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Consiglio Comunale 22 luglio 2013

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Le interrogazioni

La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Luigi Scatizzi sul tema della chirurgia. “Il primario Sbrana è tornato negli Stati Uniti, come noto, ma sembrava potesse proseguire una sua partnership con il San Donato sulla base di una convenzione che non abbiamo mai visto e che non si è mai realizzata. La chirurgia aretina è stata portata all'avanguardia con la robotica e i molti fondi raccolti dal Calcit. Un suo declassamento oggi risulterebbe dunque un aspetto molto negativo. L'arrivo del professor Ceccarelli era certamente un fatto positivo ma il nuovo primario ha dovuto scontare una situazione complessa per la prosecuzione dell'aspettativa di Sbrana e la previsione di un concorso solo fra 8 mesi. Tutto ciò ha portato Ceccarelli alle dimissioni. È necessario porre fine all'incertezza come chiedono cittadini e pazienti. L’assessore si faccia portavoce di un concorso celere e trasparente”.

Roberto Bardelli ha sottolineato come “Siena e il suo policlinico stanno trasformandoci in cittadini di serie B: reparti aboliti, pronto soccorso al collasso, mancanza di personale sanitario, posti letto diminuiti. Ora, la doccia fredda dalla chirurgia robotica che crea un pericoloso impasse sanitario. Il robot era stato una conquista del Calcit. Poi si paventa la prospettiva che Sansepolcro, Bibbiena e Fratta si trasformino in poliambulatori territoriali privi di reparti specialistici. Arezzo seguirà tutta la provincia con un rischio di emergenza sanitaria alle porte. Una misura scandalosa, senza logica e presa a Firenze senza consultare nessuno. Sindaco è stato mai interpellato e che ne pensa dell'evolversi della situazione?”.

L'assessore Marcello Caremani ha sottolineato come prima considerazione che “il progetto robotica è stato di così ampio respiro che ha reso il nostro ospedale uno dei migliori della Toscana. L'arrivo di Sbrana aveva davvero proiettato Arezzo in una situazione internazionale. So che l'accordo sulla sua aspettativa scadeva a giugno, così alla fine del mese Sbrana ha definitivamente optato per Chicago. Quindi non c'è alcun prolungamento. Il progetto era di collocare un nuovo professionista di livello ed è stato individuato un allievo di Casciola, ovvero Graziano Ceccarelli. Il problema è nato quando quest’ultimo ha scelto di tornare a Spoleto dove ci sono la sua vita, la sua professione e la sua famiglia. Il concorso a questo punto dovrà attendere alcuni mesi perché è il tempo che il ministero della sanità si prende per redigere l'elenco dei primari che potranno occupare determinati posti. Discuterò con Enrico Desideri di ogni aspetto, nel frattempo abbiamo un primario non robotico proveniente dal Casentino ma non per questo meno motivato o capace. Sono d'accordo che i piccoli ospedali non diventino poliambulatori ma il Direttore Generale sta lavorando perché siano trasformati in punti di eccellenza per determinate patologie o reparti. La Regione sta andando avanti ma chiederemo un atteggiamento giusto che renda merito al lavoro di 40 anni che ha trasformato il nostro ospedale e la nostra realtà in un comparto sanitario di alto livello”.

 

Due le interrogazioni di Roberto Barone sulla raccolta porta a porta: “da anni esiste il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio, che oggi può essere attivato anche on line. Il servizio era svolto da Aisa in 3-4 giorni ma ultimamente la tempistica è aumentata con tempi medi di 10 giorni. Quali sono i motivi? Disorganizzazione o è stata una scelta condivisa?”.

Inoltre: “da due mesi funziona la raccolta differenziata porta a porta sull'asse Olmo-Rigutino. Riguarda imballaggi, lattine, carte e indifferenziati non riciclabili. Per gli organici e il vetro c'erano ancora i cassonetti stradali. Ora per la raccolta degli organici ci sono dei bidoncini assolutamente insufficienti per raccogliere sfalci e potature. Ho telefonato ad Aisa e ho appreso che è stato attivato un servizio di prenotazione telefonica per le utenze domestiche. Se si tratta di fogliame ed erba l'utente dove usare sacchi trasparenti mentre quanto raccolto in fascine va lasciato davanti a casa. Valutata positivamente l'attivazione di questo servizio chiedo di conoscere perché non si provvede a comunicarne tempi e modalità ai cittadini interessati. Io li ho conosciuti telefonando privatamente”.

 

Gianni Mori ha presentato un’interrogazione sulla vicenda giudiziaria dell’inceneritore di Falascaia in provincia di Lucca e sui possibili collegamenti con l’impianto aretino di San Zeno. Di questa interrogazione, presentata insieme a Tulli, Barone, Farsetti e Bianchi diamo ampia sintesi in altro comunicato. Così come della risposta del Sindaco Giuseppe Fanfani.

 

Alessio Mattesini: “si paventa l'incremento del 20-30% delle tariffe sui rifiuti. E si dice che l'inceneritore ad Arezzo non verrà fatto perchè va bene quello che già c'è. Lo abbiamo letto sui giornali dalle dichiarazioni di Dringoli. Come si intende raggiungere il parametro del 65% di raccolta differenziata che Progetto Sei ha praticamente imposto? Lo sanno i cittadini di Arezzo a cosa andranno incontro in termini tariffari?”.

Il Sindaco Fanfani: “credo che sui rifiuti ci dovreste dire grazie. E comincio da lontano. Da prima di me quando venne bandita una gara a cui aveva partecipato un soggetto privato. Io, dopo l'insediamento, chiesi che questa gara venisse annullata. Ne è venuta fuori una causa nella quale la magistratura amministrativa ha dato ragione al Comune di Arezzo perché impianti e gestioni non potevano essere messi a gara assieme ma scorporati. La sentenza però aggiunge che siccome i partecipanti alla gara avevano fondato la loro partecipazione confidando sulla sua legittimità, l'amministrazione doveva ripagarli anche in termini di utili non riscossi.

Secondo passaggio: lo scorporo della scissione tra Aisa e Aisa impianti. Perché Aisa, dovendo conferire l'azienda nel nuovo soggetto rimarrà una società con un portafoglio e un compito di gestione della partecipazione a Progetto Sei, cosa comunque non semplice. Queste due considerazioni compongono il quadro di riferimento.

Adesso da Marina di Grosseto a Sestino avremo un gestore unico. Nel bando di gara è previsto che entro il 31 luglio tutte le società, anche Aisa, conferiscano le loro aziende in blocco. Poi è previsto che fino al 2017 continui a operare l'inceneritore attuale e che appena verrà presentato e autorizzato il progetto di nuovo, l'inceneritore futuro dovrebbe essere trasferito a Progetto Sei. Lo dico in modo chiaro: io e questa amministrazione non vogliamo fare un secondo inceneritore. Sarebbe solo un aggravamento ambientale e l'impatto sulle tariffe sarebbe davvero consistente. Mente già la Tares sarà una patrimoniale pesantissima su tutti i cittadini”.

 

Daniele Farsetti: “il sistema fognario di raccolta di acque mostra limiti impressionanti a ogni evento atmosferico. I temporali estivi sono sempre esistiti perciò ci chiediamo a che sia servito impegnare 140.000 euro per la pulizia della caditoie stradali. Quali azioni intende intraprendere realmente l'amministrazione per risolvere il problema?”.

Anche Luigi Scatizzi ha chiesto la stessa cosa aggiungendo: “bisogna tenere presente il deflusso delle acque piovane nella zona dell'ospedale, in particolare l'accesso diventa un laghetto”.

“Il problema sorge quando scaricano 50 mm di acqua in breve tempo – ha replicato l'assessore Franco Dringoli. Detto questo, i 140.000 euro servono per adempiere a una competenza che è comunale. Sull'ospedale possono esserci situazioni esterne e temporanee di allagamento ma abbiamo fatto un intervento significativo di messa in sicurezza della struttura”.

 

Alessandro Ghinelli: “l'aeroporto soffre di eccessive spese e la società antincendio ha paventato che da ottobre non potrà più svolgere il suo servizio. La struttura tornerebbe a essere di carattere solo locale. I costi antincendio non credo siano insostenibili. Sarebbe opportuno che gli enti pubblici si facessero promotori di un consorzio che reperisca le risorse per garantire il sistema. Proprio in un periodo come questo, di crisi, sarebbe un bel segnale”.

 

Roberto Ruzzi ha lamentato l'insicurezza di via Tarlati, “unica via di circonvallazione con un volume di traffico notevole. Necessita grande attenzione almeno per gli attraversamenti pedonali e i tempi necessari a realizzarli”.

 

Fabrizio Piervenenzi ha sollevato una serie di problematiche dell'asse viario che va dal parcheggio Mecenate alla stazione: “dopo tante piazze e vie del cosiddetto centro commerciale naturale, recuperate esteticamente e urbanisticamente per favorire la loro fruizione e lo svolgimento di momenti di incontro, viale Michelangelo e viale Mecenate non sono stati coinvolti. Anzi, si registrano, in questo asse stradale che funge da arteria di collegamento tra ferrovia, autostazione e un'area di sosta sulla quale è stato fatto un importante investimento, perdite idriche e toppe di asfalto quali interventi meramente riparatori. I marciapiedi presentano rischi di cadute e lo stato di illuminazione è insufficiente a dare un accettabile senso di sicurezza. Ci sono in programma interventi su queste vie e l'impegno ad affrontare a breve almeno il problema dell'illuminazione? I giardini infine si sono trasformati in bivacco di persone moleste, se non aggressive, in area di spaccio. Si potrebbe verificare la possibilità di collaborare con il quartiere di Porta Santo Spirito per dare un presidio maggiore che garantisca il legittimo godimento di un'area verde pubblica?”. Soddisfazione da parte dell'interrogante per l'impegno dell'assessore Franco Dringoli a farsi carico di questi problemi.

 

Roberto Bardelli ha chiesto poi che fine ha fatto il progetto Piuss del polo del digitale, “l'amministrazione ci si crede ancora?”.

Franco Dringoli ha sottolineato che “è l'unico intervento dei 20 del Piuss che deve ancora partire per motivi di fallimento dell'impresa che si era giudicato il progetto. Lavoriamo affinché la cosa si risolva il prima possibile”.

 

Luigi Scatizzi ha chiesto perché “in tre anni non è stato realizzato un marciapiede a Policiano previsto nel progetto discorso partecipativo 'Io conto' e per il quale è stata già impegnata la spesa”.

Dringoli ha risposto che l'intervento partirà “tra fine anno e inizio del prossimo anno. Dovevamo superare la frammentazione esistente delle proprietà private”.

 

Due ulteriori interrogazioni di Daniele Farsetti: “uno degli organismi meno conosciuto della macchina comunale è l'Organismo indipendente dei valutazione che deve essere costituito dice la legge 'senza oneri ulteriori per la pubblica amministrazione'. L'organo misura le performance degli uffici e dei dirigenti. Il futuro presidente di questo organismo costerà invece al Comune di Arezzo 10.000 euro annui. Il 4 luglio si è chiuso il bando. Il direttore operativo e il segretario generale hanno scelto il candidato. Le modalità di selezione erano discrezionali, facevano riferimento perfino alle 'caratteristiche personali': chi è stato nominato? E quanto senso ha che chi deve essere controllato sceglie invece il suo controllore?”.

Seconda interrogazione su Artel, “una società pubblica e di servizi che applica tecnologie innovative nei servizi telematici. La società è da considerarsi attiva e operante. Il 12 luglio si è svolto in Confindustria un incontro sui modelli digitali e l'editoria on line al quale ha partecipato come direttore marketing di Cloud Italia colui che è anche amministratore delegato di Artel. Sono incarichi compatibili vista l'affinità dei campi di intervento delle due società?”.

 

Gianni Cantaloni ha sottolineato come i “residenti e commercianti della parte di via Cavour che va da piazza San Francesco a Corso Italia chiedono di verificare il potenziamento dell'illuminazione pubblica presente: è una esigenza dettata da maggiore visibilità per le attività commerciali e motivi di sicurezza specie nei mesi invernali quando in questo tratto di centro storico vi transitano anche persone che tolgono tranquillità ai frequentatori. Non è una strada qualsiasi visto che vi stazione la Fiera Antiquaria che vi colloca, giustamente, un numero di banchi importante”.

 

Lucio Bianchi ha chiesto “quali sono i motivi per cui ancora non si è formalizzata l'adesione al Paes, ovvero il piano d'azione per l'energia sostenibile, che dovrebbe rispondere alle esigenze di riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel nostro territorio. Una richiesta che ci viene dall'Unione Europea”.

L'assessore all'ambiente Paolo Fulini ha risposto che “lo sviluppo del Paes vincola le amministrazioni future a determinate politiche energetiche. Sto lavorando al piano energetico comunale, uno capitoli del Paess, e sul terreno su cui dovrà poggiare quest'ultimo. La lentezza dell'adesione a questo patto è dovuta alla necessità di fare opportune valutazioni su una scelta davvero strategica”.

 

Chiusura di Roberto Bardelli: “si è svolto in Provincia su iniziativa di alcune associazioni, tra cui le cattoliche Acli, un incontro sul Venezuela con la presenza dell'ambasciatore in Italia e avente per oggetto l'esperienza dei 10 anni di Chavez. L'incontro non è stato obiettivo. Le moltissime voci critiche su Ugo Chavez non erano rappresentate. Nessuno dei presenti ha ricordato le ombre di questa esperienza politica, caratterizzata da censure, bande paramilitari e alleanze internazionali con le famose 'democrazie' di Cina e Iran. La giornata si è svolta con l'avallo ufficiale delle istituzioni cittadine e l'assessore Stefania Magi ha fatto mostra di sorriso e fascia tricolore. L'amministrazione comunale è allora favorevole alle censure, alle bande paramilitari, ai dittatori sudamericani e alle loro corti dei miracoli?”.

 

 

Lunedì, 1 Luglio, 2013