Illustrate dal presidente Alessio Mattesini, sono state approvate le modifiche al regolamento del Consiglio Comunale: “grazie alla conferenza dei capigruppo e al lavoro degli uffici che va a favore delle prerogative dei consiglieri comunali che sono messi così nelle condizioni migliori per svolgere la loro attività a favore della collettività”.
Luciano Ralli: “abbiamo dato il contributo a questa delibera e diamo un giudizio positivo alla prativa. Il voto sarà favorevole. Il prossimo passo, auspico, dovrà essere la revisione dello statuto”.
In caso di assenza o impedimento del presidente, le sue funzioni sono svolte da un vice presidente. Un emendamento di Iacopo Apa ha precisato che nella fase di convocazione dell'assemblea, per evitare ogni ipotesi di impasse, sia data la precedenza al vicepresidente espressione della maggioranza.
Cambiano le norme per il conferimento della cittadinanza onoraria: può essere attribuita a persone che abbiano stabilito duraturi legami con Arezzo recando un significativo contributo allo sviluppo e al prestigio della comunità. Dopo l’istruttoria svolta dall’ufficio del Consiglio Comunale, la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria viene iscritta all’ordine del giorno entro i successivi 60 giorni previo parere non vincolante della conferenza dei capigruppo. La delibera dell’aula deve essere adottata dai due terzi dei componenti, sindaco compreso, a scrutinio palese.
Per le commissioni consiliari, in caso di elezione di un nuovo presidente, si potrà procedere alla nomina di un nuovo vice. Ciascun presidente di commissione può e non deve proporre al plenum una relazione annuale delle attività svolte, a eccezione dell’obbligo semestrale previsto per il presidente della commissione controllo e garanzia.
Su richiesta sottoscritta da almeno un quinto dei consiglieri, sindaco escluso, il presidente è tenuto a riunire entro 20 giorni il Consiglio Comunale.
Viene specificata la natura degli atti di indirizzo, definiti “atti di mero impulso politico”, privi dunque di natura provvedimentale, ovvero di un obbligo ad adempiere.
Due quinti dei consiglieri assegnati, sindaco escluso, possono presentare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco e della giunta. La mozione è approvata se ottiene la maggioranza assoluta dei componenti, sindaco compreso.
Un terzo dei componenti il Consiglio Comunale, sindaco compreso, può chiedere la sospensione temporanea della seduta purché non eccedente un’ora. Nel caso non vi sia accordo a seguito della richiesta, si procede a votazione e la richiesta va approvata con il voto favorevole della maggioranza dei presenti e votanti.
Seduta riservata quando si rende necessario effettuare apprezzamenti sulle qualità morali e intellettuali, non di natura politica, o sui comportamenti di singole persone.
Prima dell’inizio dei lavori, l’ufficio di presidenza valuterà l’urgenza delle interrogazioni al fine di non superare l’ora messa a disposizione per la loro trattazione in aula.
Il rapporto della giunta, illustrato dal sindaco, è messo in votazione dopo la discussione ed è approvato con la maggioranza dei presenti e votanti, sindaco compreso, comunque i voti favorevoli devono corrispondere ad almeno un terzo dei componenti il Consiglio Comunale.
La delibera è stata approvata con 19 voti favorevoli, all'unanimità.