Prendo spunto dall’articolo del consigliere comunale Pilade Nofri per fare il punto di una situazione che continua a essere caotica e nevrastenica e riguarda solo la maggioranza monocolore targata PD che sta letteralmente portando alla rovina la città.
La vicenda di nuove estrazioni alle cave di Quarata è solo la punta di un iceberg che ha colpito la Giunta che fa acqua da tutte le parti. Nessuno qui vuole vietare a qualcuno di lavorare, anzi, ben venga vista la situazione, ma sapendo in che stato versa la zona delle cave sarebbe stato meglio che la Giunta a inizio mandato avesse preparato un progetto di recupero ambientale di questa martoriata zona. Hanno fatto il piano strutturale, il regolamento urbanistico, stralciato pezzi di territorio con i famigerati piani complessi di intervento per interventi che resteranno sulla carta, pronto a scommetterci. Non potevano avere un pizzico di fantasia, e di coraggio, per la zona delle cave?
Invece niente, nonostante i continui appelli della popolazione, i controlli di ARPAT e USL, le indagini in corso da parte della Procura. E con assoluta noncuranza l’amministrazione ha portato in Consiglio Comunale questa pratica, in spregio a qualsiasi atto di buonsenso.
Gli episodi da far notare per capire il disastro politico sono semplicemente due: la prima è la totale differenza di vedute sulla vicenda, vedi le parole contrastanti tra i vari consiglieri del PD intervenuti, che chiaramente non sapevano cosa fare e come fare. La seconda, dinanzi alle ragionevoli richieste di ritiro e di nuovo esame della pratica, è l’atteggiamento “piccoso” del bambino che s’impunta e vuole portare via il pallone. Orbene, vista tanta supponenza e arroganza, è stato chiesto il numero legale e a quel punto... patatrac, ennesimo scioglimento del Consiglio Comunale. Per ostinata incapacità di amministrare e governare. Con tanti saluti agli aretini di buona volontà.
