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“La coerenza del Pd affoga in un pluf”

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Dichiarazione del gruppo consiliare Pdl

A un anno dal referendum, quando rappresentanti del Pd, pochi, sedevano ai banchi delle firme, altri firmavano i quesiti, tutti salivano in fretta sopra il carro del vincitore dopo l'esito abrogativo, la volontà di questo partito che governa da solo la città resta ancora ignota. Questo è l'esito del voto di oggi sull'atto di indirizzo di Roberto Barone che chiedeva un'assunzione di responsabilità da parte dei consiglieri di quel partito.
Nessuno, dopo la loro astensione, ha capito cosa vuole il Pd, sull'acqua ma lo stesso discorso si può fare sull'inceneritore. O meglio, cosa voglia cominciamo a coglierlo: fare mera propaganda, ecco perché venne sposato l'esito del referendum un minuto dopo la diffusione dei risultati, ed ecco perché la gara per l'inceneritore procede mentre si fa credere che, forse, si farà la Via, la Vas, la Life+ e chi più ne ha più ne metta.
Con questa poco edificante premessa, chiediamo ai cittadini aretini di rendersi conto da chi siano governati. La risposta per noi è chiara: persone non in grado di amministrare una città.
E non dimentichiamo cosa è nello specifico Nuove Acque: un carrozzone dove il sindaco che all'epoca lo creò, Paolo Ricci di centrosinistra, ne è diventato addirittura il presidente. E vengono a moraleggiare di conflitti di interesse”.

Domenica, 1 Luglio, 2012