“L’Italia dei Valori ha sempre ritenuto l’evasione fiscale, sia tributaria locale che erariale, una piaga sociale da sanare con decisione e fermezza in nome della legalità e dell’equità. Anche l’istituzione del consiglio tributario, da me sollecitata con un atto di indirizzo, era ispirata a questi principi, ma non se ne è neanche discusso in aula consiliare a causa della eliminazione decisa dal Governo Monti.
Oggi, finalmente, anche l’Amministrazione Comunale di Arezzo ha intrapreso l’offensiva per contrastare evasioni e false dichiarazioni, partendo dagli accertamenti per l’accesso ai servizi della scuola dell’infanzia.
Dobbiamo però anche rilevare che questo nuovo atteggiamento nasce dalla spinta della necessità di far fronte alla situazione economica e finanziaria che sta interessando la nostra città, come tutto il Paese. Finora gli accertamenti venivano eseguiti a campione con una percentuale molto bassa, intorno al 5%, contribuendo tra l’altro implicitamente ad aggravare il fenomeno. Ciò sia per mancanza di personale sufficiente per esercitare maggiori controlli, sia perché e soprattutto l’Amministrazione Comunale non si è mai sentita negli anni passati particolarmente stimolata a impegnarsi in questa battaglia.
Il Sindaco ha anche annunciato che nelle prossime settimane intraprenderà ulteriori azioni contro l’evasione fiscale e che per questo intende formare un gruppo di esperti. Bene. C’è la possibilità di introitare fino al 100% di quanto si riuscirà a recuperare con le segnalazioni trasmesse all’Agenzia delle Entrate nel periodo 2012-2014. Auspico che il Sindaco, con l’impegno che si è assunto, si attivi anche per rinforzare l’organico degli uffici preposti, semmai ricorrendo alle riassunzioni dei giovani precari impiegati presso il Comune, rimasti senza lavoro a fine giugno dell’anno scorso.
Data l’entità presumibile dell’evasione fiscale, una piccola parte di quanto recuperato già ripagherebbe il costo di qualche assunzione.
