Sono molto soddisfatto dell’avvenuta approvazione all’unanimità, nella seduta di Consiglio del 30 maggio, dell’atto di indirizzo che avevo depositato in merito alle problematiche dello scalo merci di Indicatore.
Dopo che la convenzione tra Comune e Società ALI è ormai scaduta a marzo dopo dieci anni dalla stipula, tenuto conto che lo stato di realizzazione dell’opera è quella che risulta agli occhi di tutti, cioè il deserto, e rilevato lo scarso interesse dimostrato da parte degli operatori della logistica, era necessario da tempo porsi delle domande, fare delle verifiche e pensare seriamente al futuro di quell’area e ad eventuali alternative. Soprattutto perché all’infrastruttura, che avrebbe dovuto fungere da piattaforma logistica per lo scambio bimodale ferro-gomma delle merci, si attribuiva un valore strategico per lo sviluppo delle attività produttive e di servizio di Arezzo e delle province confinanti. Invece, l’unica certezza ad oggi è il nuovo edificio realizzato per allocare il mercato ortofrutticolo che vi si dovrebbe trasferire.
Ora, con l’atto di indirizzo approvato, con l’aggiunta di un emendamento presentato dal PdL, che ho accolto volentieri condividendolo, concernente richieste di interventi infrastrutturali per la soluzione delle problematiche di viabilità della zona, il Sindaco e la Giunta vengono impegnati, prima di stipulare una nuova convenzione, a svolgere le necessarie verifiche e valutazioni, anche con RFI per quanto riguarda il raccordo ferroviario che doveva essere realizzato, e nel caso negativo, ad individuare tempestivamente nuove soluzioni che siano valide alternative di utilizzo dell’area non impattanti con l’ambiente e con il territorio. Di ciò dovranno tenere costantemente informato il Consiglio Comunale, i cittadini ed, in quanto rappresentanti degli stessi, il Gruppo di Lavoro costituitosi da un anno con l’intenzione dei cittadini di Indicatore di poter svolgere un ruolo attivo anche in merito alle eventuali scelte alternative da assumere.
