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Arezzo Wave: “sappiamo tutto solo tramite i giornali. Di atti formali, nulla”

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Dichiarazione del capogruppo Pdl in Consiglio Comunale Francesco Francini (Pdl)

“Arezzo Wave sembra oramai cosa fatta. Ma questa amministrazione ha scelto come albo pretorio i giornali locali. Dov'è un atto formale, una deliberazione di giunta, un report delle spese indirette, una proposta della Fawi su cui possa essere dato un giudizio completo? Per adesso rilevo una certa superficialità gestita solo a livello mediatico su Nazione, Corriere, Nuovo Corriere e Teletruria. Questo ovviamente pregiudica la nostra attività di controllo, come consiglieri comunali. La semplificazione amministrativa, tanto declamata e sulla quale esprimo giudizio favorevole, non vuol dire 'zero amministrazione'. E siamo a tre mesi dalla manifestazione che coinvolge un problema di convivenza, inutile nasconderlo, con la città. Tutto ciò mi pare particolarmente evidente per il nodo spinoso del campeggio: dove è collocato non è saputo, tanto meno chi lo gestisce, mi si viene a dire che siamo comunque in attesa di 300 ospiti preventivati. Una cifra buttata lì che può essere tradotta in due soli modi: o che Arezzo Wave sarà un flop clamoroso o che si sottovaluta il suo impatto in termini di presenze di pubblico e di relative problematiche. Attenzione a non mettere a rischio il livello di tolleranza dei cittadini.

Infine mi sembra evidente, dalla risposta dell'assessore Pasquale Macrì, che Arezzo Wave può tornare come anche non tornare. Dire che siamo in attesa del progetto e ripetere che esso verrà valutato come tutti i progetti che arrivano al Comune implica che se le condizioni non soddisfano, l'amministrazione sarà legittimata a dire di no.

Se la risposta sarà invece affermativa, come giustificheremo il dare gratis strutture comunali, come lo stadio, a persone giuridiche private che poi, sempre secondo quanto letto, per l'ingresso ai concerti hanno pensato a un biglietto? Ciascun soggetto privato che organizzi in futuro un evento sarà legittimato a chiedere spazi comunali gratis per poi fare pagare il posto. Una fattispecie dubbia giuridicamente sulla quale potrebbe mettere gli occhi la Corte del Conti”.

Giovedì, 1 Marzo, 2012