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Consiglio Comunale 10 luglio 2012 \ Interrogazioni

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Marco Tulli (Sel) ha ricordato che i cittadini di Indicatore vogliono essere coinvolti nella definizione del progetto interporto. “Lo chiedono anche in virtù di quanto scritto nel programma elettorale dove si legge che partecipazione e coinvolgimento dovrebbero essere criteri di lavoro per la gestione amministrativa dei progetti sul territorio. I cittadini di Indicatore hanno anche scritto una lettera dove chiedono di sedersi non a una semplice assemblea ma a un tavolo permanente di confronto su un'opera che rischia di diventare una cattedrale nel deserto. La lettera a oggi è rimasta senza risposta, dimostrazione se non altro di scarso rispetto verso gli abitanti firmatari”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha detto che si farà carico “di convocare una riunione ma la situazione è cambiata rispetto a quando il progetto di Indicatore è nato: lì doveva nascere l'interporto dell'Italia centrale, cosa che oggi non è più possibile per il totale disimpegno delle ferrovie. Il problema trova dunque fondamento in un quadro più ampio che investe la stesse prospettive economiche globali condizionate dalla crisi attuale”.
Seconda interrogazione di Tulli: “il progetto Life + ha durata come noto di 39 mesi, è retto da una logica di grande buon senso ed è un percorso esaustivo per dare risposte esatte sulla salute dei cittadini. Questa amministrazione intende sospendere veramente ogni procedura, anche propedeutica, relativa all'inceneritore di San Zeno in attesa dell'espletamento di questa procedura?”.

Roberto Bardelli (Pdl) ha chiesto una relazione dettagliata sull'alluvione che oramai tre anni fa ha colpito La Chiassa e che ha visto intervenire il giornale satirico “Striscia la notizia” ben due volte: “il Comune ha individuato le responsabilità, ha provveduto a mettere in sicurezza la zona, ha provveduto a risarcire i danneggiati?”.
Con una seconda interrogazione Bardelli ha fatto presente che “le imprese aretine sono letteralmente schiacciate dall'Imu: se a settembre, ad esempio, il Comune deciderà di applicare l'aliquota massima sulle attività ricettive queste sarebbero in ginocchio. È opportuno dimezzare l'Imu per imprese, arti e professioni”.
Ancora Bardelli: “è stata surreale la sceneggiata di realtà aretine, istituzionali e non, che ha coinvolto il crocifisso del Cimabue nelle scorse settimane. Ma come è andata veramente la vicenda e di chi sono le colpe che hanno fatto naufragare l'ennesima occasione di valorizzazione di Arezzo?”.

Lucio Bianchi (Movimento 5 stelle) sulle modalità per il pagamento della quota di sepoltura: “il nuovo regolamento di Multiservizi prevede tale pagamento da parte dei familiari tramite operazione bancaria ed entro 24 ore dal decesso o dall'assegnazione del posto. Criteri che hanno suscitato forti malumori nei cittadini anche perché prima le quote potevano essere pagate in tempi più dilazionati e in contanti. Quali ragioni hanno portato a questa decisione, quali forme di comunicazione hanno preparato la cittadinanza a questo cambiamento? È stato inoltre valutato che a queste condizioni gli anziani costretti ad andare in banca potrebbero essere in difficoltà?”.

Daniele Farsetti (Movimento 5 stelle): “durante un accesso agli atti svolto allo scopo di individuare i costi sostenuti dall'amministrazione per i recenti lavori di manutenzione del Prato in occasione della visita del papa, abbiamo appreso con sconcerto che i lavori di ripristino a opera della curia vescovile sono stati avviati senza nessun protocollo d'intesa e accordo preventivo scritto con il Comune che è proprietario dell'area. La norma e il buon senso vorrebbero, a tutela di chi i danni li ha ricevuti, che in via preliminare fosse redatto un simile documento con indicati i danni arrecati, il computo dei lavori di ripristino, le modalità e i tempi di attuazione. Insomma, colui che ha provocato il danno, in maniera unilaterale, ha deciso cosa andava riparato e cosa no. Chiedo se questo modo di procedere rispecchia gli interessi collettivi e come il Comune intende cautelarsi, in assenza di un documento del genere, per eventuali problemi agli impianti che si dovessero manifestare in futuro”.

Luigi Scatizzi (Nuovo polo per Arezzo) ha ricordato che “il traffico di autobotti che si riforniscono a Poggio Cuculo nel periodo estivo coinvolge aspetti delicati di sicurezza per i cittadini visto che passano attraverso frazioni abitate e senza strade adeguate per mezzi di questo tipo. Specialmente Patrignone è coinvolta”.
L'assessore ai lavori pubblici Franco Dringoli ha ricordato la realizzazione della “nuova via degli Scassi, dove ci sono anche piazzole di scambio, che permettono ai mezzi di Nuove Acque di raggiungere Poggio Cuculo. La soluzione venne individuata a seguito di un percorso partecipativo. Per cui le autobotti non devono attraversare la frazione, se così succede interverremo anche integrando la segnaletica stradale che dovrebbe dirottare appositamente tali mezzi verso la viabilità suddetta”.
Sempre Scatizzi ha ricordato “il problema annoso che San Leo sta affrontando in attesa del trasferimento della Valli Zabban che svolge attività poco consona al contesto urbano dove è ubicata. La salubrità della zona non è garantita”.

Roberto Barone (Idv): “presso la portineria di palazzo comunale tornano decine di notifiche a settimana che si aggiungono alle già migliaia in giacenza. Equitalia segue però le procedure esatte di notifica delle sue cartelle? Il deposito degli atti presso la casa comunale appare una soluzione facile”.
Seconda interrogazione: “sulla raccolta differenziata porta a porta, sembra che Aisa abbia  presentato un progetto per 1.138.000 euro finanziato per metà dalla Regione Toscana. Alla Regione risulta che il progetto sia stato attivato e che la fine dello stesso sia al 31 dicembre di quest'anno. Mi chiedo: è a conoscenza qualcuno di questo progetto e dove è stato attuato? Se le risposte a tali domande sono negative qual è stata la destinazione effettiva del contributo ricevuto da  Aisa?”.
Terza interrogazione: “la disciolta Ato Toscana sud ha, a suo tempo, provveduto alla seconda tranche del bando di gara per individuare il gestore del ciclo dei rifiuti. Il commissario, cioè l'ex presidente, ha sempre negato accesso agli atti, anche su richiesta del sottoscritto, diffidando testate giornalistiche web dal pubblicarli per non incorrere in 'turbativa d'asta'. Oggi la gara sembra terminata e un unico soggetto, pare, sia stato individuato. Gli atti di questa seconda fase di gara sono a disposizione di questa amministrazione? E vuole questa amministrazione renderli finalmente pubblici o almeno farli vedere ai consiglieri comunali?”.

Domenica, 1 Luglio, 2012