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Consiglio Comunale 13 febbraio 2014

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Le interrogazioni

 SCALE MOBILI

Stato delle scale mobili oggetto della prima interrogazione consiliare. Ha sollevato la questione Luigi Scatizzi che ha sottolineato il fatto come “oramai siano inutilizzabili. E il blocco di molte rampe stavolta cade in concomitanza con la Madonna del conforto. Pensare che la manutenzione è stata compiuta poche settimane fa. Ma vedo che siamo daccapo”.

Idem Gianni Cantaloni: “per il 15 febbraio sarà fatto qualcosa, quando ci sarà il clou delle visite in duomo? Il bene si sta deteriorando, prima di tutto va affrontata la questione della copertura dei tratti scoperti”.

L'assessore Franco Dringoli: “c'è un problema originario, ricordo che prima di entrare in funzione le scale mobili hanno subito una forte colata di fango e questo sta portando conseguenze nel tempo. Poi ci sono i problemi connessi ad alcune rampe a cielo aperto e al periodo di attivazione, 18 ore su 24, e questo in inverno pone forti complicazioni. La spesa per la copertura sarà importante ma stiamo confrontandoci con la Soprintendenza per trovare una soluzione. Adesso siamo dinanzi a un passaggio importante, la verifica decennale che verrà fatta in estate da una ditta specializzata. Ecco che sarà l'occasione di una radiografia completa. Pensiamo inoltre di trovare un soggetto che copra globalmente manutenzione ordinaria e straordinaria, da individuare con una gara pubblica specifica”.

 

CAVE DI QUARATA

Molte interrogazioni di Marco Tulli e Roberto Barone sulle cave. La prima relativa alla presenza di boro nei terreni del cosiddetto “triangolo”: Tulli ha sollevato il “problema della sua provenienza, quali controlli sono stati fatti su terreni e rocce di scavo, se si è verificata l'origine di tale contaminazione. Se non è stato fatto tutto questo, come pensa la Giunta di scongiurare il fenomeno per il futuro?”.

La seconda: “nel 2011 Arpat ha indirizzato al Sindaco una relazione dove segnalava nei pozzi privati concentrazioni anomale di boro. L'area delle abitazioni private coinvolte non è dentro le particelle soggette a escavazioni o ripristini ma a poche decine di metri è evidente una grande depressione causata da attività estrattive parzialmente ricoperta. Sono mai state condotte indagini per capire come si sono riempite le aree escavate? C'è intenzione di farlo?”.

La terza: “quali iniziative sono state poste in essere con provincia e regione per soddisfare le esigenze legittime della popolazione che chiedono di conoscere ogni dato relativo all'inquinamento ambientale nella zona del triangolo delle cave”.

Roberto Barone: “il testo unico in materia di cave e torbiere prevede il versamento di contributi al Comune da parte di chi esercita attività estrattive, entro il 30 giugno in acconto e il 31 dicembre a saldo. L'amministrazione fino al 2009 ha ricevuto contributi per una media di 150.000 euro, una cifra che dimostra la mancanza di corrispondenza fra metri cubi estratti e somme relative. Dal 2010 al 2013, questi contributi sono stati versati? È stata verificata la corrispondenza tra somme e metri cubi? Queste somme sono state riservate a favore di interventi per le frazioni del 'triangolo'? E quali sono questi interventi?”.

La seconda: “i cittadini di Quarata hanno rilevato movimento terra nei siti oggetto di sequestro della procura della Repubblica. C'è stata per caso una ordinanza di bonifica emanata dall'amministrazione? Che cosa prevede questa eventuale ordinanza? Se non vi fossero provvedimenti del genere, l'amministrazione è a conoscenza di questi movimenti terra?”.

La terza: “presso la cava Ortali, dove sono stati estratti materiali fino al 2000, è registrata la presenza di manganese in valori molto alti. Vi sono sepolti rifiuti come in altri siti? Vogliamo fare di tutto per scoprirlo?”.

 

SANITÀ E SOCIALE

Lucio Bianchi ha segnalato il caso di alcuni pensionati aretini che sono stati contattati dalla Guardia di Finanza per essere avvertiti che da una serie di controlli risultava che per il 2010 e 2011 non avevano pagato il ticket dichiarando l'esenzione. “Si tratta di situazioni derivate dalla mancata informazione sulle novità legislative in tema di esenzione che specialmente le persone più vulnerabili e socialmente deboli subiscono, finendo per correre il rischio di rilasciare dichiarazioni false, ovviamente in buona fede. Buona fede che è dimostrata dal fatto che molte di queste persone che ci hanno segnalato tale situazione hanno poi regolarizzato la posizione. La Regione Toscana ha pensato di aggiungere al recupero dei ticket non pagati, cosa giusta, una sanzione amministrativa. E questa è un'azione vergognosa”.

Daniele Farsetti: “a seguito della approvazione della riorganizzazione del sistema sanitario regionale da parte della Giunta Regionale, le province aretina, senese e grossetana della cosiddetta area vasta sud-est dovevano adottare un patto territoriale entro il 2013, contenente la programmazione necessaria, compresi i tagli di spesa. Al 31 gennaio 2014 mi è stato detto che il Comune di Arezzo non ha ancora questo documento. Nasce il sospetto che l'ente locale sia stato completamente passivo rispetto a questo percorso organizzativo dove era indicato il mantenimento del 118 ma vi rientravano anche argomenti delicatissimi come i posti letto. In merito, si parla di un taglio di 22 posti al San Donato. Chiedo il perché del ritardo nel reperimento di tali documenti e che tipo di contributo il Comune ha dato a questo piano, se ne ha dato. In definitiva: qual è il quadro complessivo nel quale la sanità aretina si troverà a operare?”.

Roberto Bardelli: “non mi risulta sia possibile ricomporre un nucleo familiare se non si ha un indirizzo regolare, ovvero un domicilio. Quindi se si perde il lavoro e si viene sfrattati, ad esempio per morosità, quando ci si reca allo Sportello Unico per aggiornare i propri documenti di identità, viene comunicato che non è possibile farsi certificare come persona senza fissa dimora e va quindi indicato un indirizzo di reperibilità postale. Insomma, un domicilio fittizio. Tutto quanto penalizza i cittadini che ad esempio fanno richiesta di accesso agli alloggi popolari o a qualsiasi forma di sussidio. È possibile prevedere procedure burocratiche che sopperiscano a questa situazione?”.

 

MANUTENZIONE

Luigi Scatizzi: “gli allagamenti in via Romana sono purtroppo un fenomeno ricorrente e, a causa di sviluppo edilizio e intasamenti fognari, soprattutto tra via Manzoni, via Chiarini, via Pascoli e via Leopardi i cittadini vivono nel pericolo a ogni bomba d'acqua. Quali azioni e con quali tempi sono previsti?”.

Ancora Scatizzi: “in zona Saione, c'è la palazzina abbandonata che era la sede della Asl. Si tratta di un immobile precario, accanto al quale transitano pedoni e circolano auto. Chiedo ne sia valutata la pericolosità. Si può pensare a un suo recupero a scopi sociali, tipo abitazioni popolari?”.

Lucio Bianchi: “esprimo il disagio di alcuni cittadini che vivono con animali di compagnia. Molte zone verdi e parchi urbani, nonostante una legge regionale, presentano segnali di divieti di accesso per gli animali. All'anfiteatro si è poi pensato di chiudere una parte del parco, quella fornita di fonte d'acqua. Come si intende risolvere il problema del degrado di questo parco? E verrà rimossa la segnaletica sui cani nei parchi?”.

“Nei prossimi giorni - ha sottolineato l'assessore Franco Dringoli - verranno rimossi questi segnali. I cani dovranno comunque essere al guinzaglio e ne dovranno essere raccolte le deiezioni. Ci sono comunque vari spazi per cani nelle aree verdi pubbliche, dove possono essere lasciati liberi. Il parco dell'anfiteatro non è comunale, è oggetto di  nostra competenza e dunque manutenzione la zona di transito tra via Margaritone e via Crispi.  Qui vedremo di intervenire”.

Gianni Cantaloni: “la pioggia ha messo a nudo il fallimento della gestione della manutenzione stradale, lo può documentare chiunque, la tangenziale è pericolosissima, le strade cittadine sono solo oggetto di 'toppe', ovvero soldi buttati via. Negli anni non è stata presa in considerazione la qualità degli interventi né indicata come priorità la sicurezza delle strade. Io credo poi che la delega della manutenzione dovrebbe essere scorporata dai lavori pubblici e affidata a una persona che possa occuparsene 24 ore su 24”.

“Il livello del bisogno - ha precisato Franco Dringoli - dovrebbe prevedere almeno 1 milione di euro di risorse e questo non è più facile garantirlo. Nonostante questo ci sforziamo di asfaltare tutte le strade comunali e non è che se appare una buca non si debba agire, anche con la famosa toppa. Oltre ai nostri dipendenti, appena il tempo lo consente, si muovono almeno 3 ditte che lavorano per ricoprire le buche. Ricordo che la giurisprudenza ha evidenziato la responsabilità dell'ente locale per danni che si verificano nelle strade a causa della mancanza di sicurezza”.

Ancora Luigi Scatizzi ha ricordato come nella zona industriale / artigianale della Sella tra via Romana e via Pievan Landi “sono presenti edifici in costruzione ormai fermi da diversi anni. Il fermo dei lavori è stato determinato dal fallimento delle ditte. Su pressione dei residenti sono state rimosse le gru abbandonate a se stesse. L'area tuttavia resta un potenziale pericolo, praticamente con una recinzione quasi inesistente e quindi facilmente accessibile. L'amministrazione comunale ha chiesto al curatore fallimentare l'esecuzione di interventi urgenti di messa in sicurezza?”.

 

RIFIUTI

Daniele Farsetti: “lo scorso anno il Comune di Arezzo ha deciso di applicare una sovrattassa di 5 euro la tonnellata come indennità di disagio ambientale a tutte quelle amministrazioni che utilizzano l'impianto di San Zeno. Tale tassa è stata pagata anche dai cittadini di Arezzo attraverso la Tares, in più alcuni enti locali si sono rifiutati di adempiere al pagamento di questa tassa. Quali sono le argomentazioni addotte? Quali sono gli importi di questa tassa a oggi non pagati? Quali azioni sono state poste in essere per riscuotere tali crediti?”.

Gianni Cantaloni ha ricordato che il 6 febbraio è stato approvato in Consiglio Provinciale il piano interprovinciale dei rifiuti che interessa gli 899.000 abitanti di Arezzo, Grosseto e Siena e Val di Cornia. Sono oltre due milioni, fra ordinari e speciali, le tonnellate di rifiuti da gestire. Il piano ha previsione fino al 2025. Prevede la piena autosufficienza nella raccolta, lo sviluppo differenziata fino al 70% dei rifiuti urbani e l'effettivo riciclo del 60% di quelli raccolti. Obiettivi chiari, ambiziosi, che saranno oggetto di analisi anche del Consiglio Comunale, mi auspico, prima della definitiva approvazione. Chiedo il parere del Comune di Arezzo in merito al piano”.

 

AREZZO WAVE

Alla interrogazione di Roberto Bardelli sulle intenzioni dell'amministrazione su Arezzo Wave, l'assessore Francesco Romizi ha precisato che lunedì prossimo è in programma un incontro tra il patron della manifestazione, il sottoscritto, il Sindaco e l'assessore Macrì qui a palazzo comunale”.

 

MOBILITÀ

Roberto Bardelli ha chiesto delucidazioni sui “progetti per realizzare infrastrutture elettriche con punti di ricarica nell'area urbana per 172.000 euro, una spesa assurda definita 'stimolo all'utilizzo dei veicoli elettrici'. Per quale motivo il Comune spende questi soldi? Perché denaro per installare punti di ricarica quando in città non esistono veicoli elettrici?”.

Franco Dringoli: “abbiamo una svolta ambientale nella mobilità cittadina: arriveranno 24 auto elettriche finanziate totalmente dalla regione. Adesso parte il bando per 12 colonnine elettriche per le quali il finanziamento regionale è all'80%: 137.000 euro, 30.000 euro li mette il Comune. Ecco le cifre esatte”.

Daniele Farsetti e Gianni Pagliazzi hanno ricordato che “nonostante i lavori della rotonda di immissione nello scalo merci di Indicatore siano ultimati da mesi e nonostante numerosi esposti alla procura e alla prefettura, non si riesce ad accendere l'impianto di illuminazione presente. Quali cause ne impediscono l'attivazione?”.

 

SARACINO

Interrogazione di Fabrizio Piervenanzi sulla Giostra del Saracino per avere il comandante generale dell'Arma ad Arezzo per la Giostra insieme alla banda dei carabinieri: “parto dalla considerazione che la lancia d'oro relativa alla edizione di settembre è stata ufficialmente dedicata all'Arma di cui ricorre il secondo centenario della fondazione. Occorre subito inoltrare una richiesta ufficiale”.

“Proviamo - hanno precisato il Sindaco Giuseppe Fanfani e l'assessore Francesco Romizi - ad accontentare queste richieste su tutta la linea e a fare sfilare la banda e la fanfara in Piazza Grande”.

 

PERSONALE

Gianni Cantaloni ha ricordato che “il 31 gennaio una delibera di Giunta ha modificato l'assetto organizzativo del Comune di Arezzo assegnando anche i nuovi incarichi direzionali. Avremmo gradito che il Consiglio Comunale venisse informato. Parliamo di trasparenza, condivisione e poi su certe materie scende il silenzio. Chiedo dunque com'è stata modificata la struttura comunale, quali responsabilità sono state assegnate e le motivazioni delle scelte”.

Sabato, 1 Febbraio, 2014