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Candeline da spengere per la polizia municipale

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26 marzo 1851 – 26 marzo 2018: 167 anni a servizio della comunità

Lunedì 26 marzo 2018: esattamente 167 anni fa venne fondato dal Granduca Leopoldo II di Toscana il corpo di guardia municipale del Comune di Arezzo. Sono dunque tante le candeline da spengere per i vigili urbani aretini: lo hanno fatto nel corso di un anniversario celebrato alla presenza del sindaco Alessandro Ghinelli, del comandante Cino Augusto Cecchini, del vice comandante Aldo Poponcini e degli alunni delle scuole materna di Rigutino, elementare di Olmo ed elementare Pio Borri che in visita al comando di via Setteponti hanno per un giorno “studiato” da agenti.

Accompagnati dai loro maestri, i circa 150 bambini hanno posto varie domande e manifestato particolare interesse per la centrale operativa e la videosorveglianza, un vero e proprio occhio sulla città. Entusiasmo anche dinanzi ai motociclisti in azione con sirene e lampeggianti.

“La presenza delle scuole - ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli - rappresenta un importante passo nell’ambito della crescita di una cultura della legalità. I bambini di oggi saranno la società civile di domani e sono certo che le domande che verranno rivolte anche in futuro alle forze preposte al controllo del territorio riguarderanno sempre la sicurezza urbana e l’incremento della sua concreta percezione tra i cittadini. La polizia municipale di Arezzo è pronta a raccogliere la sfida. All’insegna di uno spirito di servizio che dura oramai da 167 anni e per il quale la ringrazio a nome dell’intera città”.

Il comandante Cino Augosto Cecchini: “continuiamo a fare la nostra parte con le nuove generazioni destinando particolare attenzione ai bambini e provando a trasmettere i giusti comportamenti. Fra qualche anno, infatti, toccherà a loro salire su un motorino piuttosto che un’auto. Cerchiamo di trasmettere il concetto che il codice della strada contiene regole di rispetto civile perché il parcheggiare sopra i marciapiedi è prima di tutto la violazione di una norma di civiltà. E a proposito di norme, ricordo che la più disattesa è il divieto di cellulare alla giuda, causa di disattenzione e di incidenti”.

Giovedì, 1 Marzo, 2018