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Bracciali: “Banca Etruria guardi al futuro mantenendo saldo il senso di responsabilità sociale verso Arezzo”

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Dichiarazione di Matteo Bracciali, capogruppo Pd

 Il Consiglio d’amministrazione di Banca Etruria ha evidenziato la necessità di “dimensioni aziendali maggiori”. E da essa deriva la ricerca di un partner.

Non spetta certo ad un gruppo consiliare o ad un partito entrare nel merito di una vicenda così complessa che ha radici profonde e prospettive ancora incerte.

Banca Etruria non è “un” istituto di credito tra tanti ma “la” banca di Arezzo. Così è nata. Negli anni si è sviluppata ed è cresciuta fino ad un livello certamente alto ma probabilmente non più sufficiente ad affrontare le nuove sfide del mercato.

Lasciando ai soci e al CdA il compito di delinearne il futuro, alcuni temi non possono essere sottaciuti.

L’economia locale sta faticosamente tentando di uscire dalla crisi. Non lo potrà mai fare senza un adeguato sostegno del credito. Penso soprattutto alle piccole e medie imprese, all’artigianato, alla rete commerciale diffusa sul territorio.

Il settore orafo ha avuto e continua ad avere nel “prestito d’uso” un elemento irrinunciabile prima per il suo successo e poi per la sua sopravvivenza.

Il sistema istituzionale e delle aziende erogatrici di servizi pubblici ha in Banca Etruria un riferimento irrinunciabile.

Migliaia e migliaia di cittadini e di famiglie hanno i loro risparmi in Banca Etruria.

 

Il futuro di questa Banca è ovviamente nelle mani dei suoi soci e dei suoi amministratori ma a tutti deve essere chiaro, nel rispetto assoluto delle reciproche autonomie, che il futuro di Banca Etruria è anche il futuro di migliaia di imprese e di famiglie aretine.

 

Non ho alcuna vocazione per nostalgie del passato. Apprezzo quanto, in oltre un secolo, Banca Etruria ha fatto. E sono consapevole delle necessità evidenziate dal CdA per proiettare questa banca in una dimensione adatta alle nuove esigenze del mercato finanziario. Penso quindi al futuro e mi auguro che, nelle scelte dei prossimi mesi, ai doverosi ragionamenti di natura finanziaria si aggiungano quelli, altrettanto doverosi, sulle responsabilità economiche e sociali che Banca Etruria ha nei confronti della città e della provincia di Arezzo.

Domenica, 1 Dicembre, 2013