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Centri di aggregazione sociale: una giusta interpretazione del regolamento per farli tornare luoghi di sana discussione

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Dichiarazione del consigliere comunale Donato Caporali

Un appello alla Giunta. Che nasce da una constatazione: i presidenti dei centri di aggregazione sociale sono letteralmente terrorizzati. Vivono con difficoltà un ruolo che dovrebbe essere di sereno servizio. Il motivo: il regolamento che disciplina l’attività di questi luoghi e che fa espressa menzione del divieto di ogni iniziativa che abbia derivazione partitica.

Se i centri sociali non sono anche sede di dibattito, a cosa vogliamo ridurli? A stanze dove si consuma la classica scommessa a suon di Campari per un girone a carte o una partita a biliardo?

Occorre dunque che sia diffusa idonea informazione sul regolamento stesso affinché di quest’ultimo se ne possa date corretta interpretazione. In senso magari estensivo, consentendo gli incontri di carattere politico. Cosa c’è di male in una sana discussione?

Giovedì, 1 Marzo, 2018