La storia di uno scoutismo controcorrente in uno spettacolo multimediale / Teatro Mecenate, viale Dante 1 (Arezzo) - 18 febbraio 2023 ore 21.
Cantando con le Aquile Randagie è uno spettacolo animato da giovani musicisti che hanno l’ambizione di raccontare, con musiche dal vivo, immagini e filmati, un capitolo molto particolare dello scoutismo italiano. La storia si riferisce al periodo compreso tra il 1928 al 1945, durante il quale il regime fascista, con un decreto firmato da Mussolini e dal Re, dichiarava soppressa l’Associazione Scout Cattolici Italiani. Questo fatto drammatico non scoraggiò tuttavia alcuni giovani scout di Monza e Milano a continuare in modo clandestino diverse attività come le escursioni nei boschi, i giochi all’aria aperta e gli accampamenti in tenda. È una lunga storia di passione e fedeltà all’ideale, un esperienza di resistenza non violenta che ancora oggi continua a suscitare fascino e ammirazione. Questi ragazzi intrepidi si attribuìrono il nome segreto di Aquile Randagie e, sotto la guida di carismatici capi scout, riuscìrono a traghettare oltre le atrocità della seconda guerra mondiale e della dittatura uno scautismo vivo, gioioso e temprato dalle prove.
Nello spettacolo, in programma al Teatro Mecenate il 18 febbraio, un gruppo di musicisti si cimenterà nella rivisitazione dei canti della tradizione scout e della storia delle Aquile Randagie intrecciati, per l'occasione, a foto e filmanti originali dell’epoca e a nuove suggestive immagini. Il gruppo, dal 2012 ha portato lo spettacolo in 40 città italiane e non di meno anche nel contesto di eventi internazionali come Expo 2015, a Milano. Lo spettacolo, promosso da Ente e Fondazione Baden di Milano e Masci Lombardia, oltre a rivolgersi a quanti siano interessati a conoscere e divulgare la storia delle Aquile Randagie si propone anche di onorare la memoria di Francesco Spadini, un noto capo scout di Arezzo nonchè studioso della storia dell’Associazione. A lui va riconosciuto di essersi attivamente adoperato, prima della prematura scomparsa nel 2021, per portare in città un evento culturale capace di restituire una pagina significativa e appassionata di disobbedienza civile nella storia del nostro Paese
L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Arezzo
