Non dobbiamo assolutamente dimenticarci di Banca Etruria. Il 30 settembre il Fondo interbancario ha ufficializzato il suo intervento per salvare l’istituto e quindi entriamo in una
fase nuova. Un grande applauso e sincero riconoscimento va fatto al personale della banca che molto discretamente e fattivamente ha operato in questo momento particolare in modo encomiabile e straordinario, onorando in pieno il suo ruolo operativo ed efficiente.
Dobbiamo però tutti noi aretini impegnarci per tutelare un patrimonio della città e del territorio, a partire dagli imprenditori, coinvolgendo le varie associazioni delle categorie economiche, i sindacati e le istituzioni territoriali che, con un’azione combinata e unica, possono agire e dire la loro.
Da più parti, vedi Associazione Amici di BancaEtruria o Assodige che raccoglie i soci dipendenti, sono state avanzate valide proposte e appelli per il mantenimento delle radici della banca, quindi anche la politica si rimbocchi le maniche. Possiamo fare ancora molto.