Tu sei qui

Consiglio Comunale 28 marzo 2012

Share button

Ecco il nuovo Regolamento di polizia urbana. Quello precedente era del 1925

Arezzo ha un nuovo Regolamento di polizia urbana. Il testo, illustrato dal Sindaco Giuseppe Fanfani, che ha ringraziato tutte le forze politiche per la sensibilità mostrata in commissione in vista di una soluzione condivisa, ha passato l’esame del Consiglio Comunale.
La sua necessità si riassume in una data: 1925. Risaliva a 87 anni fa il regolamento precedente e in questo periodo non solo il mondo è cambiato ma si sono inserite norme e ordinanze cronologicamente successive che necessitavano di essere armonizzate in un unico testo.
Nelle delibera si può leggere che “si rende necessario dotare il territorio comunale di uno strumento regolamentare che disciplini in maniera uniforme, e in linea con la normativa di settore, gli aspetti legati alla sicurezza urbana, alla cura del decoro urbano e ambientale, alla fruibilità e al corretto uso del suolo pubblico e in generale al miglioramento della qualità della vita dei cittadini”.
L’obiettivo è quindi non solo quello di garantire la sicurezza delle persone ma anche di definire e far rispettare il decoro dell’ambiente, le regole di convivenza, la qualità della vita dei cittadini, in particolare soggetti deboli: anziani, bambini, disabili.
Si tratta di un regolamento che comprende nell’ambito della sua disciplina le materie più svariate: dagli spettacoli viaggianti degli artisti di strada (che dovranno tenere il suolo pubblico pulito e libero da ingombri per un raggio di tre metri intorno allo spazio occupato), alla conduzione e custodia di cani, con obbligo di guinzaglio ed eventualmente museruola se portati in luogo pubblico, aperto al pubblico o di passaggio pubblico e condominiale; dalle scritte sui muri abusive a contenuto politico o blasfemo (l’amministrazione le coprirà in via d’urgenza), agli schiamazzi e rumori, compresi quelli diffusi musicalmente, nei luoghi di ritrovo e nelle strade e piazze (l’uso di amplificatori deve cessare dalle 24 nei giorni prefestivi e dalle 23 nei rimanenti giorni salvo specifica autorizzazione); dalle attività proibite su suolo o aree pubbliche come, ad esempio, lavare soglie, finestre, vetrine delle attività lavorative al di fuori dell’orario compreso fra le 20 e le 10, alla quiete pubblica tutelata nelle fasce orarie 23-7 nei giorni feriali e 24-9 nei prefestivi e festivi; dalle attività lavorative rumorose che dovranno essere esercitate solo nei giorni feriali dalle 7 alle 13 e dalle 14 alle 20, al volantinaggio che, ove consentito, può essere effettuato solo da persone fisiche. È vietata la distribuzione su veicoli in sosta e il deposito nelle cassette postali o all’interno di spazi condominiali se i proprietari hanno esposto un cartello visibile di “non gradimento”.
Il regolamento affronta due temi cari all’amministrazione Fanfani e cioè la vendita di bevande alcoliche in bottiglie e bicchieri di vetro e il contrasto alla prostituzione. Sulla prima, ecco l’articolo 43: “dalle 21 alle 5 del mattino seguente è vietata la somministrazione per asporto, la vendita per asporto e l’asporto di bottiglie di vetro e lattine contenenti bevande alcoliche e non alcoliche da tutti gli esercizi e attività che effettuano tale somministrazione e vendita”. Sulla seconda ecco l’articolo 19: “è fatto divieto, nel territorio del Comune di Arezzo, dell’esercizio della prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico, in qualsiasi modo esercitata, ivi compreso la sosta o l’appostamento, l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi”. È quindi vietato “contrattare o concordare prestazioni sessuali a pagamento; tenere comportamenti che manifestino inequivocabilmente l’intenzione di adescare o esercitare l’attività di meretricio o offendere la pubblica decenza; consentire la salita sul veicolo di questi soggetti”.
L’attenzione alla città e al territorio viene chiesta anche ai cittadini. Ecco gli obblighi di spalare la neve e il ghiaccio davanti alla propria abitazione, da tetti, gronde, terrazze e, per i proprietari dei negozi, dagli accessi agli stessi nonché di tenere puliti i fossi e i canali di scolo nelle aree private, pulizia da effettuare almeno due volte all’anno, per il periodo primaverile entro il 30 aprile, per il periodo autunnale entro il 30 settembre.
Vengono disciplinate anche attività di recente istituzione come i phone center: questi dovranno avere un servizio igienico conforme e rispettare le norme riconducibili a questo genere di attività commerciali, da quelle sulle barriere architettoniche a quelle antincendio. Ci deve essere una cassetta di pronto soccorso, è stata definita la superficie minima delle cabine, non è compatibile l’attività di money transfer mentre è consentita la somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici. Apertura, anche ininterrotta, dalle 7 alle 23.
Sono attivate nuove figure come l’ispettore ambientale d’intesa con Aisa. Articolo 45, comma 5: “Il Sindaco può attribuire a dipendenti comunali diversi dagli appartenenti al corpo della Polizia Municipale o dipendenti di società o aziende partecipate dal Comune le funzioni di accertamento delle violazioni al presente regolamento”.
Sono 51 complessivamente gli articoli del nuovo regolamento che introduce anche forme nuove di sanzioni, quelle definite accessorie. Quindi non solo pecuniarie ma anche, ad esempio, obbligo del ripristino della situazione preesistente in caso di abusi edilizi e la sospensione dell’attività per i locali ove si esercitano le attività autorizzate per motivi di pubblico interesse. Rispetto agli importi da pagare, per quanto riguarda violazioni già disciplinate da ordinanze precedenti, come l’abbandono di rifiuti o l’inosservanza dell’orario per le attività rumorose, è introdotto un inasprimento degli importi: da 50 a 300 euro.


EMENDAMENTI
Il consigliere della Lega nord Roberto Ruzzi è stato il presentatore di alcuni emendamenti che hanno toccato i vari aspetti del regolamento: guinzaglio di lunghezza non superiore a due metri a eccezione dei cani che accompagnano le forze di polizia e della protezione civile. Ritirato su sollecitazione di Arcangioli.
Prostituzione: all'interno dei condomini nelle aree a uso pubblico è vietata se provoca disturbo ai residenti e offende la civile convivenza. Ritirato su sollecitazione di Arcangioli.
Sono vietate tende solari e cartelli senza autorizzazione del Comune. Le tende e i cartelli devono avere l'orlo del tessuto o il bordo inferiore a un'altezza non minore di 2,20 metri dal suolo. Ritirato su sollecitazione di Arcangioli.
Divieto di accattonaggio molesto in prossimità di monumenti, luoghi turistici e lungo le principali strade che conducono al centro città. Ritirato su sollecitazione di Arcangioli.
Rumore: sono vietati gli abusi di segnalazioni sonore, sirene e allarmi massimo due inneschi per totali 15 minuti. Ritirato su sollecitazione di Arcangioli.
Distributori automatici: si richiede l'identificazione dei bicchieri contenenti le bevande  somministrate. Ritirato su sollecitazione di Arcangioli.
Materiale pornografico: vietato venderlo a una distanza inferiore a 100 metri da chiese, scuole e cimiteri e luoghi di svago dei bambini. Vietato comunque esporlo in luogo pubblico. Ritirato su sollecitazione di Arcangioli.
Circoli privati: si può somministrare bevande e cibi solo agli iscritti e dalle 10 alle 24. stesso orario per le attività di gioco. Sulla porta di ingresso deve esserci cartello di ingresso non consentito ai non soci. Ritirato su sollecitazione di Arcangioli.
È fatto obbligo per gli esercizi commerciali esporre ragione sociale e orario di apertura e che questo sia consultabile anche a negozio chiuso. Accolto.
Non possono essere consumate lontano dal luogo di acquisto bevande alcoliche in bottiglie non solo di vetro ma di qualsiasi materiale. Non è stato accolto ed è stato votato: respinto con 19 voti contrari e 10 favorevoli.
Velocipedi o altri manufatti che intralciano o mettono in pericolo la circolazione devono essere rimossi e portati nel magazzino comunale per 30 giorni. Ritirato su sollecitazione di Arcangioli.
Comunicazioni al pubblico: quelle alla clientela esposte in lingua straniera dovranno essere tradotte in lingua italiana. Accolto.

Daniele Farsetti del Movimento 5 stelle ha invece sostenuto che è stato poco considerato l'aspetto ambientale: “perciò vorremmo aggiungere nel regolamento che il Comune garantisce non solo la civile convivenza  ma anche la sanità e la tutela ambientale. Sul conferimento negli appositi contenitori della raccolta differenziata, vorremmo prevedere il divieto di introduzione dei materiali non conformi e che fossero previste apposite sanzioni per i trasgressori”. Accolti.

Alessio Mattesini (Pdl) ha chiesto che l'orario di diffusione della musica dagli amplificatori sia esteso all'una nei prefestivi e che i phone center si adeguino al presente regolamento entro un anno. Ritirati su sollecitazione di Arcangioli.

Roberto Barone (Idv), Marco Tulli (Sel), Aurora Rossi (Sinistra per Arezzo): “ a nostro giudizio può essere consentita anche ai phone center l'attività finanziaria, purché autorizzata, dunque togliamo il divieto di esercizio del money tranfert. Inoltre il bagno deve essere obbligatorio solo nei casi previsti dalla legge, ovvero quando ci sono i dipendenti. Il bagno stesso deve essere a loro riservato”. Non sono stati accolti e sono stati votati: il primo respinto con 22 contrari, 5 favorevoli e 1 astenuto. Il secondo respinto con 25 contrari, 3 favorevoli e 1 astenuto.

È stato il presidente della commissione competente Alessandro Arcangioli a esprimere il giudizio della maggioranza, delegato in merito dalla giunta, sulla accettabilità o meno degli emendamenti e a richiedere ai proponenti di ritirarli o meno.


DIBATTITO
Giudizio buono nel complesso dato da Francesco Francini (Pdl) che ha rivendicato il contributo dato dal suo gruppo su vari temi, dall'emergenza neve alla prostituzione (“mi sembrano dichiarazioni di intenti piuttosto che norme efficaci ma questo dipende dalle leggi nazionali”). Abbiamo smussato anche “alcune invadenze sulla proprietà privata”. Non posso però che rimarcare “nell'annunciare l'astensione del mio gruppo, il venire meno di una maggioranza che da oggi, in questo Comune, non c'è più e che se i cittadini andassero a votare non garantirebbe al primo turno la vittoria del sindaco attuale”.
Roberto Barone (Idv), in merito alla questione phone center / money transfert, ha ricordato che vietare un'attività non espressamente vietata dalla legge è una forzatura che fa il Consiglio Comunale, accanto al condizionamento orario che già discrimina questi esercizi alla luce anche del recente decreto liberalizzazioni. È sembrato nel corso dell'iter che ci sia stata eccessiva attenzione politica sul fenomeno. Abbiamo provato a sfoltire il 'di troppo' fino a toccare questi ultimi aspetti. Tutte le attività commerciali andrebbero trattate alla pari. Di queste, invece, si vuole solo la chiusura indiscriminata”.
Marco Tulli (Sel): “non capisco per quale motivo non si accolgono i nostri emendamenti. Per questo, tale regolamento sta diventando ingiusto, antistorico, in un momento in cui sarebbe utile mostrare alla città che i suoi rappresentanti sono impegnati a costruire una società che ingiusta non è. Chiediamo la sospensione della pratica perché le regole devono valere per tutti e non per qualcuno. Come verrebbe letta questa cosa? In termini di integrazione e convivenza? Non credo”. La sospensiva è stata respinta con 14 voti contrari e tre favorevoli.
Matteo Bracciali: “questo è un regolamento che potrà durare per i prossimi 80 anni, frutto davvero di bel lavoro”.
Gianfrancesco Chiericoni (Progetto per Arezzo): “mentre diamo la possibilità alla polizia municipale di intervenire con sanzioni, ricordo che è impossibile modificare la maleducazione. Siccome questa è imperante sarebbe utile tornare a insegnare l'educazione civica nelle scuole. Come faranno i vigili a stare dietro a tutti coloro che imbrattano, sporcano, gettano le cicche?”.
Per Luigi Scatizzi “legare il giudizio e l'orientamento in sede di voto sull'intero provvedimento a un singolo articolo mi sembra eccessivo. Voto favorevole”.
Per Luigi Lucherini, “rimandare sine die un regolamento che sopravvive dal 1925 sarebbe un gesto di irresponsabilità. Se ci accorgeremo che questo regolamento non funziona, lo modificheremo. Voto favorevole”.
Lucio Bianchi ha annunciato l'astensione del Movimento 5 stelle per “la mancanza di una norma nazionale sui phone center. Disciplinarli solo a livello regolamentare in una maniera iniqua ci spinge a questo atteggiamento”.
Aurora Rossi: “i numeri di cui dispone il Pd in Consiglio Comunale spingono evidentemente a non ascoltare. Ma noi non rinunciamo alle prerogative del libero pensiero”.

Il Regolamento (emendato come sopra indicato) è passato con l'esito seguente: 18 favorevoli, 3 contrari, 9 astenuti. 

Giovedì, 1 Marzo, 2012