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“Cave di Quarata: nuovo monitoraggio delle acque… ancora?”

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Dichiarazione del consigliere comunale Roberto Barone

L’attuale giunta cerca di mostrare il volto buono in vista delle prossime elezioni e continua a giocare con la salute dei cittadini. Mi riferisco alle cave di Quarata.

Dopo analisi e monitoraggi eseguiti in questi anni dalle stesse ditte di escavazione, da ARPAT, dopo due studi delle acque del Bacino dell’Arno commissionati dallo stesso Comune, dopo i risultati degli studi effettuati dalla società CGT-Spin Off, dopo i rifiuti rinvenuti dal Corpo Forestale dello Stato, in una conferenza stampa di pochi giorni fa è stata annunciata la grande novità: estensione e potenziamento del monitoraggio delle acque sotterranee.

Ancora una volta, anziché risolvere il problema, insieme con ARPAT, USL, Provincia, Regione, della ormai certa contaminazione del suolo e delle falde causata dallo sversamento di rifiuti di tutti i tipi avvenuto per anni, lo si rimanda e si spendono pure altri soldi pubblici.

Di cosa altro hanno bisogno i nostri, dopo che più volte è statA rilevata la presenza nelle falde di numerosi agenti inquinanti come manganese, nitrati, arsenico, vanadio, ferro, boro, alluminio e piombo, cromo, cadmio, zinco, nichel e rame in concentrazioni che spesso hanno superato il valore della soglia di contaminazione?

È come dire che mentre il dottore studia, l’ammalato muore, e muore davvero. Ma così, nel frattempo, addirittura si riesce a consentire nuove escavazioni, come quella approvata in Consiglio Comunale pochi mesi fa di un area di 5.200 metri quadrati in una località che nello studio CGT-Spin Off veniva indicata tra quelle necessitanti di ulteriori indagini.

Viene in mente la dichiarazione storica che l’ormai ex Sindaco anni fa pronunciò: “gli uffici del Comune sono già al lavoro per la bonifica dei siti interessati”.

Mercoledì, 1 Ottobre, 2014