Tu sei qui

Consiglio Comunale 13 marzo 2014

Share button

le pratiche del commercio

Il Comune di Arezzo si adegua alla nuova legislazione comunitaria, già recepita dal Parlamento e oggetto di vari decreti di liberalizzazione e semplificazione emanati dal Governo, e abroga ogni programmazione delle attività di somministrazione di cibi e bevande. La programmazione comunale subordinava l’apertura delle attività al possesso, oltre che dei requisiti di legge, di una serie di criteri oggettivi e soggettivi che determinavano il raggiungimento di un punteggio. L’avvio di un’attività di somministrazione viene così subordinato alla sola presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

 Come noto presso l’interporto di Indicatore si è trasferito il nuovo mercato ortofrutticolo: di questa area di vendita cosiddetta “pensilina” è stato presentato il regolamento.

Tale pensilina è gestita dal Comune in forma diretta e per ogni posteggio è prevista una tariffa. Sono ammessi a operarvi una serie di soggetti che un emendamento del presidente della commissione attività produttive Fabrizio Piervenanzi, “secondo un ragionamento che abbiamo condiviso in commissione”, intendeva estendere a: produttori agricoli singoli o associati, consorzi e cooperative di produttori agricoli, commercianti all’ingrosso e al minuto, imprese che provvedono alla lavorazione, conservazione e trasformazione di prodotti, gestori di alberghi, di ristoranti, di mense, di spacci aziendali, cooperative di consumo e loro consorzi, gruppi di acquisto anche solidale e imprese giovanili. “È fatto espresso divieto di vendita – ha ricordato Piervenanzi – ai privati cittadini”.

L’assegnazione dei posti è fatta dall’amministrazione comunale su richiesta tenendo conto di alcuni criteri legati soprattutto all’anzianità nell’esercizio dell’impresa e all’anzianità acquisita nel mercato. Durata massima della concessione: 9 anni.

“Per ora lo spazio c'è per tutti” – ha sottolineato l'assessore alle attività produttive Paola Magnanensi.

Nel corso della discussione Daniele Farsetti ha presentato una serie di emendamenti per introdurre criteri premianti ulteriori a favore di chi produce prodotti biologici, aziende a chilometro zero e quelle composte da una maggioranza di soci under 35. Critico Luca Stella sulla previsione a favore dei gruppi di acquisto solidale: “chi sono, come si compongono, come è possibile individuarli, sono iscritti a qualche registro o mascherano privati cittadini che con lo schermo di un vago associazionismo vanno a comprare merce all'ingrosso risparmiando rispetto al negozio al dettaglio?”.

Marco Tulli con un ulteriore emendamento ha chiesto di comprendere tra i soggetti operanti nella pensilina le cooperative sociali e le associazioni impegnate nell'agricoltura sociale, con la riserva a esse di almeno il 10% dei parcheggi da assegnare.

L'assessore Magnanensi ha scelto di ritirare la pratica alla luce delle proposte di modifiche al fine di una armonizzazione tra queste e il testo originario.

 

Il Consiglio Comunale ha preso atto dello scioglimento dell'Associazione Fiera Antiquaria e ha approvato alcune modifiche al regolamento della manifestazione. Il nuovo articolato prevede la creazione del comitato consultivo, da 2 a 9 membri esperti nei settori dell'arte, del turismo e dell'antiquariato e la possibilità di creare un comitato scientifico di non più di tre membri nominabile solo nel caso in cui siano in programma grandi eventi collaterali, aperto a eccellenze non solo cittadine.

“Non è il piano di promozione o un progetto di comunicazione – ha tenuto a sottolineare l'assessore Paola Magnanensi – ma un adeguamento formale di norme già esistenti. Preciso che i nominativi che sono stati letti nei giornali, riferiti al comitato consultivo, non sono stati ancora formalizzati”.

“Certo – ha detto Francesco Francini – si legge sui giornali la fine di un iter con tanto di nomi e poi si scopre invece che l'iter deve ancora cominciare”.

Sabato, 1 Marzo, 2014