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Consiglio Comunale 18 maggio 2012 / il bilancio

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“Nessun aggravio come addizionali Irpef aumentate, che se aumentata per uno scaglione di reddito doveva essere adeguata per tutti gli altri, o tassa di soggiorno utilizzata da molti Comuni a vocazione turistica e mantenimento del welfare locale”. Sono i capisaldi del bilancio 2012 presentato dall'assessore Marco Donati: “ci viene indubbiamente concessa una leva fiscale a sconto dei trasferimenti statali diminuiti ma noi utilizziamo solo l'Imu che entro settembre, se la riduzione della spesa ce lo consentirà, sarà oggetto di revisione. Il patto di stabilità nel frattempo si è irrigidito, la speranza e l'augurio che faccio è l'allentamento anche di questo parametro. Sulla riduzione delle spese abbiamo intrapreso un percorso che sarà implementato e darà buoni frutti nel tempo. I meccanismi di risparmio sono stati avviati. Altri Comuni toscani, limitandoci alla nostra regione, hanno adottato bilanci molto pesanti creando forti tensioni politiche”.
Nei prossimi giorni, on line, nel sito del Comune, i cittadini potranno scaricare le modalità di calcolo dell'Imu e il modello F24.
I primi emendamenti sono stati di Alessio Mattesini (Pdl): “nei giorni scorsi abbiamo visto che in base al censimento Istat il tetto dei 100.000 abitanti non è stato raggiunto. Tosap e ICP che si calcolano sulla base della popolazione saranno oggetto di ricalcolo? Per quanto riguarda invece la PM, degli oltre 6.000.000 di euro di multe, la metà, a mio parere, dovrebbe essere reinvestita sullo stesso corpo di polizia locale. Per la spesa relativa agli incarichi di collaborazione, se essa è stata ridotta del 50% per legge, il Comune si è adeguato a tale disposizione? 427.000 euro sembrano destinati a manutenzione e noleggio delle autovetture: la cifra comprende anche eventuale ricambio di veicoli? Sul turismo non si possono investire solo poche decine di migliaia di euro.
Chiedo poi la riduzione di alcuni capitoli di spesa: da 15 a 10.000 euro per la cooperazione decentrata, da 25 a 15.000 euro per il decoro urbano, eliminare il capitolo spesa per le partecipate, ridurre i capitoli politiche comunitarie e sito internet. Si recupera una somma di 50.000 da destinare anziani, indigenti, minori e portatori di handicap.
Inoltre, i 476.000 euro di compensi per sindaco e giunta dovrebbero essere ridotti del 10% e l'avanzo andrebbe destinato al sociale, in particolare a famiglie e anziani in difficoltà. Una piccola dimostrazione di voler contribuire ai sacrifici richiesti agli aretini”.
Daniele Farsetti (Movimento 5 stelle): “il primo punto che ci trova in disaccordo è la modalità seguita dalla maggioranza per arrivare al bilancio senza alcun confronto con le opposizioni. Veniamo ai numeri: il bilancio si regge praticamente sull'Imu, tassare è stata la parola d'ordine, senza seguire peraltro l'equità. Altro parametro anacronistico sono gli 8 milioni di entrate da concessioni edilizie: utopia. Se si voleva incidere sulla spesa si poteva intervenire sui consumi: il Comune spende 1.400.000 euro di riscaldamento, 750.000 di bollette elettriche. Ci sono a bilancio 290.000 euro di utenze telefoniche, è pazzesco, basterebbe adottare le tecnologie più recenti per azzerare quasi la cifra, 1.500.000 euro per l'illuminazione pubblica, una cifra che merita una riflessione. Per i giardini, oltre 1.000.000 di euro che vanno a ditte esterne. Possibile che non si possa fare lo stesso lavoro con risorse interne? 680.000 euro di affitti. Le frazioni? Ecco servito l'azzeramento completo degli interventi a loro favore, una frode elettorale. Dopo avere bloccato il premio ai dirigenti per il 2011 rispuntano oltre 100.000 euro. Le telecamere sono spente ma ci sono 70.000 euro per la loro manutenzione. Unica nota positiva la riduzione dei mutui: ma siamo sicuri che rinunciare agli investimenti oggi sia opportuno? Volendo riequilibrare le dotazioni chiediamo: intanto di passare a 380.000 dagli attuali 200.000 euro per la manutenzione. Inserire per l'innovazione tecnologica 35.000 euro, per il turismo altri 20.000 euro tagliandoli dall'Informacomune, aumentare le dotazioni per la manutenzione stradale, delle scuole materne ed elementari e per la messa in sicurezza piste ciclabili prive di protezione”.
Marco Tulli (Sel): “quando siamo entrati in maggioranza, sapevamo della delicatezza della situazione. Sulla base di questo assunto, tutti i cittadini dovevano essere messi in grado di leggere con facilità il documento economico-finanziario ma questa collegialità cittadina non c'è stata, tanto meno la collegialità interna. La collegialità deve essere continua e questo differenzia un cartello elettorale da una vera alleanza. Paghiamo più di 174.000 euro per carburanti e lubrificanti, 275.000 euro per le scale mobili, 732.000 euro di spese postali, spese per il notiziario, per il sito internet e mi limito solo a questi dati, altri consiglieri ne hanno proposti altri. Potevamo lavorare di fino con le indennità ma, appunto, è mancata la collegialità per poterlo, da parte nostra, fare efficacemente. È da settembre che abbiamo provato a dare un freno a una bulimia della maggioranza ma non siamo stati ascoltati. Qui non c'è nessuno ad avere chissà quali pretese politiche, siamo stati disposti a costruire un progetto, quello scritto nel programma elettorale dove ci sono a chiare lettere le coordinate da seguire. Lo dico con dispiacere dopo un anno in cui abbiamo provato a ricreare le condizioni di una condivisione rivelatasi impossibile. 'Non ho altro sprone al mio disegno se non la volteggiante ambizione': sono le parole del Mac Beth. Le lascio sul piatto a conclusione del mio discorso”.
Matteo Bracciali: “con grande dignità vogliamo rafforzare l'idea che questa giunta tutela i più deboli e continuerà a farlo. I segnali sono chiari: teniamo invariata la spesa per i servizi sociali, 15.000.000 di euro. Lanciamo alla città e al Consiglio Comunale una sfida per individuare le priorità. Anch'io ho un emendamento da proporre: intendo ricavare 40.000 euro per lo sviluppo di programmi di controllo e gestione della spesa. Da dove trarre questa cifra? Dal salario accessorio dei dirigenti di questo Comune. Intendiamoci, una buona amministrazione passa da buoni dirigenti e da questo punto di vista siamo fortunati. Dare tuttavia un segnale di sobrietà ci sembra opportuno. Dall'assessorato al commercio chiediamo poi di recuperare ulteriori risorse per creare un capitolo sulla diffusione della wireless. Credo che le piazze che hanno solo le panchine siano un immagine del passato. Portarci i ragazzi per consentire loro di navigare liberamente è un bel segnale”.
Roberto Barone (Idv): “riconosco lo sforzo di Marco Donati, la bontà del lavoro degli uffici ma a mio giudizio il lavoro dell'assessore è stato un insieme di equilibrismi senza una vera politica del bilancio a monte. Avremmo preferito l'innalzamento dell'addizionale Irpef comunale sopra certi scaglioni di reddito mentre il sindaco in maniera netta si è pronunciato contro qualsiasi aumento del genere. La revisione della spesa non è stata fatta e se si dice lo vedremo per il futuro si compie un errore di prospettiva: si doveva farlo appena vinte le elezioni. La possibile dismissione di un asilo nido messo a gara mi permette di introdurre il tema della spesa del personale: 11 più 5 dirigenti è stata una scelta che ha rappresentato non una svolta ma la conferma che l'amministrazione comunale  non voleva cambiare. Le partecipate: non entro nel merito delle nomine che in alcuni casi costituiscono comunque uno spreco, ma era il caso di continuare semmai a rivedere le nostre esigenze: 494.000 euro è l'utile che ci torna dalle tanto decantate virtù di Atam e Coingas, mi aspettavo francamente di più. E aggiungo le due vertenze sindacali in 11 mesi, cosa inaccettabile per un'amministrazione che si definisce di centrosinistra, cosa che avrà le sue ricadute sulla qualità dei servizi. Possibile che neanche un'assunzione mirata, a tempo determinato, non fosse possibile?
Il voto che daremo al bilancio, momento significativo della vita di una città, sarà di grande valenza. E il nostro voto peserà ancora di più. Come Idv abbiamo creduto al programma e se tre quarti della maggioranza ha capito che era arrivato il momento di confrontarci su quel programma era perché non potevamo continuare così altri quattro anni. Cosa ci ha confermato il confronto? Che era venuta meno la volontà del Sindaco e di una parte del Pd a un benché minimo spiraglio di apertura. Le responsabilità non ricadono su di noi perché siamo stati noi ad aver chiesto di non tirare a campare e mi amareggia che il Sindaco ancora punti a insinuarsi fra le tre forze politiche dicendo che terrebbe con sé Dringoli e che porti avanti la vecchia politica”.
Luigi Scatizzi (Nuovo polo per Arezzo): “sul lato entrate viene riproposta la stessa identica cifra per gli oneri di urbanizzazione. Non è bastato evidentemente l'esercizio precedente per consigliare prudenza. Prevedo sorprese in uno dei prossimi assestamenti. Se il reddito degli aretini è calato ed è all'84 posto, su 112, fra le provincie italiane, l'addizionale Irpef poteva essere modulata per scaglioni. Anche qui è mancata la logica dell'equità. C'è poi un più 5% di spesa a danno dei cittadini per i servizi sociali: l'amministrazione chiede dunque l'incremento della contribuzione per coprire i servizi e guarda caso esso ricade soprattutto sugli asili nido rispetto agli impianti sportivi, un'attività ludica”.
Luca Stella (Pdl): “Il Pd è depositario di ogni verità: se sei propositivo, ti prende in giro. In Commissione  bilancio non si è discusso di bilancio. Con l'Imu si è agevolato chi ha una 'prima casa in più'. Propongo di destinare risorse a persone affette da paraplegia spastica, quindi persone in carrozzella che hanno un particolare bisogno di assistenza e accompagnamento”.
Sull'emendamento Stella l'assessore Lucia De Robertis ha spiegato che “presso villa Chiarini ci sono persone che fanno attività di socializzazione e sono portatori di handicap grave. La quota sanitaria e per il trasporto sono a carico della Asl, il Comune per essi versa 70 euro giornalieri. Prendo l'impegno di fare con la Asl una ricognizione approfondita dei tagli che possono ricadere su questi soggetti”.
Luigi Lucherini (Progetto per Arezzo): “questo bilancio va incontro o no alle esigenze dei cittadini? Il paese gravita in una miseria crescente e il bilancio presentato non ha tenuto di conto della miseria nella quale stanno sprofondando tutti. Non ci sono meccanismi e incentivi per la ripresa. L'Imu finisce per mettere in discussione attività imprenditoriali come quella alberghiera. Dobbiamo lavorare in controtendenza rispetto a quanto sta facendo il Governo. Dobbiamo cercare di non aumentare i costi ma ridurre le spese”.
Roberto Ruzzi (Lega nord): “in questo bilancio non vedo riduzione di spese. Dal telefono alla manutenzione. Dobbiamo recuperare gli introiti dei passi carrai. Sto ancora attendendo spiegazioni dalla PM sulla destinazione di una somma che per adesso risulta mancante fra gli introiti. Sarò un mastino nel controllo delle spese, gli uffici mi dovranno dare tutte le spiegazioni su come entrano ed escono i soldi. E anche sui parametri ISEE, massima attenzione, i vantaggi si devono meritare”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha riconosciuto che “in questo momento è difficile dare risposte a ogni domanda, anche quella in apparenza semplice. Passando invece a una domanda 'alta' come cos'è il bene della nostra comunità, in cuor nostro sappiamo rispondere ma messi alla prova dei fatti ci accorgiamo che non è così. Il bilancio attuale è serio, altrimenti nessun assessore lo avrebbe votato. Lo hanno votato anche i rappresentanti dei gruppi che oggi voteranno contro. È serio a cominciare dalla individuazione dei capitoli di spesa: se ci viene rimproverato di mancare di un progetto di città, posso assicurare che abbiamo avuto un obiettivo fermo: dare il massimo di supporto sociale alla città, una città dove non si intravedono a breve occasioni di ripresa specie a vantaggio dei giovani. Avevamo da affrontare rigidità insuperabili: un attivo di bilancio che non poteva superare i 65 milioni di euro, di cui 28 di spesa per il personale, 8 per la gestione delle nostre scuole e altrettanti per i servizi. Ne restavano 22 circa e li abbiamo destinati al sociale. Per dimostrare che la nostra è una comunità con un cuore.
Un aumento dell'addizionale Irpef aveva degli introiti modestissimi perché non sono molte le persone che denunciano più di 70.000 euro. L'82% del gettito Irpef comunale viene da un range fiscale che oscilla fra 15 e 45.000 euro, ovvero lavoratori dipendenti e pensionati. Il resto sono briciole, era una misura scarsamente produttiva. Non che l'Imu sulla seconda casa abbia particolare appetibilità. Ma siccome i bilanci vanno fatti quadrare, non c'era alternativa. Credo vada accolta la richiesta proveniente da più parti di raschiare il fondo delle spese precisando che anche qui non raggiungeremo chissà quali somme. Quando si parla di spesa bisogna sapere che ci sono limiti oltre i quali non si può andare: l'internalizzazione dei servizi trova limiti per l'impossibilità di reintegrare il personale che dismettiamo, il cosiddetto blocco del turn over, e l'obbligo di tenere ferma la spesa del personale.
Non credo che le nostre partecipate siano fonte di spreco e che vadano valutate in termini di dividenti restituiti. È la qualità del servizio che legittima la partecipazione diretta del Comune a quella società. Invito perciò tutti a votarlo, a prestargli un'attenzione particolare, anche i gruppi che hanno preannunciato voto contrario. Non bisogna guardare all'evoluzione politica ma avere rispetto per la città”.
Per Francesco Francini (Pdl): “ecco servito il fallimento politico della maggioranza che è solo nei numeri ma non più fra i cittadini. Ecco servito il vostro attacco alla prima casa, ecco la vostra rinuncia a strumenti di sviluppo, basti pensare al regolamento urbanistico che contribuisce semmai al declino della città”.
Andrea Lanzi (Pd): “oggi il Pd si assume una grande responsabilità. Il Pd ha fatto in questi anni delle proposte, ha spinto la giunta passata e quella odierna a raggiungere certi risultati. Siamo uniti e forti non perché arroganti ma perché responsabili verso la città che ci ha votato. Un voto come quello di oggi non ci distoglierà dal cercare un dialogo con i partiti del centrosinistra”.
Aurora Rossi (Sinistra per Arezzo): “votiamo contro il bilancio perché il programma elettorale viene tradotto dal Pd in termini diversi da come fanno le altre forze politiche. Vivo questa giornata come una sconfitta, so però l'impegno che ci ho messo affinché non si arrivasse alla situazione attuale e sento questo come un'attenuante. Non sono beghe di partito, anzi chi sostiene questo offende la mia sensibilità”.
Tutti gli emendamenti sono stati respinti a eccezioni di quello di Matteo Bracciali. La delibera così emendata è stata approvata con 17 voti favorevoli e 16 contrari.

Martedì, 1 Maggio, 2012