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“Cittadini alluvionati e avvelenati”

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Sui consorzi di bonifica, il Movimento 5 Stelle a supporto della lista di cittadinanza attiva

Il consigliere comunale Daniele Farsetti (Movimento 5 Stelle) ha introdotto la conferenza stampa sulle elezioni del consorzio di bonifica perché “pur non esistendo una lista del Movimento 5 Stelle, diamo il nostro supporto a una lista di cittadini che vogliono partecipare e impegnarsi attivamente in organismi come i consorzi di bonifica svolgendo un salutare ruolo di controllo diretto. Verso i consorzi abbiamo una posizione critica per due ragioni: di natura giuridica visto che sono regolati da regi decreti dei primi decenni del secolo non adeguati per ovvi motivi alla situazione attuale; di impostazione perché per noi è la fiscalità generale che dovrebbe erogare questi servizi senza inutili sdoppiamenti di competenze e di costi. Queste sono elezioni – barzelletta, si configurano come non lineari e opache ma per questi aspetti lascio la parola ai cittadini”.

“Siamo proprietari di immobili e abbiamo voluto chiamare la nostra lista ‘Cittadini alluvionati e avvelenati’: crediamo che per questi aggettivi ci sia poco da puntualizzare, dato che a causa della decennale gestione del territorio le nostre proprietà a ogni evento atmosferico critico sono alluvionate e il nostro animo… avvelenato.

Ci presentiamo nel Consorzio Alto Valdarno 2, che comprende tutta la provincia di Arezzo e parti delle province di Firenze e Siena. Perché lo facciamo? Intanto perché questo consorzio gestisce una bella quota di risorse, 6 milioni di euro. Poi entriamo in qualche particolare che lascia stupefatti: per questo consorzio ci sono 26 consiglieri, 11 verranno indicati dalla Regione, 15 sono riservati ai cittadini. I 15 consiglieri eleggibili sono regolati dalla logica: 5, 5, 5. Ovvero: 5 sono riservati ai cittadini della sezioni 1, i cittadini che pagano fino a 30 euro di tassa sui fossi; 5 sono riservati alla seconda sezione, coloro che pagano da 30 a 250 euro; 5 alla terza sezione, chi paga più di 250 euro, i grandi proprietari. Già questa è una logica perversa, è un’elezione per censo, non a caso da regio decreto del 1904: i cittadini della sezione 1, l’85% del totale, pesano loro malgrado come l’1% della sezione 3.

Gli elenchi degli aventi diritto al voto destano dubbi sulla privacy e sono fermi al 31 dicembre 2012. Quindi tutte le volture, le successioni, le morti da quella data è come non esistessero. Ma anche a guardare la fotografia della situazione al 31 dicembre 2012 ci accorgiamo di storture incredibili come ultra-centenari, deceduti e dati non reali: quindi non esiste corrispondenza fra chi paga la tassa e chi ha diritto al voto. Un altro particolare: c’erano fino all’11 ottobre i classici limiti di genere per la composizione delle liste. Bene, questa clausola è stata tolta dal presidente della Regione con suo decreto pubblicato solo il 23 ottobre nel Burt e non pubblicizzato dai consorzi: sfido chiunque ad averlo letto. E tale pubblicazione e aggiornamento delle regole sono caduti a ridosso dei termini di presentazione delle liste che andava dal 28 ottobre al 2 novembre. In termini più generali, le elezioni andavano pubblicizzate adeguatamente e questo non è stato fatto. Nel consorzio infine sono annessi i Comuni di Badia Tedalda e Sestino che hanno avuto una proroga dei termini.

Si prefigurano poi elementi di non conformità per ciò che concerne il voto per delega e per designazione dei rappresentanti di persona giuridica: vigileremo attentamente anche su questo fronte. La confusione insomma regna sovrana e l’elenco definitivo degli aventi diritto al voto, nel sito del consorzio, è stato pubblicato solo nelle ultime ore.

Elezioni dunque antidemocratiche che andrebbero sospese ma visto che non sarà così il nostro appello ai cittadini è: votateci. Perché il controllo su questi carrozzoni per nulla trasparenti è troppo importante. Facciamo uscire fuori ciò che sta dentro al consorzio di bonifica”.

Venerdì, 1 Novembre, 2013