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Consiglio Comunale 22 novembre 2012

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Assestamento generale di bilancio

“Estinzione dei mutui e ripristino del fondo di riserva che torna intorno ai 400.000 euro sono i due interventi che stanno a monte di questo assestamento di bilancio. Riduciamo così l'indebitamento dell'ente di più di 800.000 euro, operazione di cui beneficeremo soprattutto in futuro, e ricollochiamo risorse che torneranno utili in caso di situazioni di emergenza”. Così l'assessore al bilancio del Comune di Arezzo Marco Donati ha introdotto la delibera obbligatoria per legge che i Comune devono adottare entro il 30 novembre di ogni anno.
“È davvero l'ultima carta che abbiamo per agire sul bilancio in corso. Dall'estinzione anticipata dei mutui dipende la restituzione di alcune somme da parte dello Stato. Dal ministero aspettiamo ancora risposte anche in merito alla possibilità o meno di procedere a nuove assunzioni ma nella posta di bilancio che copriva le nuove assunzioni sono rimaste le relative somme, dunque inutilizzate. Contiamo perciò di liberarle per altre spese, rimpinguando, appunto, il fondo di riserva che alcuni consiglieri comunali a settembre avevano valutato sottostimato. Usciamo dal Consiglio con un bilancio più solido e con scelte che guardano al futuro”.
Daniele Farsetti del Movimento 5 Stelle ha rilevato alcuni aspetti negativi: “il taglio di 150.000 euro della spesa per il personale delle scuole materne e il taglio di alcune opere già inserite nel piano triennale che non avevano alcuna possibilità di realizzazione. Questa razionalizzazione, se da un lato è positiva, ci porta l'obbligo di ricordare che questa amministrazione aveva legato alcune opere pubbliche a un'entrata pari a 10 milioni di euro da concessioni edilizie. Tale nesso doveva apparire irrealistico da subito. Per questo tipo di entrata, a novembre abbiamo accertato 2 milioni e mezzo. Da qui alla fine dell'anno pensate di incassare i restanti 7 milioni e mezzo? Auspichiamo che il prossimo bilancio sia redatto con la dovuta correttezza”.
Roberto Ruzzi (Lega nord): “analoga sovrastima è sulla vendita di immobili e sulle multe per violazioni del codice della strada. Se io facessi così per la mia azienda, mettessi cioè cifre senza fondamento, sarei mandato a casa”.
Francesco Francini: “sui soldi spesi male si possono citare molti casi: dalla pista ciclabile di via Calamandrei ad alcune opere del Piuss, cito solo la Casa dell'energia che mi chiedo a cosa servirà e quale ricchezza porterà al Comune. So soltanto che 900.000 euro sono stati investiti, noi diciamo buttati, dalla Coingas. Se il Sindaco in futuro ci chiamerà a scelte impegnative, ci sarebbe piaciuto che lo stesso coinvolgimento fosse avvenuto quando si trattava delle scelte politiche e amministrative di questi anni. Questa opposizione sta in aula sia quando si tratta di votare con la maggioranza sia contro le sue proposte di delibera. È però l'opposizione che oggi ha garantito il numero legale sul piano delle opere pubbliche e sul piano della protezione civile. Il Pd non riesce a farlo viste le sue assenze odierne che mandano a soqquadro l'esiguità dei numeri. Se al momento del voto non ci sarà il numero legale su questa pratica non parteciperemo al voto”.
Analogo atteggiamento è stato annunciato da Daniele Farsetti per il Movimento 5 Stelle e da Roberto Ruzzi per la Lega nord. Luigi Scatizzi ha ricordato che “il suo giudizio sulla delibera è positivo e il mio voto sarà in linea con questo giudizio. Non mi piacciono i tatticismi di aula ma l'esigenza posta da Francini è legittima. Per cui in prima istanza anch'io non parteciperò al voto poi però penso che siamo stati eletti anche per garantire funzionalità agli organi dell'ente per cui, quando il Presidente riterrà di ripetere la votazione io sarò presente”.
Matteo Bracciali ha ricordato che “la maggioranza politica c'è ed è solida, su questo tema non ci sono differenziazioni nel gruppo e voteremo compatti la delibera. Poi se un giorno viene a mancare un consigliere per motivi personali non possiamo portarlo a forza in aula”.
Il Presidente Luciano Ralli ha effettuato la verifica del numero legale che è risultato esserci, il Sindaco Fanfani ha chiesto un'interruzione di 10 minuti e Francesco Francini è intervenuto di nuovo ribadendo che “il numero legale senza di noi sarebbe mancato. Abbiamo così fatto emergere un problema politico e il carattere poco umile di questa maggioranza che oggi non c'è. Il nostro scopo è stato raggiunto, decidiamo allora di restare in aula e votare contro”.
“Non capisco la richiesta del Sindaco - ha dichiarato Roberto Barone - abbiamo fatto la discussione, le dichiarazioni di voto, la verifica del numero legale, cosa aspettiamo a votare?”.
“La mia richiesta - ha risposto il Sindaco - è per capire le conseguenze per la città della mancata votazione su una pratica di assestamento di bilancio che richiede 17 voti per essere approvata”.
“Il problema non era di numero legale - ha sostenuto Marco Tulli - ma di maggioranza e questa è una questione politica”.
Il primo voto ha visto solo 12 presenti. Alla seconda votazione i voti favorevoli sono stati 17 e i contrari 5.

Giovedì, 1 Novembre, 2012