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Consiglio Comunale 28 luglio 2022 / interrogazioni

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La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Marco Donati: “nel 2016 si è verificato un grave evento atmosferico e in località Neschieto la violenza delle acque del torrente Gavardello ha causato il crollo del ponte, interrompendo la viabilità e causando l’isolamento di molti nuclei familiari della zona. Più in generale, in alcune frazioni come Pieve a Quarto e Monte Sopra Rondine viene denunciata da tempo la mancanza di interventi di ricognizione e manutenzione sui ponti che rappresentano l’unico accesso ai nuclei abitativi. A oggi Neschieto mantiene il suo isolamento e i residenti utilizzano una strada privata per ricollegarsi alla viabilità principale. È previsto il ripristino della struttura citata in premessa”?

L’assessore Alessandro Casi: “fin dal mio insediamento ho lavorato per condividere un tavolo di confronto con chi abita lungo la strada vicinale utilizzata dagli abitanti di Neschieto. Ne ho incontrato molti, mi piacerebbe incontrarli tutti perché sono sempre pronto al dialogo. Ricordo che la natura giuridica di quella strada comporta alcuni aspetti di carattere normativo: sulle vicinali il Comune può contribuire alle spese per un range che va dal 20 al 50%. Io sono pronto e disponibile a raggiungere il 50, sulla base ovviamente di una stima attendibile che deve essermi fornita”.

 

Piero Perticai ha chiesto se la Regione dispone di un progetto e di un crono-programma di interventi per la frazione di Frassineto, colpita dagli eventi alluvionali dell’estate 2019. Acqua protagonista anche della successiva interrogazione di Michele Menchetti: “chiediamo di intervenire presso Nuove Acque affinché sia messa in atto qualsiasi azione utile a ridurre la dispersione idrica. Chiediamo inoltre di conoscere l’entità dei relativi lavori di manutenzione della rete e se il Comune favorisce politiche di alimentazione sostenibile visto che esiste una correlazione tra preparazione di certi cibi, specialmente di origine animale, e maggiore consumo di acqua”.

“L’assessore Marco Sacchetti: “a oggi, ad Arezzo la situazione è sotto controllo e l’approvvigionamento idro-potabile garantito. Certo, bisogna prendere atto che a livello nazionale poco negli ultimi anni è stato fatto per prevenire le emergenze che si profilano a causa dell’assenza di pioggia per periodi prolungati. Con il Pnrr si è cercato di mettere una toppa importante ma non basta, il problema non si esaurisce con l’inverno prossimo o il prossimo ancora: è una sfida politica di lungo termine che necessita di lungimiranza. Per quanto riguarda il nostro territorio, devo dire che siamo un’eccezione a livello nazionale. Nuove Acque ha una delle performance migliori d’Italia in tema di volumi di perdite. È una società che ha operato bene e un’eccellenza nella gestione dell’acqua. Per quanto riguarda Frassineto e più in generale i lavori che sarebbero dovuti intervenire a seguito dell’evento del 2019, a oggi ce n’è uno solo, quello su via Romana gestito da Nuove Acque e Comune. Di quelli di Regione e Consorzio di Bonifica, dopo tre anni, non si ha ancora traccia”.

 

Michele Menchetti è tornato sulla questione delle reazioni avverse causate dalle vaccinazioni anti-Covid. “Molti cittadini confessano di avere avuto problemi di salute importanti e nuovi rispetto alle loro storie cliniche. Chiedo di nuovo al vicesindaco di accogliere la richiesta di un confronto pervenuta dal comitato che si è formato e che sta cercando di approfondire un tema così delicato”.

Il vicesindaco Lucia Tanti: “ribadisco e rendo pubblico all’aula quanto risposto per iscritto al consigliere Menchetti a sua analoga interrogazione di poche seduta fa. Quando si chiede un confronto con le istituzioni si dovrebbe avere un atteggiamento, appunto, ‘istituzionale’. Quello che è mancato al comitato in questione, per quanto ho potuto vedere da alcune immagini, verso figure quali la Presidenza della Repubblica e il Papa. Si cominci da un approccio di questo tipo che è la condicio sine qua non”.

 

Egiziano Andreani ha ricordato le carenze di personale infermieristico all’ospedale. “Il 7 settembre scadono i termini per attingere professionisti da una graduatoria scaturita da un precedente concorso. Come mai non si fa fronte alle mancanze con quest’ultimo strumento? I tempi stringono e dopo quella data non sarà possibile evitare un nuovo concorso pubblico con tempi inevitabilmente procrastinati”.

Il vicesindaco Lucia Tanti: “oltre a inoltrare all’Asl l’interrogazione per conoscere nel dettaglio la questione, colgo l’occasione per ricordare che sono già in calendario due appuntamenti con i vertici dell’azienda sanitaria per capire e programmare il futuro del San Donato. La querelle ‘personale’ non sarà certo trascurata”.

 

Valentina Sileno: “nelle aree verdi all’interno della cinta muraria non esistono spazi riservati ai cani. Ci sono progetti per sopperire a tale mancanza e venire così incontro alle famiglie che abitano in centro storico”?

L’assessore Giovanna Carlettini: “ricordo che le aree di sgambamento per cani nel territorio comunale sono venti e in Consiglio Comunale proprio oggi è prevista la discussione di un regolamento per la loro fruizione. In cento storico, mi pare che sia il parco del Prato lo spazio potenzialmente interessabile. Prendo l’impegno di consultare gli uffici per capire se è possibile prevedervi una soluzione del genere”.

 

Marco Donati ha segnalato le criticità sullo stato della sicurezza cittadina, parchi fuori controllo, aggressioni personali, reati predatori ai bancomat, sistema di videosorveglianza inadeguato, baby-gang, e ha chiesto un impegno maggiore rispetto a quanto si è visto finora. “Se il sindaco ci fosse di più, i cittadini avrebbero la sensazione di una maggiore presenza delle istituzioni”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “Arezzo nell’ambito delle realtà medie non è una città insicura o pericolosa. Questa patente non può esserle attribuita. Di certo, i problemi in alcune zone ci sono, non li trascuriamo, in una costante interrelazione positiva con Questura e Prefettura. Il tema è vasto, ma rassicuro su un aspetto: la sicurezza fa parte dell’azione quotidiana dell’amministrazione comunale e per una sua maggiore efficacia chiedo la collaborazione di cittadini e famiglie: la cultura della sicurezza, a 360 gradi, si sostanzia nella cultura dell’educazione e del rispetto altrui”.

 

Giovanni Donati ha chiesto se ci siano bandi in vista finalizzati a reperire risorse per l’adeguamento energetico degli impianti sportivi: dalle torri faro alle centrali termiche. “Si tratta di tecnologie obsolete perché oramai molto usate dai cittadini che praticano sport negli impianti stessi”.

Anche Alessandro Caneschi è rimasto sulla questione degli impianti sportivi partendo dalla manifestazione di interesse bandita dall’amministrazione comunale e destinata a società e associazioni sportive per la gestione di sei impianti. “Dal confronto tra le spese annuali ordinarie e gli interventi obbligatori a carico degli eventuali e futuri soggetti gestori, che ricordo sono realtà dilettantistiche, c’è un gap notevole molto gravoso ai danni di essi. La conseguenza è che dei sei impianti messi bando, solo per tre l’iter di assegnazione sta procedendo. Non sarebbe il caso di ridurre le spese a carico delle società sportive e di procedere a investimenti diretti da parte dell’amministrazione comunale”?

L’assessore Federico Scapecchi: “abbiamo in cantiere molti progetti, alcuni peraltro già in fase di ultimazione. Parto dal finanziamento con risorse del Pnrr che consentirà di sostituire i fari allo stadio di atletica, progetto utile a ricordare che restiamo vigili su ogni soluzione proveniente dai bandi europei, statali e regionali, Ma non ci tiriamo indietro quando si tratta di investire risorse comunali. Ricordo la sostituzione della centrale termica al bocciodromo, la copertura e la coibentazione allo stadio del baseball, la nuova illuminazione interna alle Caselle che sta per partire, i lavori a San Lorentino e al Maccagnolo. Per quanto riguarda il discorso più generale sugli impianti sportivi, oggetto peraltro di una ricognizione generale come non si vedeva da anni e di un nuovo regolamento che li proietta nel futuro, la filosofia che abbiamo voluto privilegiare è quella di un principio di trasparenza e maggiore rispetto delle norme: abbiamo detto fin da subito che la politica delle proroghe continue non era più sostenibile e che occorreva lavorare su una gestione di lungo respiro, anche ultraventennale, sufficiente ad ammortizzare gli investimenti a cui le società e associazioni sono chiamate. Se per qualche impianto la procedura di messa a bando subisce uno stop, il Comune è pronto a valutare soluzioni alternative: un nuovo bando, una proposta diretta, un investimento con risorse proprie. Non ci siamo tirati indietro finora e non lo faremo in futuro. ci rincuora però un aspetto di cui sono convinto: le società sportive aretine sono tante e solide e hanno la forza per sostenere l’impostazione che abbiamo voluto dare”.

 

Ancora Alessandro Caneschi ha ricordato come “gli immobili dell’ex mercato ortofrutticolo siano oggetto di uso improprio da parte di soggetti che richiedono anche l’intervento delle forze dell’ordine. La recinzione non esiste praticamente più. Un anno fa era stato dato l’annuncio di imminenti lavori per la cittadella della musica ma ancora nessuna traccia di questi. Quali azioni sono previste per la messa in sicurezza dell’area e quali i tempi del progetto annunciato?”

L’assessore Alessandro Casi: “parliamo di un’area di cantiere di competenza di una ditta appaltatrice che ci ha garantito che effettuerà controlli periodici, ogni quindici/venti giorni, anche grazie all’accordo con un’agenzia. Per quanto riguarda i tempi, l’inizio dei lavori sarà tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023”.

 

Francesco Romizi ha chiesto chiarimenti sulle strutture sanitarie territoriali finanziate con risorse provenienti dal Pnrr: “alcune sono previste al Pionta ma vorrei soffermarmi sulle case della comunità e specialmente su quella del Baldaccio. Quando si prevedono strutture del genere, la legge rende obbligatoria una serie di servizi e a questi ne aggiunge altri facoltativi. Insomma, parliamo di luoghi veramente importanti che procedono da una filosofia di fondo: favorire la medicina territoriale per svuotare gli ospedali. Ma è il progetto edilizio della casa al Baldaccio a questo punto a suscitare dubbi: il suo dimensionamento non pare congruo rispetto alle attività prescritte. Quali vi saranno realmente attivate? Perché non portare alla conoscenza di questo Consiglio Comunale il disegno sanitario complessivo?”

Il vicesindaco Lucia Tanti: “non ho preclusioni su un momento di confronto e presentazione, assieme alla Asl, a vantaggio dei consiglieri comunali. Stiamo lavorando a due case della comunità: al Baldaccio e in via Guadagnoli. L’intervento attuale per quant’ultima, per quanto ammodernante, è ancora insufficiente. Il nostro intendimento condiviso è proprio quello di traguardare ogni attività e servizio, sia quelli obbligatori, che quelli aggiuntivi e facoltativi. Ma allora abbiamo bisogno di risorse ulteriori, rispetto a quelle del Pnrr, per rendere l’edificio di via Guadagnoli realmente articolato e dunque funzionale all’obiettivo. Serve uno sforzo, anche di natura politica, per spingere la Regione a destinare una tranche aggiuntiva”.

 

Ancora Francesco Romizi ha chiesto al sindaco “se è veramente un destino di distruzione quello a cui stanno andando incontro i murales in zona Cadorna. Il sindaco ha annunciato che non intende venderli ma vorrei ricordare che per il testo unico sugli enti locali è il Consiglio Comunale competente a decidere sulle alienazioni dei beni comunali. La decisione è nostra. Perché intanto non s’incarica una società che ne stimi realmente il valore e poi si fa decidere l’aula?”

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “occorre precisare due cose: la prima è che il Consiglio Comunale si è già espresso sulla questione. E lo ha fatto quando nella scorsa seduta è stato interpellato e ha approvato il progetto definitivo per il centro per l’impiego e la conseguente variante urbanistica. Dunque, da quest’aula il tema è passato. La seconda riguarda la seduta congiunta tra Commissione assetto del territorio e Commissione cultura, dove il curatore della mostra nell’ambito della quale i murales vennero realizzati, ci ha ricordato che gli stessi, di per sé, costituiscono un’opera transitoria, una performance che ha un valore nel momento stesso in cui viene effettuata. L’idea prevalsa in quella sede, è chiedere allo stesso artista la disponibilità a ripetere quella performance, con un nuovo murales, applicandolo su una superficie diversa, magari vicina all’attuale”.

 

Alessandro Caneschi ha chiesto chiarimenti sull’iniziativa Zenzero Fest: “l’organizzatore sembra essere Officina per il rilancio di Arezzo e si evince la collaborazione di Comune, Fondazione Guido d’Arezzo e Biblioteca Città di Arezzo. Da Officina nasce Ora Ghinelli, la lista civica del sindaco. È opportuno e legittimo che il Comune e le altre istituzioni citate partecipino al progetto di un’associazione politica di questo tipo?”

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “Officina per il rilancio di Arezzo nulla ha a che vedere con la lista politica Ora Ghinelli. L’associazione ha uno statuto che ne sottolinea la natura e la vocazione culturali e come tante altre realtà cittadine di ‘area’, di centrodestra e di centrosinistra, si relaziona con gli enti istituzionalmente deputati. Nulla di strano, nulla di diverso”.

Giovedì, 28 Luglio, 2022