli immobili concessi in locazione a titolo di abitazione principale. Detrazione sempre di 200 euro maggiorata di ulteriori 50 per ciascun figlio under 26 residente anagraficamente nell’abitazione.


VARIAZIONE DI BILANCIO

Una variazione al bilancio di previsione 2012, proposta di delibera di iniziativa consiliare, è stata illustrata dal consigliere comunale Marco Tulli.
“Chiedo che una serie di voci di bilancio siano ridotte per giungere alla somma di 223.255 euro da ripartire egualmente tra quattro categorie: 55.813 euro ciascuna per indigenti, anziani in difficoltà, minori e portatori di handicap.
Ecco le voci di cui si chiedeva la riduzione:
3.250 euro in meno per l’indennizzo del Presidente del Consiglio Comunale.
Indennizzi organi esecutivi: meno 95.305 euro
Spese telefoniche scuole medie: meno 4.000 euro
Acquisto apparecchi telefonici scuole medie: meno 500 euro
Spese telefoniche scuole materne: meno 1.000 euro
Acquisto apparecchi telefonici: meno 2.500 euro
Spese telefoniche mercato ortofrutticolo: 300 euro
Spese per software / web edilizia: meno 5.000 euro
Spese postali: meno 20.000 euro
Manutenzione scale mobili: meno 35.000 euro
Riparazione tetto mercato ortofrutticolo: meno 5.000
Spese per servizi vari: meno 25.000 euro
Notiziario: meno 6.400 euro
InformaGiovani: meno 20.000
L'assessore Marco Donati ha ricordato che “tale variazione è stata esautorata dal voto sull'assestamento di bilancio. Non entro nel merito ma tali voci sono già state oggetto di modifica. Segnalo un aspetto: il consigliere Tulli aveva presentato a maggio emendamenti di analogo contenuto. Le sue segnalazioni già a suo tempo erano state tenute di conto, non a caso gli stanziamenti a sociale e scuola non sono stati a oggi toccati. Un dato inequivocabilmente politico”.
Marco Tulli ha evidenziato che “il Consiglio Comunale si è svuotato dopo avere votato l'IMU per gli alberghi. Qui stiamo cercando risorse per minori e portatori di handicap e siamo in pochi. È un problema di democrazia. E di rispetto per il lavoro di tutti. Qui la gente si alza e va via perché si crede abile dopo aver votato per gli alberghi e non per gli indigenti. Questa era una proposta che nasceva due settimane prima del bilancio votato, il mio lavoro è stato complesso, sono andato per gli uffici giorno dopo giorno. Peraltro tutto questo lavoro non ha ottenuto la regolarità tecnica, è bene che i consiglieri ne siano informati”.
Polemica rincarata da Roberto Bardelli, Alessio Mattesini, Aurora Rossi e Roberto Ruzzi, Roberto Barone e Gianni Cantaloni che hanno sottolineato amarezza e disagio per la situazione.
“Se questa è la situazione – ha concluso Tulli – ritiro questa pratica ma chiedo al Presidente se gli approcci non possano essere diversi. Tipo: capisco il tuo intento e ti vengo incontro. Non ti dico non si può, se un consigliere propone qualcosa e se ne coglie lo spirito va agevolato nel suo lavoro in primis dagli uffici”.
Il Presidente del Consiglio Comunale Luciano Ralli ha ribadito che “le proposte di delibera di iniziativa popolare sono legittime, la presidenza ha aperto questa strada che può essere percorsa. Va anche accettato che la materia di bilancio è complessa”.
Matteo Bracciali (Pd): “io ero pronto a discutere la proposta Tulli e rimando al mittente gli attacchi sulla mancanza di democraticità dell'aula e al Partito Democratico. Se Tulli riproporrà la delibera saremo pronti a votarla. Non mi si chieda ovviamente di votare automaticamente a favore”.
Chiosa di Francesco Francini (Pdl): “il Pd è talmente presente in aula che senza il voto di Luigi Scatizzi sull'IMU non avrebbe avuto il numero legale già su una pratica decisiva come quella di prima”.
Luigi Scatizzi (Nuovo polo per Arezzo) ha replicato di “rivendicare il diritto dei singoli consiglieri di svolgere il loro ruolo, fino a votare. Votare non è un crimine, specie se le varie prese di posizione, dalle commissioni all'aula, risultano coerenti”.

Sabato, 1 Settembre, 2012