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Arrivano anche ad Arezzo le unità di strada

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 Presentato il progetto “Arezzo città sicura e coesa” dal sindaco Alessandro Ghinelli e dagli assessori Lucia Tanti e Barbara Magi. Al centro del progetto sta l’istituzione delle unità di strada attraverso un bando, che uscirà nei prossimi giorni, rivolto principalmente a soggetti del terzo settore. “In città esiste una zona grigia, del cosiddetto poco decoro, che crea una scarsa percezione della sicurezza da parte dei cittadini. Infatti, ci sono diverse persone che si trovano in condizioni di disagio e vivono in strada. Le forze dell’ordine intervengono solo nel momento in cui si palesano dei reati. Per questo abbiamo pensato di mettere in piedi il progetto dell’unità di strada: gruppi di persone che, specialmente nelle ore notturne, instaurano un contatto con i soggetti in disagio che si trovano in città, indirizzandoli verso il servizio di assistenza sociale oppure, nel caso in cui si verifichino reati, allertano le forze dell’ordine – ha spiegato l’assessore Lucia Tanti. Vivere in strada è sintomo di un doppio disagio: per chi lo prova sulla propria pelle e anche per chi vede, quotidianamente, queste situazioni percependole come di degrado. Le unità di strada sono una formula già utilizzata, con ampio margine di successo, in molte città italiane ed europee. Ad Arezzo la sperimentazione durerà un anno, partendo tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017, e nel bando è previsto per il vincitore un contributo comunale pari a 6mila euro per dodici mesi. Da qui il nome del progetto: Arezzo è una città coesa perché risponde alle persone in condizioni di disagio, dando risposte puntuali e concrete a bisogni particolari. Arezzo, comunque, non è disposta a tollerare la presenza di soggetti che non si fanno aiutare. E' una seconda svolta nelle politiche sociali, dopo l'attivazione dei voucher”. L'assessore Tanti ha fatto riferimento anche all'apertura di un dormitorio per senza tetto, entro breve, all'interno di una struttura comunale: in una parte di palazzo Fossombroni in piazza San Domenico. L'assessore Barbara Magi: “la mappatura consentirà di fare un percorso che riguarda quelle persone che non rientrano né nel fenomeno della microcriminalità né tra quelle seguite dai servizi sociali. Si tratta di persone che devono essere aiutate e quella delle unità di strada è una soluzione per farlo”. Il progetto prevede di attivare una mappatura dell’utenza nelle piazze del centro, contatti con gli esercizi e le altre attività presenti, per diffondere la conoscenza del progetto e raccogliere segnalazioni in merito a situazioni di degrado e avviare quindi attività di informazione e accompagnamento verso i servizi esistenti, in base al bisogno manifestato dal singolo. Inoltre, il progetto consente di intervenire in sinergia con altre attività dell’amministrazione comunale per aumentare la sicurezza e la vivibilità di piazze e delle aree della città, mediante azioni di prevenzione, come suddetto di mappatura delle situazioni di degrado e sviluppi di intervento a sostegno delle persone in condizioni di emarginazione.

Martedì, 1 Novembre, 2016