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Assemblea pubblica “Il futuro della linea ferroviaria aretina”: ma quale futuro?

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Dichiarazione di Roberto Barone, presidente commissione consiliare trasporti

Grande delusione, da parte mia e da parte di molti altri partecipanti, per i contenuti e la valenza dell’assemblea pubblica organizzata dagli assessori regionale e comunale ai trasporti.

Durante l’incontro, proprio di futuro non si è parlato. Chi nutriva speranze di accoglimento delle richieste, portate avanti da anni, di treni più veloci nelle ore di punta dei pendolari verso Roma e verso Firenze, e più puntuali, si è dovuto ricredere ancora una volta.

D’altra parte, è stato un errore non aver invitato all’assemblea i rappresentanti di Trenitalia-Lunga Percorrenza, con i quali il confronto avrebbe avuto un po’ di sostanza, almeno per sapere se hanno intenzione di incrementare ancora il numero degli eurostar che, pur non servendo Arezzo, continuano a occupare tracce orarie sulla Direttissima, saturandola.   

Da parte dei rappresentanti di Trenitalia-Trasporto Regionale solo espressione di buona volontà e auto-gratificazione del servizio a oggi offerto. Solo grazie agli interventi del pubblico, il dibattito scaturito è stato più interessante delle chiacchiere dei suddetti rappresentanti.

A parte alcune incaute affermazioni tecniche fornite da questi ultimi, quello che sconcerta e preoccupa molto è la proposta di destinare per un periodo di prova sperimentale due treni sulla linea lenta per verificare il miglioramento della puntualità, risolvendo i conflitti di circolazione con gli eurostar.

Una sorta di ritorno al passato ed esperimento inutile, se non utile a Trenitalia a farci abituare al passaggio definitivo sulla linea lenta di tutti i treni che servono Arezzo. Altro che futuro! Personalmente ritengo la proposta improponibile e addirittura offensiva della intelligenza dei presenti.

Le proposte fattive invece ci sono, sono quelle fornite più volte dai pendolari e c’è il documento approvato in Consiglio Comunale nel 2011, frutto del lavoro congiunto della commissione consiliare che presiedo con la commissione mobilità della Provincia e con i comitati pendolari.

 

Giovedì, 1 Gennaio, 2015