Il Comune di Arezzo ha aderito all’avviso pubblico emanato dalla Regione Toscana per la realizzazione di progetti finalizzati a sostenere le famiglie con figli che frequentano le scuole dell’infanzia comunali e private paritarie, quindi con un’età che va dai 3 ai 6 anni.
Sono adesso disponibili i buoni scuola, ovvero un contributo a favore dei nuclei familiari i cui bambini frequentano le seguenti scuole dell’infanzia: le comunali Orciolaia, Sitorni, Acropoli, Pallanca, Don Milani e le paritarie private, Aliotti, B. M. Bianchini, Figlie di S. Francesco, G. Meacci, Maria Consolatrice, Mater Purissima, Pio XII, Rosa Moretti, Sacro Cuore, S. Antonio, S. Biagio.
Barbara Bennati, assessore alle politiche scolastiche del Comune di Arezzo: “il principio è rendere disponibili dei contributi per un numero importante di cittadini, stiamo parlando infatti di 1.000 bambini interessati. Una misura che va a rinforzare il sistema integrato che in città esiste dal 2007, un'eccellenza del nostro territorio per l'offerta di posti che riesce a coprire in un servizio fondamentale che interessa l'apprendimento e la crescita dei bambini e i compiti educativi dei genitori nei confronti dei figli stessi”.
Lucia De Robertis, consigliere regionale: “il Comune di Arezzo è uno di quelli in Toscana maggiormente agevolato. L'iniziativa consiste infatti nel mettere a disposizione buoni scuola per le paritarie, pubbliche e private, e il Comune di Arezzo è l'ente locale che per le scuole pubbliche percepirà risorse in virtù di un investimento in scuole materne che l'amministrazione ha fatto da sempre. Dunque la Regione premia le famiglie, ovviamente, ma anche gli enti locali che hanno investito nel sistema scolastico facendo sistema con le realtà presenti nel territorio. L'abbattimento della retta mensile che vogliamo perseguire serve a evitare anche il sorgere del fenomeno del ritiro dei bimbi dalle scuole che si riscontra in alcune aree della Toscana”.
Stefania Brezzi della Fism: “il fatto che la Regione abbia investito un milione e mezzo di euro a favore delle scuole paritarie è un dato importantissimo. In alcuni Comuni della provincia come in Casentino l'unica scuola che le famiglie possono scegliere è della Fism perché non c'è una pubblica disponibile”.
Possono usufruire dei buoni scuola ovviamente i genitori o i tutori che abbiano iscritto i propri figli per l’anno scolastico 2013/14 e che non beneficino di altri rimborsi o sovvenzioni economiche erogate allo stesso titolo di importo tale da superare la spesa complessivamente sostenuta. L’Isee del nucleo familiare, riferito ai redditi del 2012, non deve superare i 30.000 euro.
A proposito di Isee, esso sarà il parametro cui commisurare il contributo: fino a 17.999,99 euro la famiglia potrà ottenere fino a un massimo di 100 euro mensili; da 18.000 a 23.999,99 euro fino a un massimo di 50 euro mensili; da 24.000 a 30.000 euro fino a un massimo di 30 euro mensili.
La domanda per l’accesso ai buoni scuola può essere presentata solo da uno dei genitori o dal tutore. I buoni sono erogati dal Comune quale rimborso delle spese sostenute dalle famiglie che dovranno dunque presentare, secondo una tempistica che sarà comunicata successivamente ai soggetti beneficiari, la documentazione probatoria relativa ai mesi di effettiva frequenza del bambino come ricevute, fatture e bollettini. Non sono soggette a rimborso le spese di iscrizione e di refezione scolastica.
I soggetti interessati potranno presentare domanda fino alle 13 di sabato 23 novembre presso lo Sportello Unico del Comune di Arezzo. Gli orari: lunedì-mercoledì e venerdì 8-14 / martedì e giovedì 8-18 / sabato 8,30-13.
Per la consegna delle domande funzionano anche gli sportelli decentrati di Via Colombo da lunedì a venerdì 8,30-13,30 e di Rigutino Ovest 102 il primo e il terzo martedì del mese 9-13.
Può essere usato il mezzo postale, in questo caso le domande dovranno essere corredate dal documento di identità del genitore/tutore in corso di validità. Modulistica presso lo Sportello Unico e presso le segreterie delle scuole Fism. Scaricabile dal sito del Comune.