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Il consigliere comunale Giovanni Donati del Pd studi la legge regionale sullo sport anziché perdere tempo a leggere i miei post sui social. Si risparmierà in futuro domande inutili e critiche al suo stesso partito che ha approvato nel 2015 la normativa"

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Nota dell’assessore Federico Scapecchi

“Fanno sorridere le esternazioni del consigliere comunale Giovanni Donati che, nel corso del Consiglio Comunale, ha presentato un’interrogazione firmata anche dal suo collega Alessandro Caneschi. Entrambi i consiglieri del Pd hanno più volte dichiarato pubblicamente che, a loro giudizio, non conosco il mondo dello sport in quanto attuo politiche sull’affidamento degli impianti penalizzanti sia per le società sportive che per gli utenti.

Come dimenticare le critiche ai progetti di riqualificazione che questa amministrazione porta avanti da un anno e mezzo e che tuttavia, in questo lasso di tempo, hanno consentito di raccogliere investimenti delle società sportive per oltre 2 milioni di euro su impianti che erano, sono e resteranno pubblici? Come dimenticare anche le critiche alla gestione sociale dello sport dove, sempre secondo loro, l’effetto dei bandi di riqualificazione degli impianti sportivi crea un aumento delle rette per i giovani e le loro famiglie?

Peccato per i suddetti consiglieri che gli oltre 2.500 beneficiari dei 360.000 euro investiti nei voucher sport da questa amministrazione in 3 anni conoscano una realtà diversa e ben differente rispetto a quando questo bonus, che consente di alleggerire le spese di iscrizione ai corsi sportivi per le famiglie con ISEE inferiore a 20mila euro, non esisteva. Erano gli anni del Pd al governo della città, gli stessi anni dove i gestori degli impianti sportivi comunali ricevevano complessivamente circa 30.000 euro l’anno dal Comune come aiuto alla gestione, una cifra che ho voluto venisse più che raddoppiata o addirittura triplicata, come in occasione del caro utenze del 2022.

La realtà è che i due consiglieri del Pd, ancora una volta, hanno dimostrato non solo di ignorare i numeri, non solo di non sapere che i bandi di riqualificazione del mio assessorato e i relativi criteri sono pienamente coerenti con la legge regionale voluta dal Pd nel 2015, ma anche di non avere argomentazioni e di essere costretti a scadere sul personale. E qui mi riferisco al solo Donati, che non sapendo più cosa dire ha tirato in ballo, nella sua replica, la mia attività sui social network.

Sono felice di averlo tra i miei follower, ma forse sarebbe meglio per lui studiare la normativa regionale che il suo stesso partito ha approvato ormai quasi nove anni fa anziché guardare i miei post. Si sarebbe accorto che è inutile chiedere al Comune di inserire nei bandi di gestione l’obbligo, per il futuro gestore, di garantire l’uso alla squadra del paese, perché è la stessa legge regionale, la 21 del 2015, che al comma 1 dell’articolo 15 dispone che tra i criteri per affidare gli impianti in gestione debba esserci la garanzia di apertura a tutti i cittadini e l’imparzialità nel permettere l’utilizzo ai soggetti sportivi che ne fanno richiesta all’affidatario.

Si sarebbe anche accorto che lo stesso articolo dispone che l’affidamento in gestione sia commisurato all’entità degli interventi di innovazione e miglioramento dell’impianto che il soggetto affidatario si impegna ad effettuare. Le stesse innovazioni e gli stessi miglioramenti che noi indichiamo nei bandi e che spesso vanno a risolvere problemi annosi, risalenti agli anni delle amministrazioni di centrosinistra”.

Lunedì, 18 Dicembre, 2023