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Consiglio Comunale 14 settembre 2015 / interrogazioni

Massimo Ricci del Movimento 5 Stelle ha aperto le interrogazioni con una questione legata alle recenti esternalizzazioni di alcuni servizi comunali per l'infanzia. “A noi risulta che l'assessore Tanti non ha effettuato la ricognizione di personale sovra-numerario della provincia per accertarsi se era possibile o meno coprire con esso incarichi di insegnante per le scuole comunali per l'infanzia. Per appurarlo abbiamo effettuato regolare accesso agli atti della delibera di Consiglio Comunale dello scorso agosto. Dunque le affermazioni dell'assessore Tanti, circa la ricognizione effettuata, così sostenne in aula, sarebbero distorsive o addirittura non vere. Si tratterebbe di un fatto gravissimo per il quale il sindaco dovrebbe prendere provvedimenti”. “Ho dato mandato agli uffici – ha replicato Lucia Tanti – di effettuare una ricognizione del genere presso tutte le province toscane. Sottolineo tutte e mi risulta che Arezzo sia in Toscana. Se c'è stata questa mancanza da parte di chi ha ricevuto l'incarico, sarebbe molto grave e io e l'assessore Magi, che mi ha accompagnato in questo percorso, adotteremo le dovute misure”. Donato Caporali (Pd): “si parla di una mega-variante Ponte alla Chiassa-San Zeno che dovrebbe attraversare un territorio delicatissimo comprendente la valle dell'Arno passante nel territorio del Comune, Ponte Buriano e perfino le cave di Quarata. Un'opera da 50 milioni di euro, una cosa mastodontica, di un'altra epoca, concepita quando le aziende del Casentino conoscevano un periodo d'oro e molti dei loro mezzi percorrevano la strada statale 71. Credo che sia invece necessaria una piccola variante per Ceciliano proprio per ovviare a questi problemi di transito. Chiedo alla Giunta quale di queste due scelte intende mantenere nei futuri piano urbanistici”. Il sindaco Alessandro Ghinelli ha sottolineato che le due cose sono evidentemente diverse. “Sulla variante alla 71 posso dire che è un'infrastruttura inserita nel piano strutturale di Arezzo di cui costituisce asse portante. Dico subito che tale mega-variante, in questa consiliatura, è difficile veda la luce per mancanza di risorse. Concentriamoci quindi su Ceciliano. In merito a questa frazione chiediamoci perché la variantina esterna che dovrebbe interessarla negli ultimi 9 anni non ha visto la luce. Comunque, essa è in fase di valutazione per l'impegno economico che comporta e poi, a dirla tutta, pongo la questione in tali termini: se le varianti esterne risolvono alcuni problemi in frazioni e paesi, comportano anche l'impoverimento economico da mancanza di passaggio veicolare. Molti anni fa quando si parlava del completamento della Due Mari che bypassa oggi Palazzo del Pero, ammonii: qualche contraccolpo negativo lo subirete. Così è successo. Siamo comunque aperti al dibattito anche in vista della variante generale al piano strutturale e al regolamento urbanistico che fa parte del nostro programma di mandato”. Ancora Massimo Ricci: “l'amministrazione è a conoscenza del progetto di percorso etrusco della dodecapoli con capofila Perugia per la promozione turistica e culturale di un vasto territorio?”. L'assessore Massimo Comanducci: “l'adesione del Comune è avvenuta nel marzo 2014, l'amministrazione decise anche di impegnare 8.000 euro su tale progetto. Lo porteremo avanti”. Paolo Sisi del Pd ha messo in risalto i problemi del parco di Villa Severi: “l'accesso è in via Redi e non ci sono marciapiedi e strisce pedonali a quell'altezza. Chi viene da via Calò ha un'alta difficoltà di attraversamento. Neanche in via Calò ci sono marciapiedi eppure è una strada larga. Le auto corrono eccessivamente in quel tratto. Nel parco molti vialetti non possono essere percorsi da carrozzine e sedie a rotelle, specie da chi vuole raggiungere il centro sociale. Un gioco per bambini è inutilizzabile. Nei pressi, è stato infine eliminato un faro per il campo da calcio e realizzata una torre di 34 metri per le telecomunicazioni”. Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini ha assicurato che attraversamenti e sicurezza stradale saranno problemi “che prenderemo in considerazione. Ci sono molte richieste simili attinenti i parchi, vediamo di fare una scala di interventi. Ovviamente non tutti potranno essere realizzati in tempi brevi”. Roberto Bardelli di Forza Italia: “è vero che ci sono visite guidate in Fortezza da parte di un consigliere comunale che dice di farle per conto del Comune di Arezzo?”. “Se sono quelle di Icastica – ha replicato il sindaco Alessandro Ghinelli – da parte del consigliere Pasquale Macrì, immagino le faccia a titolo personale. Non è stato incaricato dal Comune di Arezzo che ha assegnato invece tale ruolo di gestione dell'evento espositivo a Fabio Migliorati”. Il consigliere comunale Pasquale Macrì ha precisato di avere accompagnato cittadini che ne hanno fatto richiesta a titolo privato. E a Icastica, non in Fortezza. Massimo Lepri: “chiedo attenzione per la s.p. 21 di Pescaiola: bisogna installare almeno un dissuasore di velocità, in località Capannine. Si potrebbe fare con una spesa contenuta”. “Se si tratta di una strada provinciale – per il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – credo che andrà coinvolta la provincia. Penseremo a dei dissuasori, quando si parla di marciapiedi la spesa non è mai contenuta”. Donato Caporali del Pd: “Giovanni Severi è stato un gran personaggio pubblico, parlamentare e massone di livello nazionale. Non basta la lancia d'oro di settembre. Faccio parte di un'associazione deputata a tenere alta la sua memoria. Che ne pensa l'amministrazione di una sala da dedicare a questo aretino nella ristrutturata Fortezza?”. “Una lancia – ha sottolineato il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – è un bel riconoscimento. Esiste un'associazione, non l'ho vista quando la lancia è stata presentata. Può anche essere tale soggetto a promuovere eventi”. Elisa Bertoli: “il Comune non vuole rispettare la legge della buona scuola sulle pari opportunità, la violenza di genere e le discriminazioni? Così pare di capire a leggere i fatti. La legge nazionale in questo senso intende intervenire per reprimere bullismo o discriminazioni ma soprattutto per educare sulle pari opportunità fra sessi. Sia chiaro: non esiste la teoria gender, nella legge non viene citata, portarla all'attenzione dell'opinione pubblica è solo allarmismo che l'amministrazione ha fatto proprio. Due segnali forti sono stati lanciati, rispetto ai quali la minoranza vuole rimarcare le distanze: Arezzo non è più membro della rete anti-discriminazioni fra Comuni alla quale aveva prima aderito. A conferma di una linea politica, ecco il patrocinio al convegno presso la casa della culture proprio sulla teoria gender. Nello specifico, lo spauracchio è l'orientamento sessuale che nulla c'entra con i gender ma attiene ai diritti fondamentali della persona. Dunque, con quali politiche svilupperete le pari opportunità?”. Anche Francesco Romizi (Arezzo in Comune) è intervenuto su questo argomento: “di questa rete anti-discriminazioni di genere è capofila il Comune di Torino. Avevamo aderito alla loro carta di intenti nel febbraio 2015. L'adesione non comporta alcun onere. Perché avete tolto l'adesione?”. L'assessore Tiziana Nisini: “diamo il patrocinio a un'associazione Il Baluardo, patrocinata anche da chi ci ha preceduto, perché partiamo dall'idea che chi difende la famiglia tradizionale, che esiste, non può essere tacciato di razzismo. Esiste peraltro la teoria gender e visto che la legge sulla buona scuola è vaga su questo argomento, io e l'assessore Lucia Tanti siamo contro a un indottrinamento forzato di bambini in età prematura. Sulla rete fra Comuni abbiamo disposto la sospensione e non la revoca”. Alessandro Caneschi del Pd: “l'incrocio fra via Romana e via Fratelli Rosselli rappresenta una criticità per la sicurezza veicolare. Quali azioni intende mettere in atto l'amministrazione per garantire la sicurezza di questo tratto?”. Ancora Caneschi: “sul porta a porta e la riduzione complessiva dei rifiuti mi pare che siano uscite dichiarazioni preoccupanti: se l'obiettivo principale è implementare la raccolta differenziata, sarebbe opportuno dedicare maggiore attenzione ai centri di raccolta polivalenti, con un aumento degli orari di apertura, e ampliare la pubblicizzazione della raccolta differenziata. Non servono marce indietro, anzi occorre premiare, con la riduzione della tassa sui rifiuti, le aziende che riciclano e usano materiali riciclati. Quali strategie avete sui rifiuti, sull'impianto di San Zeno, sul riciclo e il porta a porta? Sceglierete l'isolamento rispetto al resto delle politiche applicate da altri Comuni della provincia?”. L'assessore Marco Sacchetti: “i risultati stentano a decollare e ad avvicinarsi alle percentuali che il legislatore aveva individuato quando parlava di 70% di differenziata. Il rifiuto è una risorsa ma per passare da costo a risorsa il percorso è molto lungo. Nel 2012 ci fu l'adesione della Giunta a un progetto ambizioso, quello dei rifiuti zero. Arrivarci, come cittadino direi, comporta conseguenze, le prime sono sull'impatto tariffario. Perciò chiediamoci se i cittadini di Arezzo sono oggi in grado di sopportare questa cosa. Solo per lo smaltimento si passerebbe da 9 a 11 milioni di euro di costo. Adottare un porta a porta va concertato nell'area vasta allora in un progetto generale può esserci un ammortizzamento di tali costi”. Francesco Romizi: “pongo alcune questioni, dal marciapiede di San Zeno, un bel tratto, costo 200.000 euro, alla riqualificazione del parco di via Emilia, costo di 165.000 euro, al Pionta, dove sono previste piste ciclabili, viali e illuminazione: che fine faranno tutte queste opere per le quali ci sono impegni già presi, finanziamenti certi ed erogazioni regionali presenti? Per ora è tutto fermo”. Massimo Ricci: “pongo all'attenzione il disservizio che la Nuova Tiemme sta offrendo agli studenti delle zone di via Fiorentina, di San Leo e Pratantico. Alcuni genitori di alunni delle scuole superiori, Liceo Scientifico, Istituto Vittoria Colonna, Liceo Classico, avendo sporto reclamo agli uffici della Nuova Tiemme e non avendo da essi ricevuto alcuna risposta, ci hanno contattato. Abbiamo scoperto quindi che gli alunni escono alle 13,20 e devono aspettare fino alle 13,50 per prendere il bus che li riporterà a casa, in quanto quello precedente passa alle 13,15. Ma la cosa che crea ancora più disagio è che un alunno di San Leo o Pratantico, se vuole usare i mezzi pubblici, deve partire da casa prima e rientrare dopo rispetto a un alunno di Ponticino che utilizza il treno. Richiedendo spiegazioni alla Nuova Tiemme, abbiamo scoperto che l’azienda di trasporto da oltre un anno ha soppresso una linea, in quanto aveva mancanza di mezzi e di risorse finanziare. Una domanda sorge spontanea: si spendono 17 milioni per 23 nuovi bus e poi quando c’è necessità non si utilizzano? Con una spesa del genere crediamo sia il minimo pretendere un servizio pubblico migliore. Per lo meno per non avere le strade intasate da auto in sosta per l’uscita dei figli da scuola”. “Purtroppo – ha rilevato il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – istituire una nuova linea è in effetti impossibile, costerebbe 44.000 euro. E posticipare quella esistente recherebbe a sua volta disagio a chi esce da scuola alle 13”. L'ultima interrogazione di Massimo Lepri ha avuto per oggetto l'impianto sportivo di via dell'Acropoli non più assegnato al Vasari Rugby ma a un'altra società. “Il Tar sta valutando se sospendere o meno il provvedimento dell'amministrazione comunale. La società è da 30 anni quella di riferimento nel territorio di questa disciplina sportiva. Perché avete emesso tale provvedimento e non vi siete posti il problema della continuità della sua attività?”. L'assessore allo sport Lucia Tanti: “hanno partecipato al bando di assegnazione del campo di via dell'Acropoli tre società. La Vasari Rugby ha rilasciato una dichiarazione non congrua e l'impianto non poteva dunque essere assegnato alla stessa. È in corso una trattativa tra Vasari Rugby e la società vincente del bando, con l'amministrazione a fare da arbitro. La consegna delle chiavi è stata posticipata proprio per vedere se le due società trovano una forma di collaborazione e di convivenza in quell'impianto. Tale bozza di accordo è ancora in fase di elaborazione. Se arriva la sospensiva da parte del Tar ci regoleremo su quella, se non arriva consegneremo comunque le chiavi alla società vincente per poi auspicare una soluzione condivisa sulla scia del fair play sportivo”. Francesco Romizi (Arezzo in Comune): “sulle politiche sociali l'amministrazione intende violare costituzione e convenzioni internazionali su stranieri per l'erogazione dei servizi sociali. Oltre alle leggi, del più alto livello, esistono pronunciamenti civili ai danni di vari Comuni che hanno emesso norme su cittadinanza e residenza illegittime e di carattere discriminatorio. Nessun atto amministrativo può andare contro le leggi ordinarie e la Costituzione. A quanto ammontano poi le risorse per i sostegni sociali diretti e temporanei e come giustificate tali affermazioni?”. “Le risorse ammontano – ha replicato l'assessore Lucia Tanti – a 170.000 euro e sono quelle stanziate dalla precedente amministrazione a favore di quella che ho chiamato: processione della disperazione. Non possiamo più lasciare la gestione di queste risorse al buon senso degli uffici. I sostegni devono essere gestiti razionalmente e non in maniera parcellizzata. Noi ci siamo ispirati nel punteggio di residenza di 5 anni al Comune di Firenze. Siamo sicuri di fare una cosa legale perché non intacchiamo graduatorie di case popolari e di asili nido ma interveniamo su una serie di risorse che l'amministrazione può dare o non dare”.
Martedì, 1 Settembre, 2015