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Consiglio Comunale 20 dicembre 2012 / le pratiche

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Mercato delle Logge del grano e cda della Fraternita dei Laici

Come noto, con il PIUSS è stato ristrutturato anche il palazzo cosiddetto delle Logge del grano, situato in via Garibaldi, e negli intenti dell’amministrazione esso diverrà spazio di vendita di prodotti di qualità prevalentemente a “km zero”. Da mercato delle granaglie, dunque, com’era un tempo, a luogo di vendita aggiornato ai tempi. Il Comune di Arezzo ha fatto richiesta di finanziamento alla Regione Toscana per la rifunzionalizzazione dell’immobile, per una cifra di 60.000 euro, ma tale richiesta è subordinata alla presentazione di un regolamento che disciplini le modalità generali di svolgimento dell’attività di vendita dei prodotti agricoli all’interno di questi locali recuperati.
Il Consiglio Comunale ha provveduto ad approvare tale regolamento, con 23 voti favorevoli e 4 astenuti, in base al quale sono ammessi a partecipare al mercato coperto delle Logge del grano i soggetti regolarmente iscritti al registro delle imprese, sezione imprenditori agricoli. Sulla base di una successiva procedura a evidenza pubblica, verrà selezionato un gruppo di produttori agro-alimentari che avranno l’obbligo di associarsi per dare vita a un gestore unico della struttura. Tale gestore unico si doterà di un disciplinare dove saranno indicati gli orari di apertura del mercato coperto e il listino prezzi generale. A controllare il buon funzionamento della gestione provvederà un apposito comitato di durata triennale. Ogni soggetto ammesso a vendere i propri prodotti dentro gli spazi delle Logge del grano dovrà garantire determinati comportamenti e standard qualitativi che vanno dall’allestimento della postazione di vendita alla loro pulizia, dalla chiarezza delle etichette per facilitare la comprensione dei prodotti alla raccolta differenziata dei rifiuti.

Il Consiglio Comunale ha approvato una modifica allo statuto della Fraternita dei Laici che prevede una nuova articolazione del consiglio di amministrazione, il cosiddetto Magistrato. Quest’ultimo passa dagli attuali 3 membri, denominati in ossequio alla tradizione “rettori”, a una composizione che, fermo restando il minimo di 3, può arrivare a un massimo di 5. Tale decisione trova rispondenza nella volontà dei Rettori di una migliore distribuzione delle varie deleghe al fine di garantire la corretta attività dell’ente e dell'azienda agricola Tenute di Fraternita.

Sabato, 1 Dicembre, 2012