Tu sei qui

Consiglio Comunale 27 febbraio 2012 \ Dibattito

Share button

Il nuovo collegio dei revisori e il regolamento sulle sagre e feste paesane

Il Comune di Arezzo ha tre nuovi revisori dei conti, la cui durata triennale va dal 16 marzo prossimo al 15 marzo 2015: si tratta di Fabrizio Mascarucci, iscritto all’albo dei revisori contabili, con il ruolo di presidente, e di Paolo Giaccherini e Maurizio Cerofolini, iscritti all’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Ricordiamo che il collegio negli enti locali svolge compiti sia di vigilanza amministrativa accertando la regolarità della gestione circa la correttezza dei singoli atti amministrativi, la loro fedele annotazione nelle scritture contabili nonché l’esattezza degli adempimenti sotto l’aspetto fiscale; sia di vigilanza contabile, con la relazione al rendiconto di gestione e il parere al bilancio di previsione e sulle relative successive variazioni; sia di vigilanza gestionale quando il revisore esprime rilievi, considerazioni e proposte tendenti a conseguire una maggiore efficienza, produttività ed economicità della gestione amministrativa.
Ai revisori spettano funzioni inerenti le verifiche di cassa, la verifica della gestione del servizio di tesoreria, la verifica degli altri agenti contabili dell’ente locale e le verifiche straordinarie a seguito del mutamento della persona del Sindaco.

Il Comune di Arezzo risparmierà la cifra di 1.575 euro annuali ritirando la sua adesione dalla Associazione internazionale per la biennale dei giovani creatori d’Europa e del Mediterraneo. Al momento dell’adesione, era il dicembre 2006, “la cifra – ha ricordato l’assessore alle politiche giovanili Marco Donati – era inferiore. Nell’ottica di una gestione virtuosa delle risorse abbiamo dunque deciso di risparmiare questa somma che ritenevamo peraltro non più indispensabile perché come Comune di Arezzo realizziamo in prima persona una serie di progetti, cito come esempio ‘Cerniere’, per promuovere le attività culturali dei giovani artisti aretini”.
Su questa proposta si sono espressi negativamente sia Marco Tulli che Roberto Bardelli i quali hanno sottolineato l'esiguità assoluta della spesa per il Comune e la valenza invece dell'occasione, di respiro internazionale, che con questa adesione viene offerta ai giovani artisti aretini. “In commissione – ha ricordato Tulli – questa proposta ha avuto voto negativo”. “È una sottrazione di soldi alla cultura”, così Gianfrancesco Chiericoni, “un rinchiudersi dentro le mura cittadine” così Gianni Cantaloni. La delibera è stata comunque approvata con 16 favorevoli, 11 contrari e 2 astenuti.

Disciplinate le sagre e le feste paesane grazie al regolamento proposto dall’assessore Michele Colangelo e approvato all'unanimità con 27 voti favorevoli: “intanto per sagre e feste paesane – ha chiarito Colangelo – si intendono quelle legate a tradizioni folcloristiche o culturali, a carattere occasionale o temporaneo, dove si esercita la somministrazione di alimenti e bevande”. Tale somministrazione, sulla base di un emendamento di Danele Farsetti del Movimento 5 stelle dovrà essere 'a prevalente tipicità in relazione al territorio e alle caratteristiche dell'iniziativa e nel rispetto della cosiddetta filiera corta'. “Sono escluse – ha proseguito Colangelo – le feste organizzate dai quartieri della giostra. La regolamentazione della materia si è resa necessaria per l’aumento del numero di queste iniziative che interessano oramai, nelle stagioni primaverili ed estive, la quasi totalità dei paesi e delle frazioni del nostro Comune.
La sagra è tenuta ad abbinare due aspetti: le iniziative culturali, ricreative, sportive o espositive con libero accesso del pubblico dovranno fare da cornice alla somministrazione degli alimenti e delle bevande. Non è consentito lo svolgimento di una manifestazione caratterizzata esclusivamente dall’attività di somministrazione. Le associazioni culturali, no-profit, le pro loco o le associazioni parrocchiali che organizzano le sagre e le feste paesane hanno ora a disposizione 12 giorni all’anno per il loro evento: 12 giorni che potranno essere frazionati in 3 distinti periodi”.
A livello di procedure la giunta comunale entro il 30 novembre di ogni anno approva il calendario valido per l’anno successivo. Non verrà ammessa la concomitanza di più sagre o feste nel medesimo luogo che sia frazione o quartiere. Gli organizzatori, 30 giorni prima dell’inizio della manifestazione, saranno tenuti a presentare al Comune denuncia di inizio attività di somministrazione temporanea e contestuale domanda di autorizzazione allo svolgimento. Ovviamente per tutto quanto “fa spettacolo”, dalla musica alle installazioni viaggianti o gonfiabili, dai raduni alle competizioni sportive, gli organizzatori dovranno fornire ogni autorizzazione necessaria. L’attività di somministrazione dovrà poi rispettare le norme igieniche, sanitarie, ambientali e in materia di sicurezza vigenti.

Mercoledì, 1 Febbraio, 2012