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Consiglio Comunale 20 marzo 2015 / interrogazioni

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Dopo un minuto di raccoglimento richiesto da Franco Mazzi in memoria delle vittime della strage di Tunisi, la prima interrogazione della giornata è stata presentata dal consigliere comunale Roberto Bardelli: “il Teatro Petrarca sta diventando una novella infinita. Solo una festa di inizio lavori, un paradosso unico al mondo, e di rinvio in rinvio siamo arrivati a oggi. L'ultima dichiarazione di Pasquale Macrì aveva individuato il 15 marzo come data effettiva di riapertura. Corrisponde al vero che la Asl l'ha bloccata per motivi di sicurezza? Magari, per miracolo, verrà aperto in piena campagna elettorale”.

“Il Petrarca – ha replicato l'assessore Franco Dringoli – è stato un impegno forte di questa amministrazione che ha affrontato tutte le problematiche di recupero e agibilità. La soluzione del diritto d'uso cinquantennale al Comune ci ha consentito di partecipare a bandi di finanziamento pubblici. Sulla festa iniziale non vedo alcunché di scandaloso, poi i lavori sono andati avanti e nel frattempo l'impresa che si era aggiudicata i lavori è stata sottoposta a concordato: questo ha reso più complicato la prosecuzione dell'intervento. Il risultato per la città è arrivare in fondo, non è questione di mese prima o dopo. Attualmente siamo alle rifiniture e non corrisponde al vero, infine, che la Asl abbia bloccato i lavori”.

Ancora Bardelli: “faccio notare un'anomalia per un bando di Aisa impianti spa. Si cerca un impiegato coordinatore di servizi tecnici e fra i requisiti il titolo di studio previsto è la laurea nei vari ambiti di ingegneria. Tuttavia, ingegneria per l'ambiente e per il territorio non è contemplata. Fra le materie di esame figura proprio la normativa ambientale. Non è un controsenso?”.

Sempre Bardelli ha evidenziato “l'errore clamoroso della gestione del Baldaccio. Tramite Atam. Una soluzione che ha 'garantito', si fa per dire, 200 euro giornalieri di perdita. Quale decisione definitiva è stata presa?”.

L'ultima interrogazione di Bardelli ha fatto luce “sull'antenna a Villa Severi per cellulari di cui si parla. Corrisponde al vero questa notizia?”.

“Questo Comune – ha replicato l'assessore Paolo Fulini – si è dotato di un piano per la gestione dei campi elettromagnetici e per il controllo della proliferazione delle antenne. L'antenna di Villa Severi è prevista, nel campo sportivo. Ma proprio in virtù di quel piano noi siamo in grado di controllare gli operatori telefonici che altrimenti avrebbero mano libera”.

 

Gianni Cantaloni: “faccio notare la situazione di degrado del nostro centro storico, con lastricato deteriorato, lo sporco, le scritte, intonaci erosi, la scala dal Praticino a Piazza Grande, sono tutti esempi di una manutenzione inesistente. La risetta nel centro della piazza, messa in occasione del ghiaccio, se ora non viene rimossa rischia di danneggiare il mattonato. La fontana della piazza è asciutta e i beccucci sono mantenuti con della plastica inguardabile. Sono punti precisi e se c'è la volontà in una settimana si risolvono. A quando una doverosa risistemazione del centro storico?”.

“Contiamo nella cura e attenzione al patrimonio pubblico da parte dei cittadini – ha replicato l'assessore Franco Dringoli – e condividiamo le esigenze di cura del centro. Esiste un programma integrato di interventi che ha già dato i suoi frutti nelle pavimentazioni, nuove illuminazioni, lapidi stradali di pregio. Bisogna adesso dare continuità a questo percorso per consolidare una vocazione turistica di Arezzo in crescendo”.

 

Roberto Rossi: “Banca Etruria, dal 1882, è l'istituto di credito storico del territorio. Ne consegue che l'ente locale deve avere un interesse diretto e concreto a che la banca continui a esercitare un ruolo primario. Oggi sappiamo che l'istituto è commissariato. La governance ha svolto una cattiva gestione. Per quanto emerge dalle ispezioni della Banca d'Italia, esistono anche fattispecie sulle quali sta indagando la procura. Anche l'esercizio 2013 si è chiuso con una perdita enorme di 81 milioni di euro. Nessun dividendo per gli azionisti dal 2009. E anche gli ultimi dati sono veramente preoccupanti mentre molte sono le violazioni in materia di trasparenza. Banca d'Italia ha raccomandato l'accorpamento con un altro istituto di credito solido. Vicenza, sappiamo, ha presentato la sua offerta, rifiutata dal cda di Banca Etruria. Ora è sottoposto ad amministrazione controllata dal ministero dell'Economia con il compito di condurre l'azienda verso criteri di correttezza nella gestione. Si faccia chiarezza e trasparenza su tali vicende e si ponga come priorità la difesa dei piccoli risparmiatori, si apra un tavolo di concerto con la compagine sociale della banca, per discutere del suo futuro e per confrontarsi con i commissari”.

Siamo in una fase – ha replicato il pro sindaco Stefano Gasperini – in cui anche i commissari devono avere del tempo per capire a fondo la questione. Noi, dal canto nostro, l'interlocuzione l'abbiamo già aperta e continueremo a portarla avanti. Concepisco la cabina di regia come una cosa allargata a tutti i soggetti del territorio che abbiano a cuore la sua forza e la sua ripresa, dalla Asl alla Camera di Commercio. Anche noi ci aspettiamo chiarezza in tempi rapidi”.

 

Alessandro Ghinelli: “era a conoscenza l'amministrazione che dal 25 febbraio la società che gestisce la foresteria dell'atleta è in concordato in continuità? Come può gestire una struttura del genere? Non avete dato un'occhiata alla compagine sociale? Il soggetto è solvibile? Come minimo si deve parlare di incauto affidamento e a nulla serve minimizzare il problema”.

“L'opera – ha replicato l'assessore Franco Dringoli – è conclusa e ha tutte la caratteristiche per essere gestita e ospitare attività fin dalle prossime settimane. Il concordato è stato attivato dalla società al solo scopo di tutelarsi verso un ex socio che ora non fa più parte della compagine sociale. Non siamo dinanzi a uno stato pre-fallimentare, non esistono problemi attinenti al project”.

 

Gianni Mori: “9 educatrici andranno in pensione nel 2015, poi ci saranno le maternità e i permessi per la legge 104. Altri 6 dipendenti dei servizi per l'infanzia andranno in pensione il prossimo anno. La gestione diretta di asili nido e materne incontrerà molti problemi. L'amministrazione  non ha affrontato la riorganizzazione, ora non ci sono tempi tecnici per coinvolgere famiglie e operatori del settore in un confronto fattivo. Sì, ci sono state cinque persone nel frattempo impiegate ma a tempo determinato, dunque quali sono le azioni che s'intende mettere in campo sui servizi per l'infanzia e per sopperire alle carenze di personale? Qui c'è da prendere atto che dal 2012 si esternalizzano i servizi. Come riapriranno nidi e scuole a settembre?”.

“Quando si parla di programmazione – ha replicato l'assessore Barbara Bennati – ci sono variabili indispensabili: la prima è la certezza delle risorse. Con l'ultimo bilancio dovremo fare fronte a un taglio di due milioni di euro. Qualsiasi formula discussa, a fronte di questo venire meno di risorse, è tramontata. Poi, dobbiamo prendere in considerazione la disponibilità del personale: le proposte avanzate in vari incontri prevedevano assunzioni in un piano almeno triennale, cosa che anno scorso è venuta meno a causa della vicenda delle province: non possiamo adottare assunzioni a tempo indeterminato perché occorre verificare prima la situazione del personale provinciale. Si è sopperito con assunzioni a tempo determinato.

Per il 2015-16 si ribadisce che la scuola è un bene comune e l'intenzione a mantenere un nucleo a gestione diretta comunale che accolga il maggiori numero di bambini. Secondo, sarà importante valutare il numero di iscrizioni: risulta a oggi un calo importante. Terzo: c'è un'indubbia difficoltà a garantire il turn over dei pensionamenti ma a settembre, ribadisco e questo è importante, vogliamo soddisfare ogni domanda delle famiglie”.

Domenica, 1 Marzo, 2015