Vittorio Sgarbi inaugura la mostra dedicata ai risultati della ricerca
Sarà inaugurata domani, mercoledì 7 ottobre, alle 18.30 presso il Circolo Artistico la mostra dedicata ai risultati della ricerca storica e delle analisi effettuate sul colle del Pionta grazie all'ausilio del rilievo con drone, laser scanner 3d e studi geologici a cura di Mauro Mariottini - Presidente dell'Associazione Academo. Alla presentazione dell'evento interverrà il professor Vittorio Sgarbi, che torna ancora ad Arezzo, per la prima della rassegna che resterà aperta al pubblico fino all’11 ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 20. Parteciperanno anche il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli e il responsabile scientifico Giorgio Verdiani, del dipartimento di architettura dell'Università degli studi di Firenze. “L’Associazione Culturale di Academo ‘Roberta Pellegrini’ – ha sottolineato il presidente Mauro Mariottini – si è fatta carico di un intervento mirato da un lato alla raccolta, alla conoscenza e alla divulgazione delle ricerche svolte fino a ora, dall’altro a un progetto di sistemazione e salvaguardia del sito: una città parallela da scoprire, che per secoli è stata il centro del potere cittadino. Ci siamo serviti di un drone per i rilievi aerei, poi sono stati elaborati i dati per arrivare a una proiezione, a una ricostruzione virtuale della cittadella, possibile all'80-90%, che è stata veicolata on line. L'attività ha portato alla riscoperta del Pionta, un patrimonio inestimabile che ha necessità di grande promozione. Anche gli aretini devono rendersi conto dell'importanza dell'area archeologica del colle del Pionta. Il progetto che abbiamo fatto è stato protagonista a Berlino e a maggio sarà presentato a Vienna”. Già nel 2006 a cura della professoressa Molinari dell’Università di Siena, della professoressa De Minicis dell’Università della Tuscia e grazie alla collaborazione scientifica della professoressa Corchia dell’Università di Siena, erano state effettuate indagini conoscitive e diagnostiche, con l’utilizzo di magnetometria, resistività e georadar. Tali studi sono stati assunti come punto di partenza per le ricerche successive. Il sindaco Ghinelli: “Non posso che fare un plauso a quanto fatto dall'associazione Academo. Se crediamo tutti alla necessità di puntare sul rilancio culturale della città, per sfruttarlo a fini turistici, dobbiamo ripercorrere tappe che ci siamo negati per troppo tempo, tra cui gli scavi archeologici. Arezzo, passando dagli etruschi ai romani, dal medioevo al rinascimento, fino all'epoca moderna ha tutte le carte per essere uno dei centri di attrazione della Toscana, dato che ha un patrimonio, anche più grande e importante di altre città che l'hanno saputo sfruttare meglio turisticamente. Sta a noi amministratori fare in modo che gli aretini comprendano l'importanza delle proprie radici culturali. L'evento di domani è significativo di per sé, ma lo è anche per lo sviluppo turistico di Arezzo. Inoltre, il fatto che venga Vittorio Sgarbi la dice lunga sulla valenza culturale di questo appuntamento”. CENNI STORICI Il colle del Pionta, dove sorge la cittadella universitaria di Arezzo, ospitò fino al 1203 l’episcopio con il duomo vecchio. In quell’anno, la cattedrale fu trasferita intra moenia a seguito di una bolla di papa Innocenzo III. L’antica sede vescovile era composta da due chiese cattedrali, la prima conosciuta con il titolo di Santa Maria e Santo Stefano, l’altra era il tempio di San Donato. Il sito fu definitivamente abbandonato nel 1561 quando il granduca Cosimo I ne ordinò la distruzione. A seguito di questa, il vescovo Usimbardi fece costruire nel 1610 una piccola chiesa dove si conservano i reperti ritrovati durante le varie campagne archeologiche che hanno messo in luce i resti proprio di Santa Maria e Santo Stefano, datata tra la fine del VII e la prima metà del secolo VIII. Da questi accenni si può intuire la portata storico-culturale del colle del Pionta, davvero unico nel suo genere.
Giovedì, 1 Ottobre, 2015