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“Bilancio preventivo 2013, tante tasse, tagli ai servizi ma nessun contenimento della spesa corrente. Ecco perché diciamo no”

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Nota del gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle Arezzo

Il MoVimento 5 stelle esprime una netta disapprovazione rispetto al bilancio preventivo 2013 approvato dalla maggioranza PD. Un bilancio basato sull’aumento delle tasse comunali e delle rette per i servizi a fronte di tagli drammatici nel sociale e nella scuola.

A testimonianza della mala o, forse sarebbe più opportuno definire, mancata capacità amministrativa della giunta vale ricordare una dato del consuntivo 2012, dove rispetto al bilancio 2013, addirittura furono 3 milioni di somme impegnate e non destinate a fine esercizio. Chiedere sacrifici senza nemmeno tentare di restituire servizi in cambio ci sembra una prassi davvero non corretta.

Veniamo ai numeri: il bilancio si basa sulle tasse che passano da 48 a 72 milioni, con le entrate al Titolo I, quelle tributarie, che subiscono un’impennata fino a giungere al 76% rispetto al totale delle entrate correnti con addirittura un + 6% rispetto al già “annus horribilis” 2012.

Un capitolo a parte meritano le entrate da partecipazioni, anche quest’anno in drammatico calo. Dai 2 milioni medi, escluso il 2010 anno straordinario, i dividendi sono sempre scesi fino a toccare il valore attuale previsto di soli 375.000 euro, la quasi totalità in carico a Coingas. Ma Atam? Ma Nuove Acque? Far gestire ai privati servizi in regime di monopolio doveva consentire di rendere più efficiente il servizio, quindi realizzare la riduzione delle tariffe o l’aumento degli utili. In questo contesto quello che più stride è che i presidenti di queste società decidano sponsorizzazioni o interventi in totale autonomia, secondo logiche sfuggenti.

Chi si aspettasse una diminuzione delle tariffe, a fronte di tutto ciò, rimarrà purtroppo deluso. La copertura dei costi dei servizi a domanda individuale cresce globalmente dal 29% del 2012 al 36% dell’attuale bilancio preventivo, un bel più 7%. All’interno di questo capitolo il dato maggiormente stridente è la copertura per gli asili nido e scuole materne, dal preventivo 2012 si passa dal 44% al 58% 2013, un più 14%, 140.000 euro, a carico di famiglie e genitori per la copertura dell’utenza.

Pesantissima la mannaia nel settore scolastico dei servizi, meno 250.000 euro per i nidi, altri tagli per 150.000 euro nelle materne, diminuiti di 70.000 euro nelle elementari, altri 20.000 euro sottratti all’istruzione media e altri 30.000 alle superiori. A completare il quadro una bella sforbiciata di 350.000 euro al trasporto scolastico. Un taglio globale di 800.000 euro e tutto ciò a fronte di un aumento delle tariffe, niente male! Un panorama desolante per una delle funzioni su cui maggiore attenzione dovrebbe porre un’amministrazione locale. Per il sociale, tema prioritario, a parole, per la giunta? Altri tagli per mezzo milione di euro! Ogni commento è superfluo.

Quello che non diminuisce mai sono gli affitti e le utenze. Il Comune di Arezzo paga 620.000 euro di fitti passivi per uffici e altri 100.000 per impianti sportivi, un dato che deprime qualsiasi seria riflessione sul patrimonio immobiliare dell’Ente. Per fortuna ci penserà il PIUSS a lasciare in dote tante strutture inutilizzate che speriamo possano contribuire ad abbassare questa voce di costo scandalosa. Continuando con le bollette, escluso i costi per il tribunale, il comune di Arezzo spende 1.300.000 euro di solo riscaldamento, 700.000 euro di energia elettrica, un investimento serio per un piano di autonomia energetica comunale avrebbe prodotto economie di scala sia nell’immediato ma soprattutto per il futuro con pesanti ricadute positive per l’economia locale.

Insomma la giunta Fanfani galleggia, inseguendo l’emergenza del momento, senza saper proporre politiche organiche che affrontino i problemi della città.

Lunedì, 1 Luglio, 2013