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Il bilancio della Biblioteca e Tia 2 per i rifiuti

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Il dibattito consiliare di oggi

Il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio consuntivo 2011 della Biblioteca Città di Arezzo. Tre sono le fonti di finanziamento: la più rilevante è costituita dal contributo dell'amministrazione comunale, anche in termini di personale, una buona parte proviene dalla Regione Toscana mentre l'amministrazione provinciale si è vista costretta a ridurre la propria.
È stata la presidente Sandra Rogialli a esporre l'attuale situazione della Biblioteca. “Siamo a capo di una rete di 25 biblioteche provinciali, garantiamo il prestito nella sede storica e in altri tre spazi cittadini, compreso l'ospedale, diamo ospitalità a 100 persone al giorno che sostano nei nostri ambienti. Un'indagine fra gli utenti ci ha gratificato. L'attività di prestito è elevata e non corrisponde alle abitudini dei frequentatori: chi chiede il prestito, infatti, legge a casa, chi frequenta l'edificio porta i testi da casa. Gli utenti ci chiedono peraltro il prolungamento dell'orario, una questione non semplice perché oggi abbiamo un unico bibliotecario dipendente, quattro sono stati i recenti pensionamenti. Il nostro patrimonio è notevole, sia antico che moderno, ed è consultabile in rete. Ci sentiamo insomma una istituzione di servizio”.

Il Comune può affidare incarichi professionali per importo inferiore a 100.000 euro e attinenti la realizzazioni di lavori pubblici in base a quanto previsto in apposito regolamento: il Consiglio Comunale lo ha rivisto alla luce di recenti modifiche legislative. I professioni esterni sono coinvolti quando le prestazioni non possono essere svolte con personale comunale.
È stato adeguato a 40.000 euro il limite massimo in base al quale il Comune può procedere all'affidamento diretto, sulla base comunque di alcuni preventivi che devono essere almeno tre; per ogni procedura negoziata fra i 40.000 e i 100.000 euro, entrano in ballo gli elenchi dei professionisti, compilati in ordine alfabetico, da cui si attinge tramite sorteggio in seduta pubblica. Scompare di conseguenza il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

L'assessore Stefano Gasperini ha poi illustrato la pratica relativa alla tariffa integrata ambientale: “dal 2000 e fino al 31 dicembre 2011 è stata applicata nel territorio comunale la tariffa d'igiene ambientale, la cosiddetta Tia 1. Adesso la legge prevede la Tia 2 facendo salve le discipline esistenti fino ad approvazione del regolamento attuativo: se la Tia 1 era riconducibile alle entrate tributarie, per indirizzi giurisprudenziali, il successivo intervento del legislatore ha precisato che la Tia 2 non ha natura di tributo. Ciò premesso si pone l'esigenza del passaggio o meno a quest'ultima. Il mancato passaggio comporterebbe conseguenze derivanti dalla natura giuridica della tariffa, compresa la questione dell'Iva applicabile. Credo perciò sia opportuno maturare l'adozione della Tia 2 che presenta altresì elementi anche qualitativi di applicazione che consentiranno di premiare i cittadini virtuosi. La Tia 2 è peraltro una novità transitoria che varrà solo per quest'anno”.
“Sempre di più le leggi – a giudizio di Daniele Farsetti del Movimento 5 stelle – vanno a premiare la qualità del rifiuto e i comportamenti di chi separa i vari rifiuti e li conferisce correttamente. Presento perciò un emendamento per estendere il concetto di merito, e la conseguente sua premiabilità, non al solo compost come emerge dagli intenti dell'amministrazione ma anche a materiale non compostabile”.
“Andava previsto anche un sistema di penalizzazione per chi non adotta queste pratiche” ha rilevato Roberto Barone che ha aggiunto: “manca la volontà politica di adottare veramente la raccolta differenziata porta a porta. Non dimentichiamo che nel 2012 dovevamo raggiungere per essa il 65% di quota. E siamo a oggi lontani arrivando praticamente a metà. Che fanno poi gli ispettori ambientali, possiamo conoscere i risultati delle loro attività? Credo infine sia corretto annoverare tra i cittadini premiabili o penalizzabili gli esercizi commerciali e artigianali in centro storico”.
“Spesso – ha dichiarato Luigi Scatizzi del Nuovo polo per Arezzo – le tariffe non tengono conto della composizione dei nuclei familiari, credo invece che sarebbe opportuno farlo visto il momento economico. Sarebbe opportuno che le aziende partecipate adottassero questa nuova filosofia”.
Per Marco Tulli “i cittadini virtuosi non sono solo quelli che fanno la raccolta dell'organico. E questi ultimi quanti sono? Sanno poi dove va a finire? La domanda da porsi, in sostanza, è: quali sono le politiche dei rifiuti?”. Suo un emendamento a firma anche di Roberto Barone e Aurora Rossi.

Ecco i voti sui vari emendamenti:
Farsetti: 6 favorevoli, 17 contrari e  5 astenuti (respinto)
Tulli (con 3 emendamenti): 6 favorevoli, 17  contrari e 5 astenuti su tutti e tre gli emendamenti (respinti)

Il voto sulla proposta di delibera approvata dal Consiglio: 18  favorevoli, 4 contrari e  5 astenuti

Venerdì, 1 Giugno, 2012