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Barone: “La stazione Alta Velocità, idea che affascina e niente più”

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Dichiarazione del Presidente Commissione consiliare comunale trasporti Roberto Barone (Idv)

E’ bastato che l’Assessore Regionale Ceccarelli annunciasse solo di volere studiare la possibilità e l’opportunità di prevedere una stazione AV negli strumenti programmatici regionali, a scatenare un parapiglia tra sindaci ed amministratori, tra l’altro tutti della stessa barca PD.

Stranamente, nessuno di loro si è posto delle domande che stanno dietro l’annuncio roboante. Ad esempio: cosa ne pensa l’A.D. di Trenitalia di svolgere un giorno il servizio viaggiatori nella nuova località visto che il bacino di utenza non è tale da giustificare la fermata? C’è quanto meno un protocollo d’intesa? A Ceccarelli si dovrebbe domandare: dove prenderà i 15- 20 milioni di euro che ha stimato occorreranno per la realizzazione della stazione? Sono disponibili? E allora perché, anziché piangere miseria, qualche “spicciolo” non è stato impiegato a favore del trasporto regionale per evitare di aumentare il costo di biglietti e abbonamenti e per evitare la riduzione del numero dei treni che servono la nostra città?

Al nostro Sindaco poi si dovrebbe domandare: non gli è bastata l’esperienza fallimentare dello scalo merci di Indicatore, una cattedrale nel deserto, molto deserto, alla quale non riesce o non vuole nemmeno trovare una soluzione? E cosa ne è stato del suo “mettersi in mezzo ai binari” annunciato quando incominciavano a  diminuire gli eurostar che fermavano ad Arezzo? E cosa ha fatto in sette anni per sollecitare a Ferrovie una sistemazione decorosa della stazione (non quella fantasiosa AV) ancora oggi priva di una sala d’attesa, nonostante le mie sollecitazioni espresse con atti di indirizzo nelle passata consiliatura? A lui ed al Presidente di TFT Dindalini, infine c’è da domandare: perché, più terra terra, non si adoperano per inserire alcuni treni sulla rete ferroviaria per migliorare l’offerta complessiva a favore dei pendolari? Anche qui ricordo a chi ha la memoria corta che negli anni scorsi avevo proposto con due atti di indirizzo la riapertura di una delle due stazioni di Olmo o Rigutino, allo scopo di  favorire l’utilizzo del trasporto pubblico, creando l’interscambio con gli autobus presso le stesse stazioni. E’ inevitabile, solo l’idea di una grande opera affascina di più gli amministratori, forse perché in tal modo possono lasciare un segno del loro passaggio su questa terra.

Domenica, 1 Settembre, 2013