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Consiglio Comunale 27 febbraio 2014

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Respinta la porposta di delibera del consigliere Farsetti sugli oneri di urbanizzazione

Presentata dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Daniele Farsetti la proposta di delibera volta ad abolire il Regolamento comunale per l’attribuzione dei contributi derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria.

“Una quota di tali oneri sono stati destinati negli anni, in virtù di una legge regionale del 1984, alla chiesa cattolica. Il regolamento comunale prevede che la Giunta determini annualmente l’importo degli oneri di urbanizzazione secondaria da assegnare a titolo di contributo: una quota che può oscillare fra il 3 e il 9% va agli 'edifici di culto e altri edifici per servizi religiosi'. Di essa, il 95% va alla chiesa cattolica, il 5% alle altre confessioni religiose.

Una quota che può oscillare fra 3 e 8% va a 'centri civici e sociali attrezzature culturali e sanitarie'.

La situazione è cambiata da un duplice punto di vista: intanto la legge regionale prevede la facoltà e non l’obbligo per i Comuni di concedere tali contributi, in secondo luogo le difficoltà con le quali sono costrette a confrontarsi le amministrazione comunali che richiederebbero l’utilizzabilità di ogni risorsa disponibile.

Abolendo il regolamento – ha concluso Farsetti – implica che ogni anno una delibera di Giunta andrà a disciplinare l'assegnazione di questi oneri. Nessun vuoto legislativo”.

“Ricordo quando trattammo questo argomento – ha dichiarato Roberto Barone. Io approvai il regolamento perché fino a quel momento l'unico beneficiario era solo la chiesa. Noi ritenemmo giusto aggiungere tra i beneficiari di questa erogazione anche i centri civici. Quindi allargammo il campo. Io mantengo un giudizio positivo su questo impianto regolamentare, sono comunque risorse che vengono utilizzate in maniera proficua, seppur in una situazione difficile come l'attuale”.

Gianni Mori: “nel caso dell'abolizione, dove vanno e chi le gestisce queste cifre? Sono domande che giro al proponente”.

Roberto Bardelli: “se dovessimo tornare al vecchio sistema, la Giunta deciderebbe da sola, in toto, l'utilizzo di questi soldi, peraltro sempre più esigui. Non mi pare il metodo migliore”.

Luigi Scatizzi: “su questo provvedimento, che peraltro ci consente di sperimentare altri strumenti in mano ai consiglieri comunali come la proposta di delibera, non mi trovo d'accordo. L'attenzione su poche risorse, 30.000 euro per il 2012, mi pare una cosa più simbolica che concreta. Peraltro una chiesa non è solo un luogo di culto ma un bene artistico della collettività che la storia lascia in eredità. Il ruolo delle istituzioni religiose inoltre è di tutela della società, le sue iniziative di volontariato e assistenza, gratuite, vanno considerate positivamente”.

Francesco Francini: “è il primo atto prodotto dal Movimento 5 Stelle spinto da una scelta ideologica: dare alle gambe al principio di sussidiarietà di cui si fanno interpreti la chiesa cattolica e altri soggetti. Una delibera del genere non comporta il ritorno di questi soldi nelle tasche dei cittadini ma lascerebbe piena discrezionalità di scelta in chi governa la città. Per me elemento fondante della mia contrarietà è un suggerimento: andate nelle mense Caritas. Vorrei fossero vuote, invece non lo sono e questo dimostra come certe associazioni siano i veri ammortizzatori sociali. Io propongo di ritirare questa proposta che non trova giustificazione come il mio e altri interventi hanno provato a dimostrare”.

Luigi Lucherini: “faccio una precisazione sulle opere di urbanizzazione secondaria e perché a esse di applicano degli oneri. Una città nel suo sviluppo ha bisogno di certe opere. Quando fu realizzato il Centro Affari venne fuori una diatriba se si dovevano pagare, su questo edificio, proprio le urbanizzazioni secondarie. La Regione decise di no. Cosa mi viene in mente? Che non si sapeva se tra le attività edificatorie altri edifici come le chiese potessero essere considerate urbanizzazioni secondarie. Quando venne fatto questo regolamento si voleva dare la certezza che chiese e scuole gestite dalla chiesa fossero considerate opere di urbanizzazione secondaria”.

Roberto Ruzzi: “tutto ciò che la chiesa risparmia, anche poco, può essere indirizzato ai poveri. Favorevole al mantenimento delle attuali norme”.

Daniele Farsetti ha replicato che “la mia proposta è inclusiva, non esistono più schemi fissi, peraltro nulla ci vieta che il Consiglio Comunale approvi all'inizio di ogni anno un atto di indirizzo che impegni la Giunta a distribuire le risorse a disposizione in un certo modo. Non credo che il nostro sia un atto ideologico, anzi l'ideologia mi pare emersa da certi interventi. Se andiamo a fare una valutazione sui cittadini di Arezzo, non credo che tutto quel 95% si riconosca nell'adesione alla chiesa cattolica o nei centri civici”.

Alessandro Caneschi: “questo regolamento mi pare un bel risultato, non ci sono dubbi che ha allargato i beneficiari che dai luoghi di culto si sono estesi ai centri di aggregazione sociale. Esiste la necessità di interventi di piccola manutenzione e con questo regolamento le risorse ci sono”.

La proposta Farsetti è stata respinta: 2 i voti favorevoli e 20 contrari.

Sabato, 1 Febbraio, 2014