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Consiglio Comunale 19 dicembre 2013 / atti di indirizzo

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Tre atti di Luigi Scatizzi approvati all'unanimità

Luigi Scatizzi ha chiesto di “concordare entro gennaio con l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli un incontro affinché si verifichi la possibilità di riaprire la stazione Rigutino-Frassineto. Attenzione, non si tratta di una stazioncina come quella di Compiobbi che ci colpiva ogni volta che andavamo a Firenze per motivi di studio ma una struttura in grado di servire un ampio agglomerato di residenza e di fruitori”.

Pur concordando sull'oggetto dell'atto di indirizzo di Scatizzi, Alessandro Ghinellli e Luigi Lucherini hanno sottolineato come “un sistema della mobilità va visto nel suo complesso. Non solo gli assetti stradali ma, ad esempio, dove sono i parcheggi per poter fruire della suddetta stazione? Con l'eventuale apertura di questa struttura riappare, con piacere, una vecchia idea di metropolitana di superficie”.

Matteo Bracciali si è detto favorevole “per garantire una mobilità quanto più agevole anche per i cittadini che non abitano in centro”.

Gianni Mori: “un atto che smuove dalla pigrizia. Uno dei passaggi importanti per migliorare la situazione della Valdichiana, così aveva previsto il comitato ora associazione di cui faccio parte, era il ripristino di stazioni come Rigutino-Frassineto e Olmo”.

Anche Lucio Bianchi ha annunciato il voto del Movimento 5 Stelle, “favorevole alla mobilità su rotaia che agevola l'ambiente rispetto al monossido di carbonio che le automobili sprigionano”. L'atto di indirizzo è stato approvato all'unanimità dei 24 presenti.

 

Ancora Luigi Scatizzi con un altro atto di indirizzo ha proposto di agevolare i giovani nell'accesso alla abitazione. “Già opera Arezzo Casa nel nostro territorio, ma occorrono nuovi strumenti. Personalmente ho individuato il cosiddetto contratto di locazione con patto di futura vendita. Locatore e conduttore pattuiscono il passaggio di proprietà dell'abitazione alla fine della locazione. I canoni versati vanno ovviamente a ridurre il prezzo complessivo di vendita. Quest'ultimo, a garanzia dell'acquirente, è fissato all'inizio del rapporto. Per la giurisprudenza si parla di contratto atipico, frutto della fusione di vendita e locazione, riconducibile civilisticamente alla vendita a rate. Chiedo che Arezzo Casa individui una banca disponibile a lavorare su questo contratto e sia disponibile a concedere finanziamenti adeguati alle giovani coppie”. L'atto è stato approvato all'unanimità dei 22 presenti.

 

Atto di indirizzo sul turismo sempre di Luigi Scatizzi: “chi raggiunge la nostra città, come noto con eccellenze nella gastronomia, nell'arte e nell'oro, ha difficoltà a definire agevolmente queste eccellenze. Occorre uscire da una logica meramente istituzionale e superare la visione del turismo come ricezione alberghiera. Chiedo una strategia di marketing territoriale con un soggetto gestore ad hoc del turismo in ogni suo aspetto, a cui venga attribuito un ruolo che renda organica la nostra presenza sui mercati, che creai un marchio, un brand, del territorio da promuovere in ogni fiera nazionale e internazionale, che crei siti web che siano non solo fonte di informazioni ma sistemi operativi dove chi vi accede può creare itinerari personalizzati, che attivi una wi-fi cittadina”.

Gianni Cantaloni ha citato i “2.600.000 euro che spende Rimini per il suo boom turistico, è quanto risulta da un articolo di giornale. Servono esperti capaci di progetti veramente in grado di farci fare il salto di qualità. Daverio, il critico d'arte e divulgatore televisivo conferma in un'intervista che occuparsi di turismo deve essere strategico, ad Arezzo manca questa strategia, non basta un atto di indirizzo seppur meritorio. Non troviamo una soluzione casereccia, pensiamo davvero a tecnici del settore. E facciamo un Consiglio Comunale aperto sul turismo, per dare un segnale forte, una speranza alla città che merita un percorso affascinante e propositivo anche in termini di indotto. E pensiamo anche alla possibilità di accedere in materia ai finanziamenti europei rispetto ai quali siamo all'età della pietra”.

Matteo Bracciali: “non siamo stati fermi dinanzi a questo tema. Al posto della vecchia Apt c'è il Benvenuti ad Arezzo 2 per l'ospitalità di chi arriva dalla stazione, 'fratello' del centro in Piazza della Libertà. Abbiamo lavorato grazie al Piuss su un patrimonio pubblico che è anche volano di turismo. Arezzo ha conosciuto un aumento delle presenze, passi in avanti ne sono stati fatti. Ritengo che l'atto di indirizzo di Scatizzi possa essere corretto con alcuni emendamenti che facciano giustizia di quanto fatto proprio dall'amministrazione: eliminare ad esempio il riferimento al Piuss come un atto scoordinato e l'altro riferimento agli stand delle fiere: che non siano rappresentativi semplicemente del Comune di Arezzo ma dell'intero territorio”.

Marco Tulli: “sul turismo mi ricordo una lunga battaglia partita dalla Regione Toscana sull'osservatorio. È stato creato? Ha fatto qualcosa, quali risultati ha prodotto? Intanto lo abbiamo pagato. Intanto tutti sappiamo che turismo è questione di decoro e che Piazza San Francesco è stata rialzata nascondendo tutto quanto sta sotto”.

Renato Peloso: “da 30 anni abito qui e mi sento un turista. In questa sala consiliare ho celebrato un matrimonio: fra due finlandesi che hanno scelto Arezzo per questo loro gesto così significativo. Un piccolo aneddoto per dire che anche questa città merita delle soddisfazioni”.

Daniele Farsetti: “perfino per portare turismo congressuale ad Arezzo abbiamo inventato una società che langue miseramente. Spesso tutte le azioni sul turismo se prese singolarmente sono positive ma manca un disegno complessivo di rilancio turistico. Andiamo a vedere il bilancio: la voce 'promozione turistica' è sempre il fanalino di coda”.

Alessando Ghinelli: “turismo e cultura vanno di pari passo. Mi aspettavo che questa discussione nascesse da una delibera di Giunta e non da un atto di indirizzo. È la dimostrazione più evidente che manca progettualità a questa amministrazione. Mancano due anni e mezzo al termine del mandato, chissà se sarete capaci di uno scatto”.

Il sindaco Giuseppe Fanfani ha concordato che questa città ha “un ritardo storico legato al suo sviluppo che ha preso strade diverse dal turismo. Secondo divario importante è stato quello tra sviluppo economico e sviluppo culturale. Quando si poteva disporre di fonti finanziarie e si poteva impostare uno sviluppo turistico diverso non è stato fatto. Così abbiamo delegato tutto agli enti del turismo, poi diventati aziende. E il citato osservatorio turistico? In effetti c'è una questione da porre: giusto spendere denari per studiare un fenomeno che in Toscana dovrebbe essere conosciuto? Lo Stato poi sottrae la gestione dei beni culturali agli enti locali creando disaffezione crescente e problemi come l'impossibilità di creare biglietti unici per i musei. Se volessimo creare una struttura turistica dovremmo partire dalla gestione dei nostri tesori. Poi le risorse: per portare 150.000 persone servono un milione di euro. C'è un sistema economico complessivo pronto? E il sistema ricettivo è strutturato per questi numeri?”. L'atto di indirizzo così come emendato da Matteo Bracciali è stato approvato all'unanimità dei 26 presenti.

Domenica, 1 Dicembre, 2013