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La conferenza stampa di fine anno di sindaco e giunta

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“Bilancio positivo in questi primi sei mesi. E ora sotto con il 2016”

Primo appuntamento di fine anno con la stampa per il sindaco Alessandro Ghinelli, affiancato dalla giunta al completo. “Il mio percorso - ha sottolineato Ghinelli - è cominciato il 6 febbraio 2015, quando presentai sia un'idea di città sia un gruppo di amici riuniti in quella che abbiamo chiamato Officina per il Rilancio di Arezzo. Dopo quell'appuntamento siamo arrivati all'elezione del sottoscritto grazie a una campagna elettorale di grande slancio portata avanti con il sostegno di solidi alleati. L'inizio del mandato è stato difficile per la situazione, complessa, della struttura organizzativa dell'ente. Questo percorso di rinnovamento ha chiesto più tempo del previsto. Finalmente, adesso, abbiamo la macchina in movimento: con il nuovo segretario generale, proveniente dal Comune di Massa, e la chiusura dei due concorsi banditi per individuare i dirigenti di cultura e servizi tecnici avremo il quadro completo. I nuovi dirigenti sono Marco Carletti per l'area tecnica e Roberto Barbetti per la cultura. Dal 4 gennaio li troveremo tutti al lavoro. Cito poi la chiusura della vertenza storica tra amministrazione e PM: il corpo di agenti comunali ha, peraltro, nell'attesa del nuovo comandante, da ottobre un vice-comandante di carattere operativo. E a proposito di operatività: grazie alla polizia municipale stiamo tornando in possesso di luoghi della città da tempo trascurati. Per questa esigenza di maggiore sicurezza operiamo sotto il coordinamento della prefettura e con l'apporto delle varie forze dell'ordine.

Fin da subito, tutti gli assessori hanno cominciato a lavorare nei loro settori di competenza e voglio citare alcuni risultati: intanto, tre tagli del nastro. Sottopasso Indicatore, Logge del Grano e Teatro Petrarca. Mi soffermo su quest'ultimo: ribadisco che il sindaco ha dato biglietti solo ad autorità, sponsor, consiglieri comunali e soggetti per i quali c'era un debito di riconoscenza visto il loro coinvolgimento nel progetto di restauro. Totale: 200 posti. In realtà gli inviti erano 100, la cifra raddoppia perché in questi casi si consente agli invitati stessi di portare una seconda persona. Dunque, sono andati in vendita 261 biglietti, non ne abbiamo tenuti per noi 400 come è stato detto. Ora arriva la stagione teatrale e il Petrarca torna a vivere come merita.

La manutenzione di verde, strade e parchi ha conosciuto, grazie all'impegno del vicesindaco e anche all'impiego dei lavoratori socialmente utili, una svolta. Così come le politiche sociali, grazie al lavoro di Lucia Tanti: è passato il nuovo regolamento in Consiglio Comunale e, nell'erogazione di certi contributi, il principio è chiaro, ovvero prima gli aretini. Privilegiamo chi ha almeno 5 anni di residenza ad Arezzo. La Città di Natale: al di là degli spettacoli, sottolineo il metodo che ha portato a un nuovo modo di realizzazione degli eventi, con il Comune che detiene in mano la gestione e si apre a chiunque voglia dare il suo contributo. L'assessore Marcello Comanducci ha tracciato la strada giusta.

Non posso non ricordare chi soffre per la vicenda Banca Etruria. Una parola devo spenderla. Ho ancora sotto gli occhi il decreto governativo di novembre, è una norma sbagliata che ha delle criticità che potevano essere risolte in modo diverso. Il rischio di sanzioni europee poteva essere tranquillamente corso ma il governo Renzi non ha voluto. La svalutazione dell'85% dei crediti sofferenti lascia gli obbligazionisti subordinati aretini in difficoltà e consente a qualcuno lauti guadagni. Ho scritto a Mattarella proprio per chiedere la modifica di questa percentuale e resto disponibile a qualsiasi pressione presso gli organi di governo e le massime autorità dello Stato. Comunque, entro il 22 gennaio, quando si concluderà la fase dei 60 giorni di conversione del decreto, abbiano possibilità di influire sul Legislatore. Quello che mi ha sconcertato è stata la passività dei parlamentari aretini sulla vicenda, eccessivamente osannanti verso il governo in un primo momento e silenti dopo.

Il 2016 sarà l'anno della cultura, siamo lavorando a un progetto da sottoporre alle categorie competenti sul Museo dell'Oro. È importante perché rientra nel discorso più generale dell'utilizzo complessivo del palazzo di Fraternita. Al secondo piano di quest'ultimo faremo la scuola di musica. Dentro al Museo dell'Oro, esporremmo anche opere d'arte per cui non ci sarà solo il metallo. Potremmo ribattezzarlo Museo dei Tesori di Arezzo. Tra i quali, la ‘Madonna del Popolo’ di Barocci oggi agli Uffizi per la quale intendo chiedere al nuovo soprintendente il prestito temporaneo per un'esposizione nell'anno del Giubileo, magari dopo un restauro da realizzare in città. È un'opera di grande spessore, un tempo collocata sopra l'altare della Pieve. La Fortezza: a oggi non sono utilizzabili i percorsi perimetrali a causa degli scavi archeologici mentre in primavera apriremo parzialmente lo spazio esterno. La Fortezza sarà destinata a esposizioni ed eventi: il problema è sempre quello di come portarci i visitatori.

Il 2016 sarà anche l'anno della rivisitazione della viabilità dell'area ex Lebole. La modifica proposta al piano precedente da questa amministrazione ha convinto la proprietà e presenteremo all'Anas questa soluzione condivisa. Essa prevede un rafforzamento del passaggio pedonale tra i parcheggi dell'area ex Lebole e del Centro Affari con due sottopassi. Il raccordo non sarà più interrato ma a raso e non più a due ma a quattro corsie per un primo tratto. Il disegno che ho in testa, e qui dovremo essere forti e premere su Anas, è che tutto il raccordo sia a quattro corsie e dunque che la modifica al progetto Lebole sia propedeutica a questo ulteriore sviluppo. Sempre sulla mobilità, ricordo che dal 13 dicembre gli aretini dispongono di due nuovi Eurostar per Milano. Chiederemo la collocazione di due analoghi treni in senso opposto. E che il parcheggio Baldaccio è in procinto di tornare nella disponibilità integrale del Comune: non possiamo fare finta che non esistano 1.000 posti auto in quel punto della città. Pensiamo a una navetta a frequenza molto alta che lo colleghi a Guido Monaco e al centro storico.

I rapporti tra Comune e aziende di servizio, gas, acqua e rifiuti, sono cambiati. Abbiamo da subito cercato di mettere in chiaro il mantenimento due cose per noi imprescindibili: la proprietà dell'inceneritore di San Zeno, innanzitutto, con me è e resterà del Comune.  Soluzione che ci consente di tenere calmierata la tariffa. Come noto, nel piano provinciale dei rifiuti è previsto un aumento di 11.000 tonnellate da incenerire in questo impianto. Su questo e sulla parte destinata al compostaggio lavoreremo per rendere l'inceneritore ancora più produttivo ai fini sempre di tariffe basse a vantaggio dei cittadini. Seconda cosa: la riacquisizione della gestione amministrativa della Tari, soluzione che consente alle casse comunali un risparmio di oltre 600.000 euro prima destinati a Sei Toscana. Una strada che ho lanciato e che altri Comuni pare vogliano seguire.

Concludo con un'altra opera di cui si è parlato molto: il Polo Digitale. Il 30 dicembre uscirà il bando per i vari lotti di lavori ed entro fine 2016 contiamo di vedere questi lavori conclusi. A gennaio 2016 emaneremo il bando per la gestione dell'opera. È un treno in corsa che andava preso, è necessario che quest'area sia restaurata altrimenti il suo destino sarebbe di difficile identificazione”.

Martedì, 1 Dicembre, 2015