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“Arezzo si merita un Sindaco che sappia le cose prima dei mezzi d’informazione, che sieda ai tavoli giusti per difendere la città e che non si faccia licenziare dal governatore della Toscana”

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Dichiarazione di Francesco Francini (capogruppo consiliare PdL)

Lo schiaffo dato dal Governatore Rossi non tanto a Fanfani ma a tutta la città di Arezzo imporrebbe al Sindaco, ormai sfiduciato dal proprio partito, di rassegnare immediatamente le dimissioni, seguito da tutto il Consiglio Comunale.

Fanfani non faccia come quei bambini che, non sapendo giocare, minacciano continuamente di portare via il pallone per poi rimanere in campo nella speranza almeno di fare il guarda-linee. La Toscana è guidata in tutti i suoi gangli dal PD, se Re Enrico (Rossi), alla richiesta di riconoscere il giusto ruolo alla nostra città nella riorganizzazione del 118 regionale, risponde in maniera così sferzante, a Fanfani non restano che le dimissioni per salvare la faccia della città, noi lo seguiremo a ruota.

Concordammo con Fanfani quando a inizio agosto affermava che “Non ci sono ragioni, né economiche né organizzative, che possano validare una scelta così penalizzante e pericolosa per i cittadini aretini quale la chiusura del 118”. Bene, se la risposta da parte di Rossi è stata dichiarare guerra al cavallino rampante, che se ne prenda atto assumendoci tutti le nostre responsabilità, Sindaco in testa. Arezzo si merita una guida che sappia le cose prima dei mezzi d’informazione, che sieda ai tavoli giusti per difendere la città e che non si faccia licenziare dal governatore della Toscana. Giudichiamo poi risibile il tentativo dell’Assessore regionale Marroni di camuffare la decisione di fare fuori Arezzo costituendo l’ennesima, inutile e pletorica commissione tecnica, buona solo a prendere tempo e a camuffare le liti interne al PD.

Diciamo questo anche pensando al futuro. Cosa accadrà ad esempio al momento in cui si dovesse fare calda la discussione sulla collocazione della stazione sull’Alta Velocità? Data l’ormai scarsissima considerazione, grazie ai suoi amministratori locali, di cui Arezzo gode nelle stanze dei bottini fiorentine, se il ballottaggio dovesse cadere tra Siena e Arezzo, sfidiamo chiunque a puntare un euro sulla “vittoria” della nostra città. La credibilità all’interno del proprio partito del Sindaco è ormai pari a zero, facciamo capire a Rossi e a tutto il PD che Arezzo ha una classe dirigente pronta a farsi da parte nell’interesse della città.

Domenica, 1 Settembre, 2013