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Arte contemporanea per le feste natalizie e… oltre

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Doppio appuntamento con l’arte contemporanea anche in occasione delle feste natalizie grazie all’iniziativa dell’assessorato alla cultura del comune di Arezzo e della Fraternita dei Laici: a cura di Fabio Migliorati e Dominique Stella, alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, con inaugurazione alle 18 di sabato 14 dicembre e fino al 16 febbraio 2014, è allestita la mostra di Jacques Villeglé “Dallo strappo al segno”. Artista Nouveau Réaliste, Villeglé propone un’antologica di sessanta opere: dai décollages d’affiches degli anni Sessanta, ai manifesti strappati del Duemila, includendo i recenti lavori dedicati alla memoria di Dante o l’Aretino, omaggio alla città. La mostra mette in rilievo il carattere innovativo delle tecniche di recupero predilette dall’artista, che consentono un’interpretazione anarchica e allo stesso tempo poetica del mondo. Per tutti Villeglé appartiene al movimento dei Nouveaux Réalistes. Certo, la sua appartenenza agli affichistes rappresenta un istante essenziale della sua avventura che si confonde con la storia del movimento, al quale però egli partecipa in modo determinante sulla base di un’esperienza personale che conduceva già da molti anni. C’è infatti un Villeglé prima degli affichistes, dal 1945 al 1960, anni in cui si lega al suo compatriota bretone Raymond Hains: un Villeglé autonomo, libero, impegnato in una ricerca che egli costruisce, senza incrinature, a partire dai manifesti prelevati nel corso del tempo sulle strade che lo conducono da Parigi a Buenos Aires. “Dallo strappo al segno” è documentata in un catalogo a cura di Dominique Stella, con testi di Catherine Elkar (direttrice Frac Bretagna), Sophie Duplaix (conservatrice en chef delle Collezioni Contemporanee del Centre Pompidou di Parigi), Fabio Migliorati (direttore attività espositive del comune di Arezzo). Ingresso libero da giovedì a domenica (11-13 / 16-20).

Ma tra le opere di Villeglé, l’assessore Pasquale Macrì ha in serbo la sorpresa: “ospiteremo la seconda tappa del One Artwork Show Project, iniziato con l’opera di Lucio Fontana 'Concetto Spaziale, 1967' con i tre tagli su tela e l’idropittura gialla. Adesso proponiamo una riflessione intorno al 'Nudo sdraiato' di Amedeo Modigliani, del 1918-19, il quale giunge appena restaurato dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. Dallo spazio violato di Fontana a quello cerebrale di Modì: dopo la tela squarciata, gli occhi senza vista, ciechi. Accanto al cenno francese di Jacques Villeglé, si integra l’apporto simbolico del livornese, il cui peso biografico e storiografico rende maggiormente significativo quel legame Francia-Toscana sottolineato dalla presenza di Villeglé ad Arezzo. Dunque un grande sabato, per continuare un progetto che vuole offrire al pubblico il confronto con un capolavoro e la concentrazione su un solo autore senza le derive storicistiche che nelle mostre cosiddette 'da... a' vengono proposte con insistenza. L'opera di Modigliani ci è stata affidata per due mesi da una istituzione museale prestigiosa che si è, come dire, 'fidata' grazie al credito che Arezzo ha acquisito con Icastica”. Anche l’opera di Modigliani resterà esposta con gli stessi orari fino al 16 febbraio 2014 e sarà inaugurata assieme alla mostra di Villeglé.

Liletta Fornasari ha invece presentato l'installazione di Federica Marangoni che caratterizzerà l'evento del 18 dicembre alle 21: “ci ha preso una strana idea. Nell'arte ci sono elementi che riguardano passato, presente e futuro. Uno di questi è la luce. Abbiamo allora voluto unire luce, tempo e aspetti architettonici della città anche per 'educare' Piazza Grande alla presenza di installazioni ad hoc, in occasione dei 750 anni di Fraternita. Ci teniamo molto, è un modo per illuminare il Natale e non importa che sia un grande sforzo per Fraternita. Vi accorgerete che cosa vuol dire 'sforzo' a installazione avvenuta, una cosa veramente monumentale. Avremo anche un Natale per i più piccoli, ospiti numerosi ogni anno del palazzo di Fraternita e della nostra sezione didattica: abbiamo invitato un vero burattinaio, Paolo Valenti, che sarà tutto per i più piccoli in Piazza Grande alle 16 di sabato 21 dicembre”.

La Francia arriva ad Arezzo non solo con l’arte figurativa ma anche con quella culinaria. Su iniziativa di Confcommercio, alcuni ristoranti della città hanno infatti aderito all’idea del piatto ispirato alla tradizione francese per tutta la durata delle mostre. Sono: Buca di San Francesco, Le Chiavi d’Oro, Logge Vasari, Mivà di Più, Porca Vacca e Ristorante da Mariano. “Ma si tratta di un elenco in progress – assicura Katiuscia Fei – se ne aggiungeranno certamente altri da qui al 16 febbraio”.

Domenica, 1 Dicembre, 2013