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Consiglio Comunale 22 novembre 2012

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Piano di Protezione Civile

Il Comune si dota del Piano di Protezione Civile “in un momento difficile - ha sottolineato l'assessore Franco Dringoli - per il territorio nazionale come hanno dimostrato i recenti eventi accaduti nella nostra regione. Le amministrazioni sono chiamate ad approvare atti di questo tipo che garantiscano la sicurezza pubblica delle persone in caso di incendi, neve, emergenze idro-potabili, terremoti, incidenti ferroviari. È uno strumento operativo dove sono indicate azioni, procedure, risorse e assetti organizzativi per fronteggiare i rischi suddetti a cui è sottoposto il nostro territorio. Un territorio, articolato, complesso, basti pensare che accanto alla città ci sono 50 tra frazioni e nuclei abitati, molti collinari, e un ampio sistema di viabilità”.
Andrea Lanzi ha sottolineato come il “piano sia ben fatto ma anche grazie ai volontari che si occupano di protezione civile va iniziato il monitoraggio di tutti i reticoli dei fossi nelle zone sensibili affinché i privati ripristinino il corretto deflusso delle loro acque per evitare che i fiumi dove poi sfociano non ingrossino eccessivamente il loro letto. Questo sia in vista delle progettate casse di espansione ma anche per dare sicurezza immediata al territorio”.
Roberto Barone: “fra le realtà cittadine non dimenticherei Molin Bianco. Abbiamo avuto un incidente recente che per fortuna non ha provocato danni alle abitazioni. Una caduta di aereo interesserebbe in zona Tortaia anche delle scuole, in via Alfieri ce ne sono due, e a Pescaiola insediamenti produttivi. Avete pensato a questa eventualità?”.
Luigi Lucherini ha rivendicato la primogenitura di un lavoro di questo genere “quando venne aggiornato il concetto stesso di protezione civile legandolo ad altre emergenze oltre le tradizionali sismica e idrica. Fate un opuscolo da diffondere fra i cittadini dove ci siano scritti anche i doveri che spettano a essi”.
Gianni Cantaloni ha rilevato “che ci sono zone dove storicamente si verificano emergenze soprattutto legate alle precipitazioni atmosferiche. La mappatura adeguata del Comune deve andare di pari passo con le norme”.
Per Francesco Francini, “bene la linea di responsabilizzazione dei singoli poi però non si può loro dire pulite il fosso e poi pagate la tassa”.
Per il Sindaco Giuseppe Fanfani “oggi questo Consiglio sta dando prova di grande senso di unità  quando si trova di fronte a temi essenziali. Sarà inevitabile affrontare qualche evento, ricordiamo tutti la neve del dicembre 2010 e del gennaio 2012. Certe scelte urbanistiche hanno fatto sì che anche il territorio aretino fosse soggetto a certi rischi. Trovo miracolosa la possibilità di realizzare le casse di espansione in un momento come questo di difficoltà finanziaria, speriamo che le piogge causate dallo stravolgimento ambientale non le riempiano troppo in fretta”.
La delibera è stata approvata con 31 voti favorevoli all'unanimità.

Giovedì, 1 Novembre, 2012